CAPITOLO 18

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Il tragitto verso la vecchia villa comunale di Bluebay fu carico di tensione: Blake si limitava a guidare, con un duro cipiglio in volto e le labbra serrate; era stato in silenzio per tutto il tempo, salvo che per riferirci cosa gli aveva detto Oliver.

A quanto pare, avevano rapito Sandy, la sorella di Sven, e avevano indicato come punto di riunione proprio la vecchia villa abbandonata di Bluebay. Oliver e gli altri si stavano recando lì proprio quando avevano telefonato, quindi tra poco ci saremmo trovate anche noi nel bel mezzo di una <<riunione>>.

Tutti sapevano che in realtà ci sarebbe stato uno scontro, che le parole avrebbero ben presto lasciato spazio alle azioni, ma non potevo fare nulla per impedirlo, Kora aveva già scelto per entrambe. Lei si era schierata con Blake e io non potevo lasciarla da sola, non potevo abbandonarla dopo tutto quello che avevamo condiviso insieme.

Scendemmo dall'auto parcheggiata proprio di fronte al cancello arrugginito della villa. Quella sera faceva particolarmente freddo, non c'era nessuno che passeggiava e la strada era completamente desolata. Il cancello, che si stagliava di fronte a me, a mala pena si reggeva in piedi e la scritta <<GARDENS>> ciondolava producendo un fastidiosissimo rumore. Stranamente, a parte quello, non si sentiva alcun rumore; tutto taceva, la natura, gli alberi e persino i grilli erano in totale silenzio, come in attesa di qualcosa.

Mi voltai per capire cosa fare e vidi Kora in punta di piedi che si stringeva a Blake mentre si scambiavano un bacio. Per la prima volta vidi mia cugina con il viso rosso; non era certo il suo primo bacio quello, ma l'emozione che stava provando in quel momento forse non l'aveva mai provata.

Sorrisi davanti a quella scena, forse Blake era davvero la persona giusta per lei. Un soffio di vento freddo mi costrinse a stringermi nel mio giubbotto, Blake e Kora invece non avevano sentito nulla, stranamente sembrava che potessi sentire solo io quel gelo, il freddo pareva venir fuori proprio dal mio petto.

I due si staccarono e si diressero verso l'entrata mano nella mano; vidi Kora lanciarmi uno sguardo, un sorriso colorò il suo volto e mi invitò a seguirli.

Passammo da un buco nella recinzione e ci inoltrammo all'interno di quel parco. <<I Giardini di Bluebay>> erano dismessi da tanti anni, in breve tempo erano passati dall'essere il luogo di ritrovo per le famiglie, a un luogo desolato, totalmente abbondonato e che i ragazzini utilizzavano per provare il loro coraggio.

Stavamo seguendo il sentiero principale e pareva non esserci nessuno; i soli rumori che si udivano erano il frusciare degli alberi, che colpiti dal vento producevano un suono che faceva rabbrividire, e lo scrosciare dell'acqua che fuoriusciva da una piccola fontanella, ormai ricoperta di ruggine.

"Sicuro che fosse qui il punto di incontro? Non sembra esserci nessuno..." sussurrò Kora, come se non volesse interrompere il silenzio della notte.

"Le streghe avranno innalzato la Barriera del suono...", notando le nostre facce perplesse si affrettò a continuare, "creano una barriera intorno a noi che impedisce ai suoni di propagarsi così da non essere sentiti da nessuno."

Arrivammo al centro del parco, dove c'era la fontana, e sulla destra vedemmo i ragazzi disposti a raggiera che discutevano animatamente e, esattamente come aveva detto Blake, non sentivamo nulla, sembrava di star guardando un film con il volume disattivato.

Blake tenendo ben salda la mano di Kora corse verso la barriera e l'attraversò senza problemi. Mi guardai intorno, feci un bel respiro e catturai dentro di me tutti quei suoni della notte, che mi trasmettevano tranquillità, e attraversai anche io la barriera.

Rimasi piacevolmente stupita dal fatto che nonostante fosse impossibile sentire ciò che dicevano dall'esterno, all'interno si sentivano benissimo i rumori provenienti da fuori. Grazie a questa scoperta, il mio cuore smise di correre all'impazzata e ritrovai quella calma glaciale che mi sarebbe sicuramente servita.

Siamo ACQUA e FUOCOWhere stories live. Discover now