Qatar 2022: Grazie Qatar

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Kylian
Fine partita

Steso sul quel prato verde: ormai neanche più troppo comodo e fradicio. Le mani che coprivano il mio sguardo ormai prossimo alle lacrime. La delusione é tanta, troppa... Non avevo mai provato una sensazione simile: toccavo con mano quella sensazione che hanno provato i croati nella finale del 2018, o Leo nella finale del 2014. Tanti pensieri viaggiano come caccia nella mia testa, ma probabilmente, nelle teste di tutti noi sconfitti: il rammarico forse di non aver dato il massimo, quel pallone sbagliato, quella scelta errata... Tutte cose che ora valgono zero. Così come vale zero il percorso: che senso ha il secondo posto? Significa essere il primo che perde, ecco. 
Sento il frastuono dei portoghesi, contenti, gioiosi e fieri della loro impresa. 
Dall'altra parte i nostri tifosi: molti di loro hanno già lasciato lo stadio, altri rimangono qui a contemplare, altri ancora muti e in totale lutto. 
Tolgo le mani dal volto e mi rigiro due volte nel campo di battaglia: poco dopo arriva Cristiano che mi dà la mano e mi rialza. Uno scambio di complimenti e poco altro. Aveva fretta di ritornare ai festeggiamenti con la sua gente. 
Passeggio per il campo per qualche secondo, prima di tornare negli spogliatoi: qualcuno mi dà la mano, una pacca sulla spalla, ma niente può consolarmi ora. Nello spogliatoio non c'é nessuno. Non riesco più a trattenere l'emozione e scoppio a piangere. Guardo la mia caviglia più gonfia che mai e questo alimenta ancora di più il mio pianto: cosa ne sarà di me? Della mia stagione?
Guardo la mia borsa e prendo il telefono: mancava anche lei, mancava anche Nafris. Realizzo la cosa e ciò aumenta ulteriormente tutto quello che già prima mi logorava. Non sapevo cosa fare: lì seduto, da solo, con più di una sconfitta sulla coscienza... Con la consapevolezza che l'unica persona che, un minimo, poteva tirarmi su da questa situazione al momento non si é ancora fatta viva. Dove sei? Cosa fai? Non lo so, ma fatti sentire presto...

Premiazione

Se prima stavo male, ora vorrei riversare tutto il mio sconforto al mondo intero... La mia dignità però mi ha salvato dalla figuraccia a livello mondiale. Sono stato chiamato dai collaboratori della FIFA per ritirare il premio di capocannoniere: una situazione abbastanza imbarazzante si presentava davanti a me: Cristiano miglior giocatore del torneo, Rui Patricio miglior portiere e Leao miglior giovane...E poi c'ero io, costretto a fare la foto con loro. Non vorrò vedermi anche se purtroppo mi capiterà da qualche parte. Avrò la faccia da criminale pronto ad essere condannato all'ergastolo probabilmente. Do la mano a tutti e 3 prima di tornarmene negli spogliatoi di nuovo. Dal televisore guardavo le immagini dei nostri avversari vittoriosi. La coppa alzata al cielo e i coriandoli rossoverdi che non si risparmiavano: i decibel dalle tribune si sentono anche qua con il pavimento e i muri che tremano ridondanti. 
Nella stanza non parla nessuno. Gli unici rumori che si sentono provengono da fuori. Dopo qualche minuto di quiete relativa, arriva il mister: "Ragazzi... È andata così. Il fato ha voluto che la coppa la vincessero loro: ora capisco come vi possiate sentire. Penso che tra voi c'é chi questa competizione la abbandonerà con questa amara sconfitta, chi di voi ha avuto la fortuna di gioire nel 2018, e chi invece era al debutto ufficiale: per i primi due gruppi che ho fatto dico di guardarsi alle spalle e di restare comunque a testa alta, mentre per chi era al debutto... Ragazzi, complimenti, solo quello. Nonostante alcune situazioni, abbiamo passato momenti fantastici come gruppo: ci siamo divertiti, abbiamo scherzato e riso insieme... Ora tra voi c'é chi ha pianto e chi vorrebbe urlare o tirare qualsiasi cosa contro il muro. Ma vi prego, cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno. Anche a me rode abbastanza: pensate che l'unico allenatore che ha vinto 2 mondiali era nel lontano 1934 e nel 1938... Vittorio Pozzo. Detto ciò ragazzi, non ho altro da dirvi se non che tra 4 anni avremo ancora più fame".

Nel mentre che il mister finiva di parlare, é arrivato negli spogliatoi anche il presidente Macron: parole  inzuppate nel miele hanno accompagnato il suo discorso dedicato a noi. Lo abbiamo fatto emozionare ed era fiero di avere una nazionale che competesse a questi livelli... Siamo un gruppo fantastico e bla bla bla. 
In verità ho fatto solo finta di ascoltarlo perché proprio nel bel mezzo del suo discorso era arrivato il tanto atteso messaggio di Nafris: "Que ces Portugais soient gros...Et toi, Ky ?On en reparlera plus tard, les journalistes vont t'encercler" (che culoni questi portoghesi...Tu Ky come stai? Dopo ne parliamo meglio, ora ti staranno accerchiando i giornalisti).

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 10, 2023 ⏰

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