XXVII.

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Il cuore si conforta nell'attesa degli eventi; poiché essa stessa ne rappresenta il godimento

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Il cuore si conforta nell'attesa degli eventi; poiché essa stessa ne rappresenta il godimento.

Al pensiero di fine dell'usato travaglio, un attimo lieto - inteso come gioioso - annuncia la fine della noiosa attesa.

Il solo fine dell'aspettativa delude il diletto, poiché il piacere sta nell'attesa di esso stesso.

Taehyung si appressava al dormitorio di Jungkook. Bastava quel solo pensiero - l'aspettativa di un tutto in procinto di realizzarsi - a renderlo un fremito.

Quelle ore che lo separavano dal moro contribuivano al suo piacere. Alla sua attesa del piacere.

Un dolce vita a collo alto nero, qualche goccia di Chanel, ed era pronto. Il punto luce del suo orecchino in perla lo impreziosiva.

Quel volto - dalle dimensioni perfette - spiccava etereo fra i suoi ricci vaporosi e morbidi.

Camminava lungo la traiettoria dell'appartamento - finché non vi si ritrovò davanti.

Poggiò le nocche sul legno freddo, dimentico di un particolare. Teneva ancora con sé - nella tasca destra della sua giacca - le chiavi di Jungkook.

La porta scattò al suo giro di serratura.

"Jungkook." nessuno lo attese. Si fece avanti, nella speranza lo accogliesse.

"T-Tae!" Jungkook gridò dall'altra stanza. "Sono qui!"

Taehyung lo sorprese ancora intento a scegliersi i vestiti per la serata ventura.

Era a torso nudo davanti al suo letto, perplesso se indossare una t-shirt bianca o nera.

"Kook." il riccio guardò dritto nei suoi occhi.

Puntare al petto era troppo superficiale per accontentare quel già nato sentimento che andava oltre l'aspetto fisico.

Non ci fu alcuna risposta per lui. Nemmeno lo degnò di uno sguardo.

"Kook." Taehyung riprovò. "Le tue intenzioni sono quelle di presentarti ad un privé in abiti casuali?" lo interrogo. "Non ti facevo incline alla sciatteria." ancora quel tono, ormai fuori chiave per la confidenza da loro instaurata.

Taehyung gli si avvicinò. Le sue galassie vennero puntate su tale corpo diafano; scorrevano lungo il suo profilo delineato e mascolino.

Ancora nessuna risposta da parte di Jungkook, solo un flebile sbuffo.

Il riccio combatté quell'insulsa indifferenza - spiegabile da parte di Jungkook con la sua introversione.

Gli poggiò la mano sul dorso del braccio. Quel tocco tanto morbido, tanto delicato che il moro fu destato dai suoi dubbi.

Volse a lui lo sguardo.

"Non crucciarti." Taehyung gli sussurrò alle labbra. "Troveremo qualcosa."

Jungkook - senza emettere alcun suono - si spostò sulle sue labbra. Erano ad una distanza ridicola.

Late Night Academy | VKWhere stories live. Discover now