Capitolo 26.

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Carlos

Ormai è passato un mese da quando io e Chloé abbiamo iniziato questa sorta di relazione clandestina. Mi sento uno schifo, ma riaverla tra le mie braccia - anche se in parte - mi sembra quasi un sogno.

Con l'inizio del campionato, Eleonora non ha potuto seguirmi in giro per il mondo in ogni tappa, quindi ogni volta che ce n'è stata l'occasione, Chloé è venuta con la scusa di sostenere Charles e siamo stati insieme.

Ogni incontro è stato una scarica di adrenalina, una botta di vita, di sentimento puro. Andavo di nascosto in camera sua e passavamo ore a fare sesso, coccolarci, mangiare o semplicemente ridere e scherzare, come se fossimo una coppia normale.

Ovviamente nessuno sa nulla, a parte Caco e Charles che l'hanno capito praticamente soltanto guardandoci. Comunque, anche se non approvano affatto quello che stiamo facendo e ci spingono continuamente a confessare tutto ai nostri rispettivi fidanzati, hanno promesso di non dire nulla e di mantenere il segreto come se non ne fossero neanche a conoscenza.

Questa settimana non ci sono gare, perciò ho deciso di inventare un impegno improvviso per il weekend con la mia famiglia e con Eleonora, e di partire per Montecarlo, per andare da Chloé.

La guardo mentre apre gli occhi lentamente, si stiracchia e cerca di mettere a fuoco tutto quello che vede intorno a lei. Mi sorride dolcemente e si gira su un fianco, imitando la mia posizione.

Ha i capelli spettinati e completamente in disordine che però le incorniciano il viso in maniera perfetta, gli occhioni gonfi per il sonno e il segno del cuscino sulla guancia sinistra, su cui è stata appoggiata tutta la notte.

"Buongiorno" le dico con un sorriso da ebete stampato in faccia.

Lei sposta il suo sguardo sul mio petto nudo e allunga il braccio, fino a posare la sua mano sul mio addome e accarezzarlo. "È decisamente un buongiorno..." commenta avvicinandosi e attaccando il suo corpo al mio, facendoli aderire perfettamente.

Le alzo la testa prendendola delicatamente dal mento e la bacio prima con gentilezza e calma, poi con foga e passione. Faccio in modo che finisca a cavalcioni su di me e spingo subito il mio bacino verso l'alto per farle sentire quanto sono eccitato. Per tutta risposta, lei geme sulle mie labbra e inizia a muovere i fianchi avanti e indietro, causando un attrito tra le nostre intimità che mi manda ai matti.

"Non ti è bastato ieri sera?" le chiedo con il fiato corto, trattenendo un sorrisetto divertito.

Lei nega con la testa e scende dal mio corpo, iniziando a togliersi i pantaloni del pigiama e, con questi, anche le mutandine.

Poi si piega su di me e mi sfila i boxer, che sono l'unico indumento con cui ho dormito stanotte.

Mi guarda con un ghigno e poi si avvicina al mio viso, facendo sfiorare le punte dei nostri nasi. "Stai fermo. Ora comando io" dice con tono malizioso, scendendo con la testa fino alla mia intimità.

Inizia a massaggiare lentamente il mio membro, guardandomi negli occhi e facendomi impazzire.

Butto la testa all'indietro e chiudo gli occhi, mentre sento la bocca di Chloé che avvolge tutta la mia lunghezza. Inizia a muoversi lentamente, ma ben presto aumenta il ritmo, costringendomi quasi a portare una mano fra i suoi capelli, afferrandoli e tirandoli leggermente per guidarla meglio.

"Chlo... Dio mio, ci sono quasi" mormoro stringendo le lenzuola fra le dita della mano libera.

Lei non smette di muoversi in fretta, ma alza lo sguardo verso di me e mi guarda negli occhi, facendo sì che io venga nella sua bocca nel giro di pochi secondi.

Respiro lentamente e ad occhi chiusi, cercando di riprendermi dal forte orgasmo che ho appena avuto, mentre Chloé torna accanto a me e mi lascia un bacio sulla guancia, sorridendo.

"Avevi ragione, è proprio un buongiorno..." sussurro guardandola e tirandola a me per farla accomodare sulla mia spalla.

Lei ridacchia e mi abbraccia, circondando i miei fianchi con un braccio.

"Stasera torna Mathieu..." mormora dopo qualche secondo, disegnando dei cerchi immaginari sul mio petto.

"Davvero? Stasera? Non avevi detto domani?" chiedo lamentandomi e aggrottando le sopracciglia.

"Il suo viaggio di lavoro, evidentemente, è finito prima..." sussurra dispiaciuta.

Sbuffo rumorosamente e le lascio un bacio fra i capelli, fissando un punto fisso nella stanza.

"Dovresti parlargli" esordisco ad un certo punto.

Lei alza il collo e si gira a guardarmi confusa. "Cosa?"

"Dovresti parlare con Mathieu" ribadisco, con tono fermo.

"E perché tu non parli con Eleonora?" ribatte alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto.

"Lo sai che è complicato per me..." mormoro ruotando gli occhi, suscitando in lei una risatina nervosa.

Si allontana da me e si alza dal letto, iniziando a rivestirsi. "Certo, è complicato!" esclama infastidita. "Tu sei un personaggio pubblico, non puoi far sapere alle persone che hai tradito la tua fidanzata per un intero mese, e blah blah blah" mi schernisce con tono tagliente.

"Conosci le condizioni della mia vita privata, Chloé..." mormoro cercando di mantenere la calma.

"Non hai il diritto di decidere per la vita degli altri solo per tutelare la tua, Carlos" dice nervosa. "Anch'io ho qualcosa da perdere, ok? Non solo tu perché sei un personaggio pubblico" aggiunge puntandomi un dito contro.

Sospiro lasciando cadere la testa all'indietro e passandomi le mani fra i capelli, frustrato. "Chlo, per favore, non fare così. Non intendevo dire che-"

"Non dire nulla, Carlos, davvero. Ho capito perfettamente" mi zittisce lei interrompendomi, prima di uscire dalla camera e lasciarmi nel letto da solo.

Paid-for love - Carlos Sainzजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें