Libro 1: 15) Metamorfosi

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Era passata la mezzanotte e Karim era da solo a casa. Lui abitava in uno spazioso appartamento a Lucio Sestio con la sorella Lai, più grande di lui di due anni. La casa era conteneva una cucina, una camera da letto, un bagno, un salotto ed un atrio abbastanza lungo. Una casa decisamente grande per degli universitari. Il giovane studente della Sapienza aveva passato l'intera serata a ricercare maggiori informazioni sullo scienziato di cui parlava Martin. Nella camera, le uniche fonti di luce partivano dal monitor del computer e dalla vasca dei pesci. Franz Sanner, era questo il nome dello scienziato che scrisse l'articolo riguardante l'evoluzione del genere umano in qualcosa di superiore. Per quanto lesse Karim, le ricerche dello scienziato non erano poi così lontane dalle teorie evoluzionistiche di Charles Darwin. C'era, però, un unico fattore che tagliava le gambe alla sua teoria.

« Questa è fantascienza! »

Le ricerche parlavano delle trasformazioni effettuate dalla sua "cavia" e, sebbene qualcosa negli scritti potesse essere sensato, la maggior parte della ricerca si basava su teorie che necessitavano di una prova fisica per essere dimostrate. Senza di esse, la ricerca di Franz Sanner diventava assurda da credere, ai limiti dei racconti fantasy raccontati nei libri. Sanner fu preso per uno dei tanti ciarlatani che professavano la nascita di super uomini o di esseri perfetti. A causa dello scherno dei suoi colleghi, Sanner si tolse la vita, non potendo sopportare di essere deriso dalla comunità scientifica. Il giovane Karim non era riuscito a trovare nient'altro sul web, eccezion fatta per i fumetti o gli anime che parlavano di mutazioni degli esseri umani.

« Dannazione.. Ora che ero riuscito a trovare qualcosa di interessante.. »

Urlò d'istinto, sbattendo il pugno contro il tavolo. Tutto ciò che aveva era la consapevolezza che il suo corpo era in grado di sopravvivere a qualsiasi evento naturale o a qualsiasi avversità. Aveva un ottimo "istinto di sopravvivenza", detto in termini semplici. Era così tanto preso da quella ricerca che aveva completamente ignorato i messaggi e le chiamate che gli erano arrivate fino a quel momento. Quando sentì il suo cellulare vibrare per l'ennesima volta, pensò ad un altro messaggio di Nella. Quella sera gliene aveva già inviati tre. Si stupì quando vide che la chiamata era da parte di Martin.

« Ciao Martin, dimmi tutto! »

« Non puoi immaginare cos'è successo! Abbiamo appena incontrato il tuo salvatore! »

Karim, preoccupato, si fece più serio. Se avevano incrociato quell'individuo, vuol dire che c'era stata una situazione di pericolo.

« Cos'è successo? State tutti bene? »

Martin tranquillizzò l'amico spiegando per filo e per segno l'accaduto, descrivendo il combattimento tra l'individuo con la felpa marrone ed il suo avversario armato con arco e frecce.

« Noi stiamo tutti bene.. Ma, a quanto pare, anche questo angelo ha dei nemici.. E, per come era ridotto quel poveraccio, credo che non se l'aspettava nemmeno lui di avere degli avversari che potessero tenergli testa.. »

Queste parole scaturirono un'ulteriore preoccupazione nel giovane.

« E se qualcuno lo stava attaccando proprio perché è "speciale"? Anche il tizio mascherato alla festa era come noi.. Potrebbe avere degli amici come lui che hanno voluto vendicare il loro compagno. »

Esclamò in preda al panico.

« In tal caso anche tu dovresti essere stato attaccato dai suoi complici dato che sei come loro e che non hai voluto collaborare con il tizio mascherato da bambolotto, ma non è successo nulla di ciò che dici. »

Spiegò Martin, cercando di calmare l'amico agitato.

« Si, ma io non mi metto in mostra come l'incappucciato.. Lui appare sui giornali e si trova quasi sempre nelle stesse zone. Non è difficile da rintracciare.. Io si! »

Il ragionamento di Karim filava, era salvo perché nessuno lo conosceva, ma per quanto tempo ancora potrà essere invisibile agli occhi della gente?

« Tutti questi ragionamenti mi fanno venire il mal di testa.. Ne riparliamo meglio domani.. Quando andiamo a comprare i biglietti per la partita. Buonanotte Karim! »

« Notte.. »

Dopo aver spento il cellulare, Karim si accasciò sul letto, fissando il soffitto e pensando a ciò che gli stava accadendo. Ora sapeva che era "speciale", gli unici interrogativi rimasti erano "come funzionano questi poteri?" e "come li aveva avuti?". Dopo qualche minuto che fissava il vuoto, si accorse del flebile raggio di luce prodotto dalla lampadina dentro la vasca dei pesci della sua camera. Quella vasca era vuota almeno da una settimana, il suo ultimo pesce rosso era morto durante la sua assenza da casa per le vacanze estive e non aveva ancora comprato nessun altro pesce.

<< Mi devo decidere ad andare a prendere un nuovo inquilino per questa casa.. >>

Qualche secondo dopo, Karim ebbe in mente un esperimento interessante da fare. Prese la pesante vasca dei pesci e la portò in bagno per poterla riempire. Non appena entrò in bagno, sentì un brivido penetrargli l'anima per il freddo, qualcuno aveva lasciato la finestra aperta, facendo entrare spifferi a tutta forza.

« Che tu sia dannata Lai! Quando imparerai a chiudere la finestra del bagno? »

La vasca era lunga circa settanta centimetri e larga quaranta, quindi ci volle un po' per portarla in bagno e per riempirla totalmente. Non appena ebbe finito di riempirla, incominciò il suo esperimento.

« Tentar non nuoce.. »

Detto questo, fece un grande respiro ed infilò la sua testa dentro la vasca piena d'acqua. Qualche istante dopo, Karim sentì lentamente la sua bocca sgonfiarsi, come se l'aria stesse uscendo da qualche parte, ma non dalla sua bocca. Ad un certo punto, Karim si toccò la faccia e sentì delle escrescenze che gli bucavano i lati del collo, che gli permettevano di respirare sott'acqua. « Branchie? », pensò estasiato e divertito non appena si accorse che anche la mano, che aveva immerso nell'acqua per toccarsi il collo, era diventata palmata. Karim non sapeva come trattenere l'entusiasmo ed incominciò a ridere con la testa ancora sommersa nell'acqua. Finché, dopo un paio di secondi, qualcuno gli toccò la spalla.

« Divertente vero? Se ora hai finito di giocare, gradirei parlarti. »

Soul SilverWhere stories live. Discover now