Libro 1: 13) Esplosione in piazza

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Erano appena finite le prove del coro nella cappella di Don Bosco. Martin, Donato, Francesco, Serena, Nella, Lisa e Gerardo si erano distaccati dagli altri componenti del coro per poter uscire tra di loro e per poter andare a mangiare una piadina in zona Numidio Quadrato. Con loro si era unito un altro componente del coro, Emanuel Sili. Emanuel era un ragazzo molto intelligente, studiava psicologia alla Sapienza ed era in ottimi rapporti con tutti i membri del gruppo. Aveva capelli corti castani ed occhi chiari, coperti però da spessi occhiali. In genere uscivano la sera sempre gli stessi elementi, mentre gli altri tornavano alle proprie dimore. Ma, dato che il loro gruppo era composto da una ventina di persone, capitavano le volte in cui erano in quindici ad uscire. Quella sera, però, molti vollero tornare a casa, in vista di eventuali esami o eventuali esoneri all'università.

« Strano che Giovanni e Iara non siano usciti.. Oggi mi avevano detto che avevano voglia di mangiare fuori. »

Esclamò Francesco perplesso mentre camminavano per la strada.

« Iara ha un esame tra tre giorni e Giovanni voleva tenerle compagnia durante la notte. »

Disse Nella sbuffando e guardando in cielo.

« Sapete perché Karim non è voluto uscire? »

Nella era da un anno che aveva una cotta per il giovane studente della Sapienza, ma solo in tre ne erano a conoscenza: Lisa, Emanuel e Serena. L'aveva visto molto confuso e con la testa fra le nuvole alle prove e temeva che gli fosse successo qualcosa.

« Aveva mal di testa.. È tornato a casa per riposare. »

Nella, dopo aver sentito la frase di Martin, mandò un messaggio a Karim chiedendogli come stava. Ogni scusa era buona per potersi mettere in contatto con lui. Mentre lei scriveva il messaggio, Lisa e Serena ridevano tra di loro. Emanuel, sapendo il motivo della loro risata non potè non riprenderle a bassa voce.

« Non vorrei che il mal di testa sia causato da tutto ciò che gli è successo la settimana scorsa.. »

La frase di Donato non era molto dissimile dalla verità. Karim era tornato a casa per poter riflettere maggiormente su ciò che gli stava accadendo e per fare maggiori ricerche sulla teoria dell'evoluzione umana.

« Non credo.. Non pensa nemmeno più a quello che è successo ad Halloween. »

Martin mentì per poter coprire l'amico. Non gli piaceva dire falsità, ma in questo caso erano necessarie.

« Karim è forte.. Non si farà tanti problemi per un fatto del genere, dato che ormai lui è guarito e tutti sono stati messi in salvo. »

Anche quello che diceva Gerardo era vero. Il giovane Karim non si era mai tirato indietro per una sfida e non si era mai demoralizzato per un fallimento. Aveva una tempra mentale molto resistente. Dopo qualche minuto, durante la passeggiata, Lisa cambiò discorso dal nulla, per poter spezzare il silenzio che si era creato.

« Comunque avete visto! Sono riuscita a far entrare un nuovo ragazzo all'interno del coro! »

Lisa, ovviamente, stava parlando di Dustan che, con grande sorpresa da parte di tutti, si era presentato all'incontro di quella sera.

« Si è venuto.. Ma non l'ho visto molto interessato ai canti. »

Puntualizzò Nella pensando al fatto che era rimasto in silenzio per la maggior parte del tempo.

« Quello non è il tipo da appassionarsi alla chiesa o a rimanere in un gruppo come il nostro.. Non lo vedo molto preso dal partecipare al nostro cammino spirituale. »

Sottolineò Francesco un po' scettico.

« Fino a pochi minuti fa mi hai detto che ti ricordava tanto te da giovane.. »

Disse Donato spiazzando Francesco e facendo scattare una piccola risata da parte dei presenti.

« Appunto! Per questo dico che non lo vedo adatto per i nostri incontri! Ma non ho mica detto che se ne andrà.. Ho solo detto che molti dei nostri doveri non li capirà. »

In effetti anche Donato aveva notato lo stesso atteggiamento da parte del nuovo arrivato. Pareva più interessato a trovare una compagnia di amici piuttosto che la sua fede.

« Sembra un tipo simpatico.. Sono sicuro che si troverà bene. »

Esclamò Emanuel dal nulla. Nono era il tipo a cui piaceva parlare in continuazione. Preferiva di gran lunga ascoltare il pensiero degli altri e poi dare una sua opinione.

« È quel "sembra" che mi preoccupa.. Anche Tonio sembrava simpatico.. Ma guarda con chi abbiamo avuto a che fare alla fine! »

Francesco non aveva tutti i torti nemmeno su questo fattore. Mai giudicare un libro dalla copertina, ma mai fidarsi completamente di gente che non conosci.

« Tu ti lamenti di Tonio.. Io che dovrei dire di Lando? »

Sbuffò Nella pensando al ragazzo che le andava dietro da quasi un anno.

« Tu ti puoi lamentare di lui.. Io non posso perché non mi parla.. Ergo non mi lamento. »

« Oggi mancava Machi invece.. »

Dal nulla arrivò la voce di Serena a spezzare quel discorso. Tutti avevano notato l'assenza della bionda, ma nessuno si chiese il motivo dato che pareva quasi scontato.

« Non credo che Machi, al contrario di Karim, si sia ripresa da tutto quel trambusto.. »

Gerardo si riferiva all'attacco di Halloween.

« È normale.. Bisogna darle un po' di tempo per.. »

La frase di Donato fu fermata da un rumore che bloccò dal terrore tutti i presenti. Un forte scoppio aveva attirato la loro attenzione.

« Ma cos'era? »

Chiese Martin terrorizzato.

« Sembrava una bomba.. Ma non credo che fosse una di quelle stupide bombette che lanciano i giovani nei vicoli.. Questa ha fatto un botto assurdo! »

Il suono aveva assordato le orecchie di Gerardo a tal punto che pensava che gli si fosse rotto un timpano. Donato, preoccupato, puntò il suo sguardo in direzione di piazza dei Consoli, dove c'era la piadineria in cui dovevano recarsi, e vide una nube di fumo salire verso l'alto.

« C'è del fumo li.. »

« Un incendio? »

Chiese Lisa incuriosita ed impaurita allo stesso tempo. Donato si sganciò dalla presa di Lisa e fece segno a Francesco di seguirlo.

« Andiamo a vedere cosa succede! Voi rimanete qui.. Se sono degli ultras cambiamo posto ed andiamo da qualche parte. »

E, senza dire nient'altro, Donato e Francesco si diressero verso piazza dei Consoli, seguiti a ruota da Martin e da Emanuel che volevano vedere con i loro occhi cosa stava succedendo.

Soul SilverWhere stories live. Discover now