Capitolo 45 - Non per mia colpa -

294 10 2
                                    

KLAUS POV

Corro verso il suo corpo seguito da tutti. Amplifico l'udito per ascoltare il suo battito. Non c'è.
<<Alexandra!>> la prendo tra le braccia.
<<Che cosa è stato?!>> sento urlare Alan verso gli altri.
<<Un campo magnetico>> risponde Freya.
<<Non respira, non sta respirando>>
Inizio a farle il massaggio cardiaco.
<<Alexandra!>>
<<Non farmi questo, non puoi farmi questo!>>
Non può essere
<<Torna da me>> appoggio la fronte sulla sua.

ALEXANDRA POV
<<Apri gli occhi!>> sento una voce terrificante, che mi fa alzare di scatto dal terreno. Mi alzo e vedo che non c'è nessuno intorno a me, l'aria è fitta, tetra. Mi fa dubitare di essere nel mondo reale.
<<Vincerai>>
Mi giro verso la voce di scatto e la vedo. Me stessa, più a pezzi che mai.
Vestita semplice con un monocolore, gli occhi tutti neri non mi impauriscono, le vene marcate sul collo sembrano dolorose.
<<Sei tu la voce nella mia testa non è vero?>> chiedo
Lei applaude in modo teatrale un paio di volte e ride.
<<Brava, ci sei arrivata>>
<<Cosa vuoi da me?>>
Intanto lei gironzola intorno a me, come se stesse cacciando la sua prossima preda.
<<Aiutarti a vivere cara Alexandra>>
<<Non mi fido di te>>
<<Devi fidarti solo per il semplice fatto che siamo la stessa cosa, io sono una parte di te>>
<<La parte piena di merda>> aggiungo.
<<Però ci sono>>
<<Ti fermi un secondo?! Mi stai facendo girare le palle degli occhi>>
Lei alza gli occhi al cielo e si ferma.
<<Sei esasperate>>
<<Io?! Chi è che rompe continuamente i coglioni per venire fuori?>>
<<Vincerai>>
<<Hai ragione, io vincerò questa guerra>>
<<Solo grazie a me>>
Adesso sono io quella che ridacchia.
<<Non credo>>
Lei si avvicina di più a me.
<<È troppo forte, e tu non sei abbastanza per proteggerli>> dice, riferendosi alla mia famiglia.
<<L'ho fatto fino ad oggi egregiamente>> dico sarcastica con un fondo di verità.
<<Non c'eri quando Hope ha ucciso la sua prima vittima, non c'eri quando i Mikaelson affrontavano nemici come se si mettessero in fila>>
<<Non c'eri!>> urla
<<Non per mia colpa>>
<<È tutta tua la colpa>> dice mentre mi punta il dito verso il petto.
<<Solo il fatto di essere nata, è colpa tua>>
<<Perché non stai un po' zitta?>>
<<Tu non li meriti, sai solo combattere, sai fare solo questo!>>
<<Stai zitta!>> urlo, la spingo lontano da me ma non cade.
<<Che c'è? Ti fa male la verità?>>
<<La vuoi sapere la verità?>>
<<Illuminami>>
<<Io ho avuto una vita di merda, dal primo giorno che sono nata, non c'è stato un giorno in cui io non mi sentivo una merda vivente! Manco uno! E dopo tutto quello che è successo, io sono sempre la stessa! Non è cambiato niente! Il dolore mi ha ucciso, io sono morta dentro! E sono ancora in piedi!>> si è avvicinata ancora di più, la spintono lontano da me e neanche stavolta cade.
<<Tu sei la parte peggiore di me, ma non vincerai mai. Mi hai capito? Tu non vincerai mai su di me. Perché io sono la figlia che mia madre avrebbe voluto, non tu>>
<<Ti credi coraggiosa? Si?>> mi prende un braccio di scatto e io inizio a sentirmi strana.
<<Guardami!>> le gambe stanno per cedere. Lei mi mette una mano sul viso.
<<Se mi vedi un motivo ci deve essere>> io realizzo quello che sta per succedere e qualche lacrima mi scende.
<<Quindi non mentire a te stessa>>
Le mie palpebre tendono a chiudersi, le sento pesanti.
<<Quindi di quelle parole>>
Arrenditi, dice quella voce nella mia testa, questa volta, è la mia voce, ne sono certa.
Tanto che male può accedere, se mi arrendo, solo una volta, solo una.
<<Prendi il controllo>>

KLAUS POV
Sono abbracciato ad Elijah, mentre gli altri discutono sul da farsi, siamo ancora in campo aperto. Il corpo di Alexandra è ancora dove è rimasto.
<<Lei è morta>> sussurro a Elijah.
<<Conosci Alexandra, potrebbe andarsene in questo modo?>> ci stacchiamo e lo guardo.
<<Non respira!>> dico.
<<Lo so>> ha gli occhi lucidi.
Alan appena ha visto il suo corpo è scappato nel bosco, Anthony l'ha seguito. Il mio telefono squilla, lo prendo e vedo la foto di Hope comparire. Mi asciugo il viso velocemente e faccio un profondo respiro.
<<Ehi piccola lupacchiotta>>
<<Papà! Abbiamo bisogno di aiuto!>> c'è frastuono, grida sovrastano la chiamata e a stento, grazie all'udito amplificato, sento la voce di Hope.
<<Hope che succede?>>
<<Una donna con un braccio di ferro!>>
Subito realizzo chi è, Alexandra l'ha chiamata Charlotte.
<<Non morire Hope!>>
<<Mai>>
Il rumore come se una bomba esplodesse, regna sovrana nel campo aperto. Non esplode niente, proveniva da Alexandra. Mi avvicino correndo. I miei fratelli sono distanti dal suo corpo, li raggiungo e guardo nella direzione di Alexandra.
<<Alexandra!>> urla Elijah affianco a me.
È in piedi girata di spalle.
È viva!
Sorrido, ma il mio sorriso svanisce.
Richiamata da Elijah, gira il volto verso di noi. I suoi occhi sono completamente neri, si intravedono delle vene nere sul collo che arrivano fino alle guance.

Alexandra Mikaelson - the eldest childWhere stories live. Discover now