XXX.

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"È permesso?" Jungkook si trovava davanti alla stanza quattro del blocco sei

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"È permesso?" Jungkook si trovava davanti alla stanza quattro del blocco sei. Il loro nido di rifugio, il loro posto di fuga. Si fece avanti con quelle flebili parole.

"Avanti." gridò Taehyung dall'altro lato.

Lo Chanel del riccio pervase le narici di Jungkook. Ne aveva spruzzato ben oltre qualche goccia.

Davanti al moro, l'oscurità totale. Sollo delle flebili luci viola animavano il buio di quella stanza.

"Tae, cos-"

"Kook- il tuo solo bisogno è quello di imparare la pole - e di esser consolato."

Taehyung - al sottofondo di una musica soffice - si muoveva sinuoso su un'asta di ferro. Istallata da lui stesso qualche giorno addietro, colse l'occasione per provarla davanti a Jungkook.

"Adesso ti faccio vedere come si fa." replicò in fronte a lui.

Vestiva una lingerie sexy, color bianco immacolato. Quei glutei morbidi adornati dal perizoma di Victoria's Secret, dei collant a rete supportati da un reggicalze in pizzo.

"Tae-" gli morì il fiato in gola. Jungkook deglutì in imbarazzo alla sua danza seduttrice.

"Guarda e impara, tesoro."

Jungkook - a lui in completa devozione - poggiò la schiena sulla porta ormai chiusa. Si accasciò; si lasciò scivolare fino al fondo del pavimento, fino a che non si ritrovò a terra.

Ansimava. Si eccitò per quello spettacolo di Taehyung.

Il riccio si contorceva leggiadro per lui. Lo accontentava, lo compiaceva. Qualsiasi cosa avrebbe fatto per tirarlo su di morale.

"Koo." lo chiamò. "Guardami."

Lo seduceva. Lo stuzzicava. Si prendeva gioco di lui e dei suoi sentimenti a scherno. Lo provocava per dar prova a lui stesso che oltre l'aspetto fisico ci fosse altro. Per fargli ammettere in definitivo quel sentimento già preannunciatogli da Jungkook.

Una notte d'amore - differente dai loro soliti incontri. Ma il ragazzo più giovane persisteva nel dire che fosse stato un episodio a sé. Qualcosa di cui il giorno dopo si sarebbero dimenticati. Per non rischiare i loro fragili sentimenti, e tornare a tali insulsi incontri, vuoti rispetto a ciò che avevano conosciuto.

Taehyung lo raggiunse alla porta.

"Alzati, tesoro." lo guardò dall'alto. "Non vorrai per caso rimanere a terra per tutto il tempo?"

"N-no, Tae." Jungkook gli porse la mano. "Aiutami ad alzarmi - per favore."

Taehyung fece forza al suo braccio. Lo portò avanti a sé, in fronte a quelle sue labbra carnose, dalla forma di cuore.

"Vuoi un bacio?" lo provocò.

Jungkook annuì, succube.

"Stai attento. Potresti innamorarti." lo scherniva in risposta al ghigno di lui. Si prendeva gioco di lui, con la stessa materia cui gli aveva citato presso casa sua.

"Fammi venire, Taehyung."

"E se non volessi farlo, uhu?" lo provocò ancora.

"Per favore." gli soffiava ansimante sulle labbra.

"Supplicami di nuovo."

"Ti prego." Taehyung non poté farne a meno.

Si lanciò spudorato sulle sue labbra. Ormai dava per scontato fossero due innamorati. Dava per appurato che Jungkook avesse superato quella barriera che gl'impediva di legarsi agli altri - a Taehyung stesso.

"Adesso posso farti venire." il riccio si staccò dal bacio.

"Tae- Ahh!!"

"Non ti ancora toccato e già stai ansimando." si beffò di lui. "Oh, piccolo. Sei completamente innamorato di me."

Taehyung scese fino al cavallo rigonfio dei suoi pantaloni. Vi strusciò la faccia, lasciò qualche insulso bacio sulla stoffa. Jungkook in poco fu nudo davanti al suo volto.

"Mmhh... tesoro, sei così duro e bisognoso di me." lo toccò con grazia.

"P-per favore, Tae- Ohh..!!"

Taehyung prese a leccare l'erezione pulsante di Jungkook. La ricopri di baci bagnati, lente lappate di lingua per tutta la lunghezza dell'asta.

"Uhm- ahh.. Tae!!!" Jungkook ansimava spudorato a quella concessione del riccio.

Taehyung si staccò da lui "Non ho finito, tesoro."

Una semplice frase, che suonava come un'intimazione a Jungkook - preso da tutti quei gemiti. Il riccio si fece strada con una la sua falange nella carne dell'altro. Un lieve tic al punto delicato di Jungkook col dito. Tutto ciò bastò per mandarlo fuori di testa.

Jungkook strillò, poco virile "Taehyung- ahh!!"

La sua intimità era stressata da ogni parte. Davanti, Taehyung perpetrava quello straziante succhiare della carne; col suo dito, al dietro, gli toccava ripetutamente la prostata. La stuzzicava, la viziava di quel piacere infinito. Jungkook era fradicio, le perle di sudore gli grondavano dalla fronte.

"Mi costringi a fotterti con la mia stessa bocca." Taehyung gli si staccò per un attimo.

Un segno d'assenso da parte di Jungkook. L'empatia del dominare di Taehyung, il fatto che bastasse loro un singolo sguardo per capirsi. Il tutto a far capire che il moro volesse proseguire.

Taehyung prese a muoversi su di lui. Alternò movimenti lenti, poi veloci. Jungkook perse il senso del tempo.

"Ahh...!" Jungkook si liberò in un grido.

Inondò la bocca di Taehyung col suo seme.

Bramoso di farglielo testare, il riccio raggiunse le sue labbra. Lo sporcò del suo stesso piacere.

"Sei mio, Jungkook." gli disse Taehyung.

"Sono tuo." rispose Jungkook.

ʕ•ᴥ•ʔ

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