Libro 2: 08) Una nuova minaccia

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« Che cosa gli è successo? »

Domandò con calma e risolutezza il robusto individuo verso la bella ragazza dai capelli neri e ricci. Stava seduta a leggere il giornale mentre vegliava sul suo povero fratello, in coma in una stanza d'ospedale del Policlinico Tor Vergata. Il suo sguardo era insicuro e temeva di dire la verità a chi gli aveva posto la domanda. Proprio per questo scelse il silenzio.

« Robyn! Parla! Che cosa è successo a Berto? »

Urlò facendo facendosi sentire per tutto il reparto. Quest'uomo era molto grasso, con tanto di doppio mento. Aveva i capelli neri a cresta ed una folta barba che gli copriva il viso. Incuteva timore nella giovane ragazza e ciò lo si poteva notare dallo sguardo di quest'ultima.

« Ha giocato troppo col fuoco e si è scottato.. Ti ricordi del vigilante che lo ha umiliato la sera di Halloween? »

La bella riccia si riferiva a quando il fratello aveva rischiato la cattura durante la rapina alla festa del 31 Ottobre e quando fu fermato per la prima volta da un "eroe" dotato di poteri come loro.

« Quindi è stato lui a ridurlo così? »

Chiese ritornando alla sua voce pacata e seria. Suo fratello Berto aveva ricevuto numerose ferite in tutta la sua vita, ma non si era mai avvicinato così tanto la morte. I farmaci lo tenevano in coma per non fargli sentire alcun dolore, ma aveva la cassa toracica distrutta e lesioni agli organi interni. Chiunque l'avesse ridotto così, non ha avuto avuto alcuna pietà per lui.

« Pensiamo di si.. Berto stava cercando da tempo quel vigilante perché voleva vendicarsi per il colpo di Halloween.. Ha mandato anche me inperlustrazione del nemico una volta. Ma ho fallito nel tentativo di ucciderlo. È molto forte. »

L'uomo, che superava quasi i duecento chili tra muscoli e grasso, non esitò a dare uno schiaffo a Robyn in pieno volto.

« Questo è perché agite senza il mio permesso! Riesci ad immaginare come mi sentirei se sapessi che un membro della mia famiglia muore per certe cavolate? »

La ragazza rimase in silenzio, non riusciva a parlare per la paura dell'ira del fratello e non voleva guardarlo direttamente negli occhi. Proprio per questo rimase con il capo chino in segno di vergogna.

« Mi dispiace.. Anzi.. Ci dispiace. Sono sicura che anche Berto si sia pentito per le sue scelte. »

Disse per scusarsi e per ricevere il perdono del fratello.

« Da ora in poi, siete tutti sotto il mio diretto comando. Tu e gli uomini di Berto mi dovete trovare il bastardo che ha ridotto nostro fratello in queste condizioni. Ma non dovete torcergli nemmeno un capello e, appena lo trovate, mi dovete chiamare all'istante. »

Le richieste dell'uomo non erano semplici da accontentare, tutta la banda di Berto avrebbe dato la sua stessa vita anche solo per dare un pugno al bastardo che aveva ridotto ad un vegetale il loro capo.

« Vuoi finirlo tu? »

Domandò Robyn perplessa a come poter coordinare tutta la manica di idioti che Berto aveva sotto il suo comando.

« No.. Voglio solo parlargli. Preferisco avvertire la preda che èiniziata la caccia, per poi sparargli in pieno volto quando meno se l'aspetta. »

Era fatto così il fratello maggiore di Berto e Robyn. Un uomo astuto e dalle spalle larghe, ma con una tradizione mafiosa degna di tutto rispetto. Non era il solito cattivo dei fumetti che voleva vendetta e morte per ogni minimo capriccio. Sulla sua pelle aveva passato tante guerre tra bande e tanti problemi con la Camorra e con la mafia pugliese, ma era sempre riuscito a sopravvivere grazie al suo genio ed alle sue innate capacità. Dall'aspetto non si direbbe pericoloso,ma tutti conoscevano i poteri dell'uomo che chiamavano capo.

« Ti serve il mio aiuto in quest'operazione? »

Chiese la ragazza mentre incominciava ad inviare messaggi in codice agli uomini di Berto tramite il cellulare. L'operazione era partita sin da quel momento ed era iniziata la caccia all'uomo.

« Non ora.. Al mio secondo incontro con questo vigilante, mi coprirai le spalle e cercherai di proteggermi con la tua esperienza e con le tue abilità. Ma da lontano.. Non potrei mai perdonarmi se, a causa mia o di Berto, la nostra sorellina rischiasse la vita. Non potrei più pregare sopra la tomba di nostra madre se ti accadesse qualcosa.»

Il fratello di Robyn era anche questo. Un uomo dedito alla famiglia e che credeva molto nell'unione fraterna. Era severo, ma giusto con i suoi fratelli. Li aveva cresciuti fin dalla morte di loro madre e fin da quando scapparono da Mosca all'età di sedici anni. Era riuscito a crearsi un impero finanziario da solo ed aveva mantenuto i propri cari con affetto e rigore morale. Berto era il più frenetico tra i fratelli, colui che agiva senza pensare alle conseguenze. Robyn, invece, era sempre cresciuta all'ombra degli altri e non aveva un carattere sicuro e determinato. Appariva forte all'esterno, ma bastava poco per poter distruggere i suoi castelli di carta mentali. Non era stato per nulla facile scappare da uno stato che li riteneva dei mostri e ricominciare una nuova vita in Italia. Senza un'identità e senza soldi. Basandosi solo sull'amore che provavano l'uno per l'altro. Un amore che il fratello più grande, Michael, non avrebbe mai scordato e non avrebbe mai scambiato per nessun altro bene materiale.

« Come vuoi tu, Michael. »

Soul Silverحيث تعيش القصص. اكتشف الآن