Libro 2: 03) Vacanza di riposo

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Soul non riusciva a capire dove fosse finito. L'ultimo ricordo, che aveva in mente, risaliva a quando lui cercò di fuggire dal tizio mascherato dalle mani infuocate. Dopo ciò, c'era soltanto il buio.

« Sono morto? »

Domandò il povero ragazzo al vecchio che gli sedeva affianco, ma lui non gli rispose e rimase immobile e muto.

« Dove sono? »

Ma, nuovamente, non ebbe alcuna risposta.

« Capisci la mia lingua? »

Soul mimò con le mani la propria bocca, sperando che il vecchio dalla tonaca capisse cosa stesse dicendo. Ma non ebbe nemmeno quella volta risposta. « Dove cavolo sono finito? E questo chi cazzo è? », pensò il giovane, alzandosi dal letto. Dopo qualche istante, Soul si accorse di un fatto sorprendente.

« Non sono ferito? »

Durante lo scontro con il tizio mascherato da bambola di Saw, Soul si era procurato parecchie ustioni e vari tagli. Il suo corpo, però, non riportava nemmeno un graffio.

« Com'è possibile? Che sia per davvero morto? »

Mentre Soul pensava a qualche spiegazione logica delle sue domande, il vecchio lasciò la stanza. Prima di uscire, però, lasciò una lettera sul suo letto. Soul, incuriosito, prese la lettera di color avorio ed incominciò a leggere ciò che c'era scritto.


« Ciao amico mio! Ti devo dare una notizia terribile.. Sei morto. La bambina, che hai incontrato nell'edificio in fiamme, era una mia protetta e ti ha ucciso per errore.. Diciamo che non è il modo migliore per far iniziare la nostra amicizia, ma non temere. Abbiamo già risolto il tuo problema e sei tornato in vita! Non c'è alcun bisogno di ringraziarmi.. Mi sorprende, però, che un solo pugno della mia figlioccia ti abbia ucciso.. Quindi, per rimediare, ti ho spedito da un mio vecchio e scorbutico amico. Lui ha una sola regola.. Nessuno può uscire dal suo monastero. È uno dei pochi monaci eremiti che sono sopravvissuti ai giorni nostri. Starai li per qualche tempo per poterti far fare una piccola "vacanza" lontano da tutto e tutti. Contento? Ti ho mandato in Tibet per poter stare il più tranquillo possibile. Appena ti sarai ripreso, dovrai chiedere al vecchio la chiave per poter uscire dal monastero. Niente di più semplice vero? Ti avverto di una cosa però.. Il vecchio è anche lui "speciale" e per poter sopravvivere alla temperatura ed all'altitudine di quel posto sarai costretto a bere ogni giorno una bevanda che lui ti porrà. L'ultima volta che sono stato in "vacanza" in quel posto, mi ha offerto una brodaglia verde i giorni pari ed una bianca i giorni dispari. Spero per te che abbia cambiato il menù. Non prendere mai brodaglia verde e bianca insieme.. Fa schifo e non sarebbe salutare. Detto questo, ti auguro buone vacanze e buon riposo. Ci vediamo presto!

Un abbraccio, Phoenix »


La lettera si concluse così, con la firma del pazzo con la collana a delfino che gli aveva regalato il vestito da eroe e con un disegno di un cuore.

« Morto? Vacanza? Tibet? »

Si domandò il povero Soul che, dopo qualche istante, capì in che situazione si trovava.

« Se riesco a tornare a casa, lo ammazzo quel bastardo! »

Urlato ciò, Soul prese i vestiti da eroe che aveva sulla sedia e, dopo essersi vestito, uscì dalla propria stanza.



Una volta fuori dalla stana, vide di fronte a se un'immensa sala grande. Tutto il monastero era composto da lastre di pietra e l'arredamento era ridotto al minimo. Al nord della sala c'era un enorme statua di Buddha, completamente composta da una tipologia di pietra, bianca come il latte. La sala era sprovvista di finestre e l'unica via di fuga era un'enorme porta di legno che si stanziava dalla parte opposta della statua. Il freddo si faceva sentire sempre di più e Soul, che portava vestiti troppo leggeri per il luogo in cui si trovava, stava quasi congelando.

« Tibet.. Come cavolo gli è venuto in mente di mandarmi in Tibet? »

Dopo qualche secondo, vide il vecchio di prima, seduto per terra, a gambe incrociate, di fronte alla porta di legno.

« La lettera dice che devo chiedere a lui la chiave di quella porta.. »

Mentre si avvicinava al vecchio, incominciava a sentirsi stanco e faceva fatica a camminare. Anche il respiro era affannoso e per poco non gli mancò il fiato. I suoi passi diventavano sempre più lenti, il suo respiro sempre più annaspante ed il suo corpo sembrava che pesasse un quintale.

« Ma quanto in alto sta questo monastero? Mi manca quasi l'aria.. »

Non appena arrivò al cospetto del vecchio, si sedette di fronte a lui, più per la fatica di doversi tenere in piedi che per altro.

« Mi scusi se la disturbo di nuovo.. Ma colui che mi ha dato questa lettera mi ha detto che le posso chiedere la chiave per uscire da questo posto. Potrei averla? Giusto il tempo per aprire la porta e lasciare questo luogo dimenticato da Dio. »

Disse fissando negli occhi il signore dalla barba bianca. Lui, però, non fiatò. Lo fissò a sua volta e gli passò due ciotole di porcellana. Una conteneva uno strano liquido verde, mentre l'altra un liquido bianco.

« No, grazie mille.. Non ho sete.. Lei capisce la mia lingua? »

Il vecchio pelato non gli rispose di nuovo, in compenso continuò a meditare, ignorando volutamente Soul.

« Ho capito! »

Perdendo la pazienza, il giovane decise di sfondare la porta di legno con il suo potere. Stava morendo dal freddo ed aveva la testa talmente pesante che non aveva voglia di perdere altro tempo a parlare con un monaco che non capiva la sua lingua. Però, non appena sorpassò il vecchio per trovarsi da solo di fronte alla porta, si sentì strattonare da dietro. All'improvviso il vecchio lo prese per i vestiti e lo scaraventò dalla parte opposta della sala, facendo cadere a terra il povero Soul.

« Ma che diavolo le prende? »

Appena posò lo sguardo in direzione del vecchio, vide che stava facendo ciondolare una collana tra le mani. La collana aveva una chiave come ciondolo. Dopo avergliela fatta vedere, se la infilò al collo e si mise in posizione di combattimento, con una mano davanti al volto e con l'altra dietro la schiena. Era evidente che non voleva farlo passare facendolo sfondare la porta.

« In genere non combattere mai con un matusalemme come te.. Ma ho tanta voglia di prendere a calci in culo Phoenix. E se ciò che me lo impedisce sei tu.. Preparati a finire con il sedere per terra! »

Soul SilverWhere stories live. Discover now