Capitolo 34 - Hit me, baby, one more time! -

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Qualcosa mi trafigge il cuore e in questo momento non riesco a comprendere come è possibile che io sia sveglia e bella coscienziosa delle mie azioni e del mio corpo. Mi metto in ginocchio con molta fatica, con ancora il cuore trafitto e il mio corpo che chiede pietà. Non riesco a vedere niente, tranne per l'uomo che quando metto una mano sul paletto intento a toglierlo, con la sua mano mi blocca e cerca di trafiggermi ancora di più. Non so chi sia l'uomo, ma è troppo potente per essere un semplice vampiro, o molto probabilmente sono io troppo debole al momento.
Tu sei debole sempre.
Ma sta zitta brutta stronza! Non è il momento.
Sto per alzarmi ma l'uomo mi sovrasta. Cado di nuovo in ginocchio. Di sfuggita, guardo l'orologio sul mio polso che segna le 4:45. La forza l'ho sempre trovata dentro di me, da sola, senza che nessuno mi aiutasse. Senza l'amore delle persone che mi circondano, molto probabilmente non ci sarei riuscita, ma la volontà, la voglia di farcela e di vivere questa vita puttana, l'ho sempre avuta dentro di me. Adesso le persone che amo sono aumentate, le persone da proteggere sono aumentate, ma non mi arrenderò mai per loro. Ruggisco, come non ho mai fatto prima. Alzo gli occhi e lo guardo. L'uomo sembra sorpreso, come tutte le volte che qualcuno scopre la mia natura. Prendo la sua mano sul paletto e la stringo. Metto un piede dopo l'altro e come una maniglia per aprire una porta, giro la mano verso sinistra fino al suo limite. L'uomo si lamenta del dolore e indietreggia.
<<Alexandra!>> sento Klaus urlare. Con uno strappo netto, levo il paletto. Vedo tutto sfocato. Strofino gli occhi e mi giro verso la voce. Sono tutti lì davanti, incatenati.
Una testa bionda si trova davanti a loro, la strega!
Corro verso di loro ma qualcuno mi blocca. Finn.
<<Dove vai nipotina car->> non lo faccio finire di parlare che lo prendo per la gola e lo faccio volare verso l'altro uomo. Il mio intento riesce e tutti e due si scontrano, cadendo a terra. Corro verso la strega e attacco. Metto tutto il peso sulla mano sinistra che appoggio sull'altare di pietra. Come un frisbee, mi do la spinta e faccio partire la gamba destra. La strega vola per metri e metri, ritrovandosi in una tomba, morta. Il suo battito non c'è più.
<<Meno uno>>
Mio padre e i miei zii sono dietro l'altare, invece io davanti, a proteggerli.
<<Posso sapere con chi ho il piacere di combattere?>> chiedo, guardando l'uomo che mi impediva di togliere il paletto.
<<Mikael Mikaelson, cacciatore di vampiri>> subito realizzo e metabolizzo.
<<Oh cazzo! Nonno!>>
Mi guarda stranito.
<<Andiamo, lo so che sono la tua nipote preferita>> dico sorridendo.
<<Sei la figlia di Niklaus non è vero?>>
Sorrido senza rispondere.
<<Vedo lo stesso mostro che vedo nei suoi occhi>>
<<Il grande lupo cattivo, così lo chiamate?>> dico avanzando, scendendo gli scalini.
<<Sei proprio una bastarda come lui>> si intromette Finn nella conversazione.
<<Lo prendo come un complimento>>
<<Fagli il culo ragazza!>> sento urlare da Rebekah.
<<Cosa puoi mai farmi una ragazzina come te?>> chiede Mikael.
Mi giro verso Klaus ridendo di gusto.
Ride anche lui.
<<Glielo dite voi o glielo dico io?>>
<<Mostraglielo>> sussurra Klaus.
Mi giro verso Mikael e Finn mostrando i miei occhi da ibrido. Stanno correndo verso di me quando do un pugno a terra, urlando. Una forza magica li butta per aria. La scena sembra andare a rallentatore. Loro che volano metri e metri di altezza, le loro urla, la magia che esplode dentro di me. Atterrano non nella mia visuale ed ho un brutto presentimento che non sia finita qui.
Marcel compare improvvisamente al mio fianco massaggiandosi il collo.
<<Non sei morta!>> dice sorpreso.
<<Ovvio che no testa di cazzo, sono un triibrido>>
<<Hai ucciso tutti?>> chiede e subito dopo ricompaiono Mikael e Finn davanti a noi.
<<No>>
<<Non sarai mai amata da loro, sono mostri senza cuore!>> urla Mikael, parlando con me.
<<Oh ma sta zitto! Sembri la mia coscienza>>
<<Io prendo Mikael>> sussurro a Marcel.
<<Non mi lasci molta scelta>> risponde.
<<Sei pronto?>> chiedo. Le vene sul suo collo iniziano a diventare nere. I suoi occhi rossi fanno quasi timore. I suoi canini sembrano più affilati dei miei. Sento altri due battiti.
<<Vorrei prima fare una mia performance>> blocco Marcel con il braccio.
Mi metto un po' più avanti e inizio a cantare, con tanto di mosse di ballo, giusto quello che so fare.
<<My loneliness is killing me! And I!>>
Tutti sono senza parole, io e il canto siamo su due rette parallele, ma amo alla follia Britney Spears.
<<I must confess, I still believe! Still believe!>>
Sento dei passi in lontananza dietro di noi, sono saliti sulle tombe e stanno correndo da una all'altra.
<<When I'm not with you I, lose my mind, give me a sign!>>
Ci sono, li sento!
<<Hit me, baby, one more time!>>
Alzo il braccio con il pugno e Finn viene colpito da un paletto proprio al cuore. Faccio un inchino verso Mikael.
<<Grazie per l'ascolto>>
<<Grazie ad Alan e Anthony volevi dire forse!>> sento la voce di Anthony squillante. Mi giro e li vedo. Alan ha la balestra. Sbaglia a tirare solo se vuole. Gli sorrido.
<<Che cazzo é successo?>> chiede Marcel allibito.
<<Tecnica della distrazione, te la spiego in un altro momento>>
<<Basta parlare>> dice Mikael, mostrando la sua faccia da vampiro, ancora stupito dalla morte di suo figlio e dalla situazione.
<<Sono d'accordo>> dico e, insieme a Marcel, inizio a correre verso di lui.

Alexandra Mikaelson - the eldest childWhere stories live. Discover now