Capitolo 19 - A prova di bomba -

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<<Va bene>>
Sollevata, gli sorrisi ancora una volta e mi accorsi ancora una volta di sorridere troppo in questo periodo, Hope mi sta guardando stranita...forse ho un'espressione pensierosa. Lascio perdere quel pensiero stupido.
<<Che facciamo adesso?>> chiede Klaus, rivolgendosi a tutti.
<<Prendiamoci un giorno di pausa e nel mentre>> guardo Hope.
<<Tu andrai a Mystic Falls>>
<<Non da sola>> continua Hayley.
Annuisco, potrebbe succedere di tutto durante il viaggio.
<<La scuola di cui mi hai parlato>>
<<Mh?>>
<<È sicura?>>
<<A prova di bomba>> dice introducendosi una voce femminile.
Una donna, con un capello biondo lucente, con un tacco molto fine - dedotto dal suono del passo - scende le scale e si ritrova dietro di me. Mi giro e la squadro con l'intenzione di sembrare curiosa, non cattiva.
Dal capello, raccontatomi da Hope, capisco che davanti a me c'è proprio la signorina Caroline Mikaelson, moglie di Klaus Mikaelson.
Chi è che ha conquistato il temibile cuore di Klaus Mikaelson?
Sono un po' diffidente, Caroline mi sorride e si presenta.
<<Sono Caroline>> porge la mano e senza esitazione glie la stringo.
<<Alexandra>> le mani dopo una stretta, si sciolgono. Sento gli occhi di Klaus addosso a noi.
<<Dal momento che hai visto la mia intera vita per filo e per segno mi sembra il minimo una presentazione>> dico per smorzare la tensione. Mi pare di non aver usato un tono saccente...perché non riesco mai a controllarmi?
Lei ride di gusto. A quanto pare ho fatto una battuta simpatica e subito capisco che non è una persona permalosa. Non permalosa annotato nella lista delle caratteristiche delle persone che conosco.
<<Direi di si>>
<<Allora>> dice Rebekah battendo le mani per avere attenzione.
<<Pranziamo?>>
Inizialmente pensavo che me lo stesse chiedendo a me, poi tutti iniziano ad andare verso la sala da pranzo.
Sono inclusa.
Ci sediamo e io mi ritrovo a capotavola, proprio come Klaus, di fronte a me.
Oh cazzo!
Sta calma.
Non guardarlo!
Anzi sì!
No! No! Non farlo!
Svuoto la mente e zittisco me stessa. Devo rimanere calma ed essere me stessa. Alcune donne, vestite con vestiti di cucina, serve contemporaneamente ad ognuno di noi un piatto.
Quanta eleganza.
Mi si presenta davanti un piatto di pasta molto semplice. Gli spaghetti al sugo.
<<Buon pranzo, signori Mikaelson>>
<<Grazie signora Lucy>> dice Rebekah. La guardo e subito capisce i miei dubbi.
Hanno una serva?
<<Soggiogata>>
Ah!
Tutti iniziano a mangiare silenziosi.
<<Puoi passarmi il formaggio?>> chiede Freya, seduta alla mia destra, in mezzo a Kol e Rebekah. Si sta rivolgendo a Hayley. Questo piatto è decisamente...squisito! Cavolo! Non mangiavo così bene da una vita! Alzo lo sguardo dal piatto e li guardo ad un ad uno. Mi guardano straniti e incuriositi.
<<Che c'è?>> chiedo con la bocca piena di spaghetti. Mi stavo ingozzando!
<<Hai davvero queste brutte maniere a tavola?>> chiede Kol mentre ingoio il boccone.
<<Andiamo Kol dammi tregua! Non mangio da cinque giorni>>
Poi Kol inizia a ridere. Noto senza cattiveria.
<<Che c'è adesso?>>
<<Hai la bocca sporca di sugo>> dice tra le risate.
Io prendo il fazzoletto e lo passo sulla bocca mentre Freya da una leggera gomitata a Kol e gli dice di stare zitto.
Guardo il tovagliolo e vedo tanto sugo. Inizio a ridere anche io, a sorpresa di tutti. Poso il fazzoletto e alzo lo sguardo. Mi sta sorridendo. Ci stiamo sorridendo a vicenda. Il mio cuore perde qualche battito. Sembra, sapete quelle commedie romantiche di quando i due protagonisti si accorgono che possono essere oltre che amici? Beh la situazione è un po' quella a differenza che i protagonisti sono padre e figlia che non si sono mai conosciuti, mai parlati e si stanno sorridendo a vicenda. E non sono innamorati! Bleh. Scaccio il pensiero. A che cazzo sto pensando?
Andiamo Alexandra basta é imbarazzante!
Scuoto la testa e mi riprendo. La signora Lucy si avvicina a me e mi versa del sangue nel bicchiere.
<<A+ va bene?>>
Sono un po' imbarazzata, sopratutto con Hope di fianco a me che non è un vampiro. Spero non si veda.
<<Si grazie>>
La signora mi sorride e se ne va. Vedo che gli altri parlano mentre Hope mangia.
<<Pss!>>
Subito si gira verso di me, era intenta a sentire qualcosa degli altri.
<<Cosa?>>
<<Non ti fa schifo?>>
<<Cosa?>> ripete.
<<Il sangue a tavola>>
<<No, sta tranquilla>> dice come se lo vedesse tutti i giorni, gente bere sangue a tavola. Probabilmente è così.
Annuisco e inizio a bere. Faccio un unico sorso. Poggio il bicchiere sul tavolo e Hope riprende a sentire quello che stava sentendo. La mia vista si inizia ad annebbiare.
Oh cazzo! No! Non adesso!
Faccio lunghi e profondi respiri. Spero che nessuno mi stia guardando al momento. Sento il sangue più vicino a me, quello di Hope. Sento le sue vene pulsare, come un motore. Metto la mano sul tavolo e inizio a stringerla. Cerco il più possibile di non fare rumore e di non farmi notare. Quante volte è capitato una cosa del genere e quante volte mi sono controllata? Tutte le volte. Posso farcela anche adesso.
Marcus ha quasi ucciso Klaus.
Mi viene in mente d'improvviso.
Poteva ucciderlo per davvero!
Poteva morire per davvero!
Solo a causa mia.
Le opzioni sono due:
1- mi mostro debole davanti a tutti
2- faccio finta di stare bene e aspetto che il momento passi
Rifletto sulle due opzioni.
La prima sarebbe un rischio. Un rischio che già è successo.
Loro sono entrati nella tua mente.
Chissà cosa staranno pensando.
Probabilmente staranno facendo finta di essere una famiglia per te e poi uccideranno la psicopatica che sei!
L'altro sangue si trova in Freya.
No! No! Lei no!
Il bicchiere di Klaus.
In velocità mi alzo e gli vado vicino. Rimane sorpreso.
<<Permetti?>> senza aspettare la sua risposta, bevo il sangue dal suo bicchiere in un sorso.
Alzo la testa e benedico il sangue.
Klaus si è alzato.
<<Hai bisogno di sangue>> constata Freya.
<<Che occhio>>
In velocità Klaus mi porta una bottiglia di sangue.
<<Fa piano>>
<<Torno subito>> mi allontano e inizio a bere.
<<Sta bene?>> sento la voce di Hope.
<<Conosco quella sensazione>> sento Kol.
<<La fame>> continua Rebekah.
Scolatomi la bottiglia in salone, ritorno in cucina e tutti gli sguardi cadono su di me. Mostro la bottiglia.
<<Ora, sono dura come una pietra>> faccio un mezzo inchino, in segno di ringraziamento per me stessa. Hope scoppia a ridere e Klaus fa un sorrisetto sotto i baffi.

Alexandra Mikaelson - the eldest childOnde histórias criam vida. Descubra agora