Capitolo 23.

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Carlos

"Cazzo, Carlos!" esclama Caco scuotendo la testa davanti al mio racconto. "Per una volta che hai trovato una ragazza che ti ama e con cui avevi una stabilità!" aggiunge agitando le braccia.

"Non ho bisogno di te che mi fai la ramanzina, ok? Te l'ho detto solo perché avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno" dico infastidito. "So di aver sbagliato e di essermi comportato di merda nei confronti di Eleonora" aggiungo mormorando e tenendomi la testa fra le mani.

"Prega Dio che nessuno l'abbia vista entrare ed uscire di qui, perché altrimenti non hai neanche la minima idea degli scandali che-"

"Cristo Santo, Caco!" sbotto interrompendolo e alzandomi dal divano per andargli incontro. "Ce la fai a smetterla anche solo per un secondo di pensare esclusivamente in funzione della mia carriera?! In questo momento non me ne frega niente degli scandali, delle riviste e del gossip, ok? Ti sto dicendo che ho un problema e che ho bisogno del parere di mio cugino, non del mio fottutissimo manager!" concludo guardandolo negli occhi e puntandogli un dito contro.

Lui mi guarda spiazzato, come se non si aspettasse un discorso del genere da me. Mi fissa per pochi secondi, poi annuisce e abbassa la testa. "Scusami, hai ragione. Mi faccio sempre prendere la mano dal lavoro e mi dimentico che fai parte della mia famiglia..." ammette, rialzando lo sguardo verso di me con un'espressione dispiaciuta in faccia. "Che cosa provi davvero per Eleonora, Carlos?" mi chiede subito dopo, tutto d'un fiato.

"Lei è... fantastica" dico semplicemente, scrollando le spalle. "È la ragazza che tutti vorrebbero accanto" aggiungo, abbozzando un sorriso.

"Tutti tranne te..." commenta lui, alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto.

Sospiro e mi passo una mano sul viso prima di riprendere a parlare. "Chloé è semplicemente un uragano, hai presente?" dico aggrottando le sopracciglia e sedendomi di nuovo sul divano. "È arrivata nella mia vita, l'ha cambiata e, proprio quando stavo iniziando ad ammettere a me stesso che provavo qualcosa in più per lei, se n'è andata e ha rovinato tutto"

"Credo che voi due dobbiate seriamente rimettere insieme i pezzi" sentenzia Caco sospirando. "Voglio dire, non vi siete indifferenti e questo è palese anche per chi non vi conosce e non sa nulla di voi. Parlatevi, chiaritevi. È la cosa giusta, Carlos. Per voi due, ma anche per Eleonora e per il fidanzato di Chloé" aggiunge con tono fermo.

"Mathieu" dico con una smorfia sul viso, imitando un ridicolo accento francese.

Caco ridacchia e scuote la testa. "Sembri un quindicenne geloso, lo sai?"

Per tutta risposta, mi limito a lanciargli un cuscino dritto in faccia prima di scoppiare a ridere e di contagiarlo, trascinandolo con me.

***

Chloé

"Puoi dirmi qualcosa invece di guardarmi con quella faccia? Mi stai giudicando quando avevi promesso di non farlo!" esclamo nervosa mordendomi un'unghia.

Charles continua a fissarmi con gli occhi carichi di disapprovazione. "Cosa vuoi che ti dica? Nessuno è a favore del tradimento, tantomeno io! Non so se te lo ricordi, ma so cosa vuol dire quando qualcuno ti pugnala alle spalle in questo modo" dice tagliente, assottigliando gli occhi.

Ruoto gli occhi attenta a non farmi vedere da lui e stringo le labbra, non sapendo bene cosa dire.

"Charles, hai ragione" sussurro. "È che... Io sto bene con Mathieu: mi tratta benissimo, esaudisce ogni mio minimo desiderio e si vede che mi ama" faccio una pausa, sospirando. "Ma Carlos è..."

"Carlos" conclude lui, puntando il suo sguardo nel mio.

Annuisco piano e mi passo una mano tra i capelli, consapevole di essermi messa con le mie stesse mani in una situazione terribile.

"Non voglio fare del male a Mathieu, ok? Ci tengo a lui, non vorrei mai che soffrisse. Però io ho bisogno di parlare con Carlos e di sapere se anche lui prova ciò che provo io. Devo spiegargli come sono andate le cose dall'inizio e capire se ne vale davvero la pena" spiego velocemente in preda all'agitazione.

Charles mi guarda comprensivo e annuisce, poi si avvicina a me e mi cinge le spalle con un braccio, stringendomi forte a lui. "Io sono dalla tua parte, ok? Non dubitarne mai" sussurra.

Mi stacco leggermente per guardarlo meglio in faccia e trattengo una risatina per sdrammatizzare. "Anche se mi giudichi?"

"Anche se ti giudico" mi fa eco, ridendo e lasciandomi un bacio fra i capelli.

"Grazie, Charlie" mormorò abbozzando un sorriso.

"Non devi ringraziarmi. E non devi chiamarmi Charlie, sono stanco di dirtelo" dice alzando gli occhi al cielo.

"Non smetterò mai di chiamarti Charlie. Arrenditi e accettalo, ti conviene" lo schernisco facendogli l'occhiolino.

Lui scuote la testa e si allontana da me per andare a prendere un bicchiere d'acqua. "Quando hai intenzione di parlare con Carlos?" mi chiede dopo aver bevuto.

"Entro domani, assolutamente. Non posso andarmene da qui senza avergli parlato" mormoro giocando nervosamente con la collanina che ho al collo.

"Domani siamo impegnati un bel po' di tempo per fare alcune interviste, challenge e video, ma puoi parlarci la sera dato che andiamo in discoteca" mi fa sapere.

"Discoteca?" chiedo aggrottando le sopracciglia. "Non lo sapevo"

"Hai ragione, l'ho detto a Mathieu e non a te... Si sarà dimenticato di avvisarti" ipotizza.

Annuisco distrattamente e inizio a pensare a ciò che succederà con Carlos, a cosa mi dirà e a come andrà a finire tra di noi. Poi nella mia testa si fa spazio anche Mathieu. Mi sento così in colpa nei suoi confronti; non avrei mai voluto tradirlo in quel modo. È anche per questo che voglio chiarirmi le idee e capire cosa pensa Carlos, proprio per evitare che Mathieu soffra inutilmente.

"Ci sei, Chlo?" mi chiede Charles, facendomi distogliere l'attenzione dai miei pensieri.

"Sì, scusami" mormoro scuotendo la testa.

"Andiamo al circuito?" mi chiede poi prendendo in mano le chiavi della macchina e agitandole in aria. "Charlotte mi aspetta lì"

"Andiamo"

Paid-for love - Carlos SainzМесто, где живут истории. Откройте их для себя