Late Night Academy | VK

VIII.

"Oh, siamo arrivati."

In poco furono all'accogliente cafè universitario.

Quel riparo comodo, in cui Taehyung si rifugiava durante i giorni freddi di fitta pioggia, dava lui un morbido abbraccio caldo, e quei colori così soffici sulle tonalità del nocciola, miste all'arancio, creavano un ambiente confortevole.

"Accomodati, Jungkook." Jungkook si sede'. "Vado a prenderti un cafè. Offro io."

"Tae-" non fece a tempo di rispondere che il ragazzo maggiore si era allontanato verso il bancone oltre l'entrata.

Jungkook non poté far altro che rassegnarsi alla sua offerta.

D'altronde fu un gesto di carineria da lui apprezzato.

Sfiorava con gli occhi la sua sagoma di profilo.

I capelli ricci, un naso che scendeva morbido sulla curvatura, il corpo tonico con delle linee non troppo accentuate.

Jungkook si bloccò nel seguire il tratto della sua schiena.

Non poteva - non doveva - guardarlo con malizia. Si negava di guardare un suo collega con occhio malizioso.

Si ricompose non appena lo vide voltarsi con due contenitori fumati.

I loro primi minuti insieme - minuti di silenzio - non furono imbarazzanti. Tutt'altro, era un silenzio agevole, in grado di far sentire ciascuno dei due comodi e senz'impaccio.

Era solo questione di sciogliere il gelo che li separava.

"Taehyung-" Jungkook lo chiamò, cercando di diminuire la distanza mentale che costituiva loro un blocco.

"Uhm... sì?"

"Come mai hai deciso di iscriverti alla Late Night Academy?" glielo disse tutto d'un fiato.

Nell'ambiente quotidiano, al contrario di quello proibito in cui erano soliti incontrasti, provavano un lieve imbarazzo.

Un imbarazzo che li spingeva a stare distaccati, fintanto che qualcuno fra i due non avesse fatto la prima mossa.

"Beh- in realtà..." in principio fu titubante. "Ho sempre avuto la passione per l'hardcore. Dapprima come semplice spettatore, poi ho desiderato farne parte."

"Vorresti diventare un attore di professione?"

"Solo se non intralcerà i piani di mio padre."

"Tuo padre non vuole che tu faccia l'hard performer?"

"È difficile da spiegare. A lui basta che prenda il suo posto in azienda e che sia educato. Non ha mai preteso grandi cose- non fraintendermi, non perché non creda nelle mie capacità. Semplicemente perché mi ha sempre lasciato libertà di scelta..." sospirò. "Ma alle sue condizioni."