Epilogo.

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All Mine, Plaza

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All Mine, Plaza

"Sì, Kwan. Puoi disdire la riunione con il Signor Chong." Taehyung teneva in mano la cornetta del telefono. "Uhm- mercoledì ho un meeting importante, non credo di poter partecipare al suo incontro." passava le dita fra i capelli ricci e folti.

"A meno che non voglia spostarla nel tardo pomeriggio."

Seduto alla sua scrivania, dava le spalle alla splendida Seoul cittadina visibile dalla parete vetrata. Gl'impegni di Taehyung schizzarono alle stelle non appena prese posto nell'azienda del padre come vicedirettore delegato.

"È per caso disposto a cambiare l'orario? In caso contrario dovremo rimandare." era il segretario di sé stesso. Non ambiva affidare i suoi incontri personali a semplici ficcanaso. Il suo piacere era il controllo.

"D'accordo, Kwan. Ho solo bisogno che il Signor Chong mi dia un'alternativa, in caso contrario sarò costretto a disdire." si accasciò allo schienale della sua poltrona; girò finché non si trovò di fronte il paesaggio urbano. "E sì - Kwan -, informami il prima possibile. Non posso assolutamente saltare la riunione di mercoledì."

Lasciò parlare l'altro capo del telefono. "Va bene, d'accordo. Ti chiamo più tardi."

Ripose il telefono sulla scrivania, quasi a lanciarlo, stressato da tutte le pressioni che comportava la sua posizione.

"Pff..." sbuffò, accasciato allo schienale.

Un suono sordo, ma poco disturbante, catturò la sua attenzione in direzione della porta.

"Avanti!" Taehyung chiamò chiunque fosse.

"Signor Kim?" una delle sue assistenti si affacciò alla porta.

"Sì...? Ho per caso visite inaspettate?" - curioso.

"Il Signor Jeon è in attesa." Jungkook era lì per lui. "Chiede di essere accolto."

"Certo, Minsuh. Fallo entrare per favore." si dondolò alla sedia ad aspettarlo.

La segretaria lasciò schiusa la porta. Jungkook entrò da quel lieve spiraglio, curato nei minimi particolari.

"Buongiorno, fidanzato." lo schernì.

Il nero gli donava. Da quando stava con Taehyung, si preoccupava di ogni singolo dettaglio relativo al suo corpo. Lucidava i capelli, rendeva levigata e soffice la sua pelle. Un velo di trucco illuminava sempre il suo viso.

"Buongiorno, Kookie." Taehyung lo salutò col sorriso stampato in volto. "Puoi chiudere la porta, per favore?"

"Certo."

L'orologio dell'ufficio di Taehyung segnava le sei in punto. L'ora successiva il personale si sarebbe dileguato, e gli uffici rimasti vuoti.

"Riassunto della giornata?" gli chiese Taehyung.

Late Night Academy | VKOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz