XXXII.

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"Eccoci arrivati

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"Eccoci arrivati."

Jungkook lieto si apprestava verso la sua piccola casa natale insieme a Taehyung.

Il viaggio fu breve, a differenza di quanto pensato. Si divertirono ad indovinare i mestieri degli estranei vicino a loro in autobus.

"Uhm- Jungkook." Taehyung lo chiamò. Si avvicinavano al portone d'ingresso lesti.

"Sì?" Jungkook gli donò la sua attenzione.

"Sicuro che farò una buona impressione?- sai, ai tuoi genitori."

Per la prima volta, Taehyung si mostrò titubante. Palesò insicurezza al ragazzo in fronte a lui - un comportamento insolito per il riccio.

"Tae- non preoccuparti. Gli piacerai." Jungkook gli sorrise.

Non ordinario fu quel suo comportamento. Per solito, Taehyung ignorava il giudizio altrui su di sé, ma quello della famiglia Jeon - in caso eccezionale - gli premeva assai.

"Mi fido." sentenziò. "Aiutami con la valigia."

In poco furono davanti all'umile porticina a condurli in casa.

Jungkook, con gli occhi in fronte al campanello, prese un respiro. Rivedeva la sua famiglia dopo mesi; stavolta con Taehyung. E con lui non ebbe timore.

Ufficialmente, era suo amico.

Suonò.

"Jungkook!" dopo un attimo, una dolce voce allegra squillò dalla porta.

"Nonna!" Jungkook l'abbracciò.

"Come stai, piccolo mio?" gli chiese.

"Bene, adesso." la guardò con gli occhi vitrei. "Piuttosto, come stai tu?"

"Gli acciacchi della vecchiaia mi fanno passare le peggiori pene, ma - ora che sei qui - non vedo perché io debba stare male." a commuoversi, per la lontananza di spazio e tempo, davanti al nipote.

La signora Choe dimostrava molto meno dei suoi ottant'anni. Un corpo esile, dal carattere frenetico. Quel fuoco in grado di risanar la dolce introversione di Jungkook nei momenti più quieti. Teneva molto più di qualsiasi altra cosa o persona al suo unico nipote.

Spostò il suo sguardo su Taehyung.

"E tu devi essere-"

"Kim Taehyung, signora." la interruppe a presentarsi.

"Oh- sono felice che Jungkook abbia portato un amico." si rivolse al nipote, poi di nuovo a Taehyung. "Sei molto carino, Taehyung." marcò il suo nome.

"È un piacere conoscerla, e- grazie del complimento, signora." la abbracciò. Quel gesto di confidenza che colpì Jungkook. Taehyung le si mostrò formale e educato - così come piaceva a sua nonna.

Late Night Academy | VKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora