Come ogni mattina mi sveglio presto e dopo aver fatto la mia solita routine, vado a lavoro.
Quando arrivo, sistemo un po' di cose e apro il negozio. Dopo una mezz'oretta circa arriva Priscilla insieme alle altre ragazze.<Buongiorno bella miaaa> dice lei mentre mi abbraccia
<Ma buongiorno, oggi sei più felice del solito... Come mai?>
<Devo raccontarti una cosaaa> dice lei saltando dalla felicità.
<Raccontaaaa>
<Io e Gabriele ci siamo messi insieme>
<Che belloooo, sono felicissima per voi> dico io esultando insieme a Priscilla.
È bellissimo vederla così felice. Mi si riempie il cuore di gioia. Voglio un mondo di bene sia a Priscilla che a Gabriele e non potrei essere più contenta nel vederli felici insieme.
<Grazieeee> dice lei con un sorriso enorme
<Ti meriti di essere sempre così felice>
<Ti voglio tanto bene Chià>
<Te ne voglio tanto anche io> dico io mentre la abbraccio.
Ad interrompere il nostro abbraccio è una signora anziana che ci dice: <invece di parlare, perché non vi mettete a lavorare? Questi giovani non vogliono fare più niente>
<Signora, se aveva bisogno di una mano, bastava chiederlo in modo gentile e non con questo tono arrogante. Bisogna avere rispetto per le persone> dico io abbastanza irritata dalla situazione
<Io dovrei portare rispetto a una ragazzina come te? Ma per favore... Sei tu che devi rispettare me dato che sono più grande>
<Mi dispiace dirle questo, ma non funziona così. Bisogna avere rispetto di tutto e tutti... A prescindere se la persona a cui lei si sta rivolgendo è più o più piccola>
<Non cercare di fare la maestrina di vita con me signorina. Io sono più grande e so meglio di te come ci si comporta. A me hanno sempre insegnato a rispettare le persone più grandi di me... Ma è evidente che a voi non hanno dato una buona educazione>
<A differenza di quello che crede, io so benissimo cos'è il rispetto... Ma è lei che non sa minimamente il significato di questo termine... Adesso, siccome non voglio scendere a un livello così basso e dato che non ho la minima voglio di discutere, la invito gentilmente ad uscire>
<Che maleducata... me ne vado solo perché ne ho voglia e non perché me lo stai dicendo tu> dice lei per poi uscire.
<Certa gente è davvero strana> dico io a Priscilla
<Già... Purtroppo quelle come lei sono persone infelici che, per scaricare la frustrazione che hanno dentro, se la prendono con gli altri>
<Hai ragione>
Detto questo torniamo a lavorare.Quando si fa ora di pranzo, torno a casa. Mi cucino una bella carbonara, anche se devo ammettere che Niccolò la fa mille volte più buona.
Mentre pensavo a lui, mi arriva una sua chiamata.<Amore mio> dice lui dolcemente
<Nic, dimmi pure>
<Ti va di vederci tra un po'?>
<Certo, dove?>
<Vieni a casa mia? Sono da solo perché mamma è corsa a lavoro subito dopo pranzo, mentre Valerio e Lorenzo sono a lavoro.>
<Certo, dammi il tempo di fare una doccia e arrivo>
<Va benissimo, a dopo>
<A dopo amore>
Chiudo la chiamata, finisco di pranzare e vado a fare una doccia veloce.
DU LIEST GERADE
Più che un amico
FanfictionQuesta è la storia di Niccolò e Chiara. Chiara e Niccolò si sono conosciuti quando avevano sedici anni. La loro è un'amicizia che tutti invidierebbero perché si vogliono molto bene e farebbero di tutto l'uno per l'altra. Con il tempo, entrambi, si a...