Capitolo 6.

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Carlos - Tre settimane dopo

Le ultime settimane sono passate in tranquillità. I GP non sono stati facili da gestire, ma alla fine me la sono cavata piuttosto bene e sono riuscito a rimanere primo in classifica, per ora.

Le cose con Chloé vanno bene. Ovviamente, per far sì che la nostra relazione diventasse ufficiale a tutti gli effetti, ha iniziato a venire con me quasi ogni weekend di gara e tutto sembra andare come previsto: le persone hanno cominciato ad esprimersi in modo positivo, tanto su di me quanto su di lei, che viene continuamente riempita di complimenti.

Direi che ormai abbiamo trovato un equilibrio con il nostro accordo e fingere non è più così difficile, anzi; potrei quasi affermare che i gesti e i comportamenti ci vengono quasi naturali.

Mancano soltanto due gare alla fine del campionato e l'ansia mi sta letteralmente mangiando vivo. Non perché abbia paura di non vincere il mondiale o perché non creda in me, ma perché questo sport è imprevedibile e qualunque cosa può succede da un momento all'altro.

***

Rientro in camera dopo una giornata piena di interviste e riunioni con il team, stanco morto e con la sola voglia addosso di farmi una doccia bollente e mangiare qualcosa.

Non appena apro la porta, i miei occhi trovano la figura di Chloé, distesa sul suo letto a pancia in giù e intenta a sottolineare ed evidenziare un libro. Ha le sopracciglia aggrottate e lo sguardo concentrato; non si accorge nemmeno della mia presenza.

Sorrido e sbatto appositamente la porta, consapevole che l'avrei fatta spaventare.

"Dio mio, sei impazzito?!" esclama infatti lei, rivolgendomi subito uno sguardo sorpreso e portandosi una mano sul cuore.

"Scusa, è stato più forte di me" ridacchio giustificandomi.

Lei alza gli occhi al cielo e posa l'evidenziatore che stava usando tra le pagine del libro, alzandosi per venirmi incontro. "Com'è andata la giornata?"

"È stata stancante" dico soltanto, lasciando uscire un sospiro dalle mie labbra. "Ho solo bisogno di una doccia e di tanto cibo"

Chloé distoglie velocemente il suo sguardo dal mio e si porta un'unghia alla bocca, iniziando a mangiucchiarla e diventando improvvisamente nervosa.

Aggrotto le sopracciglia e per un attimo ho l'impulso di chiederle cos'abbia che non va, ma poi vengo bloccato dal fatto che, in realtà, non abbiamo ancora così tanta confidenza.

"I giornalisti hanno chiesto di te. Dicono che ormai è strano non vederti nel paddock" aggiungo dopo poco, cambiando argomento.

Lei abbozza un sorriso e ruota gli occhi, giocando con l'orlo della manica della sua felpa. "Sono fantastica e creo dipendenza, che vuoi farci?"

Ridacchio e scuoto la testa, entrando in bagno e aprendo l'acqua calda. "Vieni con me e Charles a mangiare qualcosa più tardi?" le chiedo distrattamente, alzando la voce per farmi sentire.

"No, grazie" risponde prontamente. "Rimango qui e ceno in hotel con Charlotte. Devo studiare un sacco e non ho tempo per uscire" mi spiega.

Faccio capolino dalla porta e la guardo per qualche secondo, sorridendole. "Va bene. Ti lascio concentrare, allora"

***

Chloé

Carlos e Charles sono usciti per cena alle otto e, adesso che è mezzanotte, non sono ancora tornati. Non so cosa abbiano in mente dato che li aspetta un weekend davvero pieno, ma questo mi riguarda solo fino ad un certo punto.

Ho studiato molte ore e, alla fine, Charlotte è riuscita a farmi mangiare della carne insieme a lei nel ristorante dell'hotel. Ho ricominciato a sforzarmi al massimo perché voglio davvero uscire da questa malattia che mi sta letteralmente divorando dall'interno, infatti sto facendo di nuovo degl'importanti progressi. Nonostante questo, però, non riesco ancora a mangiare con chiunque: ecco perché ho rifiutato l'invito di Carlos e ho accettato invece quello di Charlotte, che mi conosce da anni e sa tutta la situazione.

"Credo che andrò in camera" la informo sbadigliando e sistemandomi sulla sedia del ristorante. "Sto morendo di sonno e domani vorrei alzarmi presto per studiare un po' prima di andare al circuito"

Lei annuisce comprensiva e mi rivolge un sorriso comprensivo. "Sei troppo organizzata, a volte mi spaventi" ridacchia, prima di salutarmi e darmi appuntamento al giorno dopo.

***

Apro la porta della camera e faccio per entrare distrattamente, ma il mio piede si immobilizza quando, sul suo letto, vedo Carlos che bacia una ragazza.

Sono sdraiati, lui è sopra di lei e la tocca avidamente, muovendo le sue mani su tutto il suo corpo.

La mia mente va in tilt per qualche secondo e il mio viso si colora immediatamente di rosso. Lui si gira velocemente verso di me e si passa una mano fra i capelli. "Cazzo, Chlo" sussurra alzandosi mentre io richiudo immediatamente la porta.

Mi allontano a passo svelto dalla nostra camera e raggiungo l'ascensore per scendere ed uscire dall'hotel a prendere un po' d'aria, ma Carlos riesce a raggiungermi e ad entrare insieme a me. "Scusa, Chlo. Io-" inizia a parlare col fiato corto.

"Avresti potuto per lo meno avvisarmi. Non sapevo nemmeno che fossi tornato" dico infastidita, incrociando le braccia al petto e fissando la parete di fronte a me.

"Hai ragione, scusami. Dovevo pensarci" dice piano, afferrandomi delicatamente il polso.

Mi libero immediatamente dalla sua presa e lui mi guarda aggrottando le sopracciglia. "Ma che ti prende? Non devi fingere, non ci sono giornalisti qui" dice per smorzare la tensione.

Ha ragione. Non potrei incazzarmi con lui; in effetti, questa nostra relazione è solo una farsa, per cui non ho il diritto di fare l'offesa se lui sceglie di andare con altre ragazze. Eppure, nel profondo del cuore, sento un pizzico di gelosia. Mi ero abituata a sentirlo con me, nella nostra quotidianità, e vederlo con un'altra mi ha destabilizzata.

Sospiro e chiudo gli occhi per un paio di secondi, prima di girarmi a guardarlo, abbozzando un sorriso. "Scusami, hai ragione. È solo che avrei voluto mettermi subito a dormire e mi sono innervosita" invento, mascherando ogni altro tipo di sentimento che non dovrei assolutamente provare.

Lui scuote la testa. "Non ti preoccupare" mormora, avvicinandosi a me e abbracciandomi. "La prossima volta ti avviso" aggiunge ridendo, mentre dentro di me si fa spazio di nuovo la stessa sensazione di pochi minuti prima.

Paid-for love - Carlos SainzWhere stories live. Discover now