Capitolo 29.

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Chloé

Apro la porta del mio appartamento sorridendo come una bambina, e inizio a ridere ad alta voce quando Carlos entra e mi prende tra le sue braccia, tirandomi su come se fossi un trofeo.

"Non vedevo l'ora di tornare qui da te" sussurra al mio orecchio appoggiandomi di nuovo a terra e avvicinandosi velocemente.

"Non sai quanto mi sei mancato..." mormoro io contro le sue labbra, prima di baciarlo con passione fin dal primo secondo.

Le mie braccia si allacciano completamente dietro al suo collo mentre le sue mi avvolgono e mi stringono stretta a lui. Le sue mani vagano su tutta la mia schiena facendomi venire i brividi, finché non arrivano all'elastico dei miei leggins e iniziano ad abbassarli con impazienza.

Sorrido contro le sue labbra e aumento un po' la distanza fra noi, dandogli più spazio per spogliarmi. Faccio scivolare le mani sul bottone dei suoi jeans e il mio ventre si riempie di un piacevole calore quando il mio avambraccio sfiora la sua evidente erezione.

Dalla bocca di Carlos esce un grugnito e nel giro di pochi minuti ci ritroviamo entrambi completamente nudi ed avvinghiati l'uno all'altra sul tavolo della sala.

***

"Come l'ha presa?" mi domanda Carlos con un filo di voce, mentre mi accarezza i capelli.

Mi sistemo meglio sul suo petto e sospiro prima di iniziare a parlare. "Male. In realtà aveva anche capito che avessi una storia con te..." commento.

Lui abbassa lo sguardo verso di me e mi fissa confuso. "Come faceva a saperlo? Ci parlavamo a malapena davanti a lui!" mi fa notare.

"Non sapeva che fossi proprio tu" chiarisco. "Sapeva solo che lo tradivo" dico con un filo di vergogna nella voce.

Carlos mi fa alzare lo sguardo verso di lui prendendomi delicatamente per il mento e inizia a scrutarmi aggrottando le sopracciglia. "Chlo, ehi... Guardami" sussurra.

Prendo coraggio e punto i miei occhi nei suoi, aspettando che dica qualcosa.

"Mi dispiace per come ti senti..." mormora accarezzandomi lentamente la guancia con un pollice.

Abbozzo un sorriso e mi sporgo in avanti per lasciargli un piccolo bacio sulle labbra. "Sono felice di essere qui con te" soffio sulla sua pelle, spostando lo sguardo dai suoi occhi alla sua bocca e passandogli la mano sul braccio. "Eleonora, invece? Come l'ha presa?" chiedo pochi secondi dopo, cambiando argomento.

Sento il suo corpo irrigidirsi leggermente sotto il mio. "Non bene. Non se lo aspettava... È rimasta abbastanza sconvolta" dice distrattamente.

"Mi dispiace..." sussurro disegnando dei cerchi immaginari sul suo petto con due dita.

"Ora basta brutti pensieri, ok?" dice lui alzando il tono della voce e stringendomi forte, facendomi ridere. "Pensiamo solo a quanto sia bello stare qui insieme, ti va?" mormora contro la pelle del mio petto, iniziando subito dopo a baciarla e leccarla.

"Sei insaziabile, a quanto pare..." commento ridacchiando e buttando la testa all'indietro per dargli più spazio.

Per tutta risposta, lui inizia a scendere sul mio seno sinistro. Inizia a torturarlo con i denti, mentre con le mani gioca con quello destro, facendo sì che dalla mia bocca esca un sospiro.

La sua bocca arriva fino alla mia pancia e lascia una scia di baci umidi, poi si sposta sul mio punto debole e inizia a stuzzicarlo delicatamente, mandandomi praticamente in paradiso. "Dio, Carlos..." mormoro completamente in preda al piacere, mentre sento le sue labbra piegarsi in un sorriso.

Quando capisce che sto per raggiungere l'apice del piacere, Carlos torna faccia a faccia con me e mi guarda con un sorrisetto malizioso, poi apre la bocca per dire qualcosa, ma si zittisce subito quando appoggio delicatamente la mia mano sul suo membro, coperto solo dai boxer.

Lo massaggio per qualche secondo, poi mi metto sopra di lui e inizio a muovermi lentamente, guardandolo mentre serra gli occhi e schiude un po' la bocca, lasciando uscire un gemito strozzato.

Sorrido e scendo lentamente sul suo corpo, prima con le dita e poi con la bocca, sotto lo sguardo attento di Carlos, che impazzisce al mio tocco.

Libero rapidamente la sua erezione dal tessuto e la inserisco lentamente in bocca, senza mai staccare i miei occhi da quelli di Carlos, che freme per il piacere.

Afferra i miei capelli con entrambe le mani e mi guida con i movimenti, che assumono un ritmo sempre più veloce, fino a quando non sento il suo corpo tendersi.

Mi blocco immediatamente e torno a cavalcioni su di lui, mentre Carlos allunga una mano verso il comodino per afferrare un preservativo e indossarlo.

Mi sollevo leggermente e allineo la mia entrata con il membro di Carlos, che riesce a penetrarmi in un solo colpo, stroncandomi il respiro.

Inizio a muovermi velocemente su di lui mentre le sue mani si incollano ai miei fianchi. Li stringe forte mentre scandisce il ritmo delle spinte e geme il mio nome contro le mie labbra, che sfiorano le sue.

"Mi fai impazzire" mormora con fatica, prima di cambiare completamente le posizioni e ritrovarsi sopra di me.

Inizia a spingere sempre più velocemente, mentre le mie mani vagano sulla sua schiena e si agganciano ai suoi capelli. Li tiro e li arruffo, con la mente totalmente offuscata dalla passione del momento.

In pochi minuti, entrambi ci lasciamo andare e raggiungiamo quello che si rivela uno degli orgasmi più intensi della mia vita.

Mi sdraio accanto a Carlos, a pancia in su, aspettando che la mia respirazione torni regolare e ridacchiando lievemente.

"Perché ridi?" mi chiede lui, girandosi a guardarmi.

"È solo il primo giorno che stiamo davvero insieme e hai già dimostrato di essere incontenibile" gli faccio notare, facendolo ridere.

"Beh, preparati. Perché di te non mi sazio mai" 

Paid-for love - Carlos SainzWhere stories live. Discover now