Epilogo.

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Chloé - 2033

Sistemo per l'ultima volta i capelli di Iris, che ho appena raccolto in una lunga treccia, come piace a lei.

Si guarda allo specchio e sorride, rivolgendomi uno sguardo furbetto prima di sgattaiolare via dal bagno per andare verso il giardino.

"Papà!" esclama correndo incontro a Carlos, che la aspetta a braccia aperte e con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso. "Sei tornato!" dice ancora, abbracciandolo forte e stringendo le manine attorno al suo collo quando lui la prende in braccio e la fa girare in aria.

"Smettila di stargli avvinghiata come un koala!" esclama Lucas infastidito, aggrottando le sopracciglia e incrociando le braccia al petto.

Carlos riporta Iris a terra e ridacchia, scompigliando i capelli del piccolo. "Non fare il geloso, campeón" gli intima. "Sei tale e quale a tua-"

"Mamma!" esclama lui, quasi ignorandolo e correndo verso di me per venire ad abbracciarmi.

"Ciao amore mio" lo saluto stringendolo a me ed accarezzandogli i morbidi capelli scuri. "Com'è andata la partita?" gli chiedo subito dopo, sciogliendo l'abbraccio e guardandolo dolcemente.

"Abbiamo vinto! E ho anche segnato un gol!" mi fa sapere lui, contento ed emozionato.

"Beh, allora qui qualcuno ha bisogno di recuperare le energie!" esclamo ruotando scherzosamente gli occhi e indicando il tavolo della cucina. "Ho preparato una bella merenda per entrambi, andate"

"Chi arriva ultimo è uno scemo!" grida Lucas prima di iniziare a muovere le gambe il più veloce possibile, lasciando indietro la sorellina che si lamenta.

Ridacchio guardando quella scena e mi avvicino a Carlos, che intanto mi cinge la vita con entrambe le braccia e mi lascia un bacio sulla guancia. "Mi sei mancata..." sussurra accanto al mio orecchio.

"Non quanto tu sei mancato a me" mormoro con tono provocante, girandomi per trovarmi di fronte a lui e allacciando le braccia dietro al suo collo.

Lo sguardo di Carlos si illumina e i suoi occhi si puntano nei miei mentre le sue mani intensificano la presa sui miei fianchi. "Non provocarmi, Chloé. Ci sono i bambini di là" dice con voce roca, facendomi ridacchiare.

"Hai fatto tutto da solo, sai?" rispondo facendo finta di nulla.

Lui scuote la testa e abbassa lo sguardo verso i nostri piedi, ridendo e lasciandomi un bacio a fior di labbra. "Ti amo così tanto" mi fa sapere, stringendomi ancora a sé.

"Ti amo anch'io, Carlitos. Non ringrazierò mai abbastanza Juliette per avermi convinta a cambiare idea sul nostro rapporto, quel giorno" ridacchio accarezzandogli il viso con i polpastrelli.

"Sai che Lucas ha dedicato il suo goal ad una bambina?" mi domanda cambiando argomento e staccandosi leggermente da me ridendo.

"Cosa?" chiedo spalancando gli occhi e rimanendo praticamente a bocca aperta.

Lui si limita ad annuire senza smettere di ridere, consapevole di quanto io sia gelosa del mio bimbo. Non so da cosa dipenda, ma in fondo dicono che un figlio maschio è sempre più attaccato alla mamma, no?

D'altro canto, Iris è completamente, perdutamente innamorata del suo papà. Quando l'abbraccia quasi si scioglie e qualunque cosa lui le dica diventa quasi sacra.

"Mamma! Iris mi ha rubato l'ultimo biscotto al cioccolato!"

La voce lamentosa di Lucas raggiunge le mie orecchie e interrompe i miei pensieri, svegliandomi da quella specie di trance.

"Non è vero! Papà, difendimi! È stato lui a rubarlo a me!" piagnucola Iris correndo verso di noi con le braccia incrociate e un'espressione decisamente non felice sul volto.

"Calma, ragazzi!" esclama Carlos, prendendoli entrambi in braccio. "Ce ne sono altri, non è vero?" afferma girandosi a guardarmi e facendomi l'occhiolino.

Lo guardo con un sorriso stampato in faccia mentre cammina verso la porta di casa e mi perdo di nuovo tra i miei pensieri, fissando un punto a terra.

Quando Iris e Lucas sono nati, pensavo seriamente che Carlos sarebbe diventato matto dalla gioia. Saltellava di qua e di là, mi riempiva la faccia di baci e fermava ogni passante dicendo "ehi, sono appena diventato papà!"

C'era da aspettarselo, visto che quando abbiamo scoperto che sarebbero stati due gemelli non ha esitato neanche un secondo e ha iniziato a chiamare praticamente tutta la sua rubrica per dare la grande notizia.

Carlos è veramente innamorato della nostra famiglia. Non c'è cosa al mondo che conti di più per lui; nulla vale più del sorriso dei suoi bimbi e della sua mogliettina, come mi chiama lui.

"A che pensi?" mi chiede, piombando davanti a me mentre addenta una fetta di torta al cioccolato.

"Solo a quanto io sia fortunata ad averti con me" rispondo abbozzando un sorriso e avvicinando il mio viso al suo. "Sei la scelta migliore che potessi fare" sussurro, prima di baciarlo dolcemente sulle labbra e di chiudere gli occhi, lasciandomi trasportare dalla gioia immensa che mi trasmette.

***

Spazio autrice:

Ci è voluto un po' di tempo, ma alla fine anche questa storia è giunta al termine🥹

Come sapete, scriverla e avere idee su come continuarla non è sempre stato facile; nonostante questo, però, si aggiudica decisamente un posticino nel mio cuore, insieme a tutte le altre.

Ci tenevo a ringraziarvi perché durante questo periodo per nulla facile vi siete sempre preoccupati di come stessi e, a modo vostro, mi siete stati vicini anche se non era affatto una cosa scontata💖

Sono curiosa di sapere cosa ne pensate del finale e della storia in generale, quindi aspetto i vostri commenti!

Ho già in mente la trama per un'altra storia, quindi rimanete sintonizzati🤭

A presto!

Paid-for love - Carlos SainzWhere stories live. Discover now