CAPITOLO 2

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Quando tornai al pub, Kora era già arrivata e si era accomodata su uno sgabello intenta a raccontare, sotto gli occhi attenti dei ragazzi e di Garreth, quello che era successo la sera dell'ultimo dell'anno.

Se c'era una cosa che non sopportavo di Kora era proprio quella sua smania continua di raccontare tutto a tutti. Magari quel bagliore non significava nulla, ma volevo tenerlo per noi ancora per un po', almeno fino a quando quella fastidiosa vocina dentro di me non avesse smesso di ritenerlo qualcosa di importante.

"Riley, davvero avete visto solo voi quel bagliore?" Dopo la domanda di Isabel tutti gli occhi erano puntati su di me, specialmente quelli di Garreth che sembravano stranamente curiosi.

Poggiai la busta di carta contenente le piadine sul bancone e mi avvicinai a loro: "Forse gli altri erano troppo ubriachi per accorgersene..." Cercai di minimizzare la cosa, sperando di distogliere la loro attenzione da qualsiasi cosa fosse successo quella notte.

"Si, credo che Riley abbia ragione... non c'è altra spiegazione..." Forse le parole di Francis avrebbero frenato la curiosità degli altri.

Sentivo gli occhi azzurri di Garreth scrutarmi, come se sapesse che avevo mentito, come se volesse a tutti costi scoprire qualcosa in più su quel racconto che, a quanto pare, lo aveva incuriosito.

"Tutto bene, Garreth? " Tentai di non lasciar trasparire dalla voce le mie perplessità, "sembri molto <colpito> da questa cosa..."

Per un attimo, per un solo secondo, vidi comparire sul suo volto uno strano ghigno, che mi diede i brividi. Scomparve però tanto velocemente da farmi dubitare persino di averlo visto sul serio.

"Un mio amico dal distretto di polizia qui vicino, mi ha parlato di uno strano caso..." Iniziò.

Bastarono quelle parole per catturare la mia attenzione e dimenticare quello che fino a qualche secondo prima stavo sospettando.

"Su dai, non tenerci sulle spine, racconta!" Lo esortò Kora mentre addentava un pezzo della sua piadina al tonno.

Io e Kora amavamo queste cose: avevamo visto tutte le serie crime, thriller e poliziesche che avessero mai trasmesso e Garreth ogni volta che sapeva qualcosa, ci raccontava i casi più assurdi e complicati che i detective del dipartimento si lasciavano sfuggire.

"Pare che, dalla notte dell'ultimo dell'anno, siano state depredate molte tombe dal cimitero cittadino. Molte sono state le denunce dei parenti, ma la polizia è ancora in alto mare, non riescono a trovare nulla che gli riconduca ai saccheggiatori."

Io e Kora ci guardammo attonite: quelle tombe erano state aperte dalla notte dell'ultimo dell'anno, lo stesso giorno del famoso bagliore che ci aveva tenute sveglie le notti successive.

Il mio istinto urlava a gran voce che non poteva essere una coincidenza, ma la mia mente, insisteva nel dire che due soli eventi bizzarri non potevano provare niente.

"Dai Gar, perché mai qualcuno dovrebbe razziare delle tombe? Non siamo in Egitto, in queste tombe ci sono solo resti umani." Dissi, evitando lo sguardo di Kora.

"Beh, secondo quei poliziotti, sono stati proprio i resti a essere rubati."

"Cosa ci guadagnano questi ladri dal rubare dei cadaveri?"

"Non ne ho idea, ma sembra che ci sia un testimone oculare, che ha visto due tizi buttare un enorme sacco in un furgone bianco e andare via a tutta velocità proprio dal cimitero cittadino. Inoltre ha raccontato qualcosa di veramente strano..." Catturò così la nostra attenzione. "A detta sua, questi due tizi avevano gli occhi che brillavano come luci nella notte!" Un brivido mi attraversò la schiena, il mondo parve fermarsi per un secondo e lo stesso fece il mio respiro.

Siamo ACQUA e FUOCOWhere stories live. Discover now