Capitolo 8 - Klaus -

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POV of Klaus

<<Klaus!>>
<<Sono tua figlia>>
<<Klaus mi stai ascoltando?>>
Freya è davanti a me, i miei fratelli mi circondano, Hayley e Hope sono sedute in un angolo. Siamo nel salone del primo piano e ci siamo riuniti tutti per parlare di quello che è successo. Solo al pensiero ho i brividi.
<<No>>
Freya sbuffa e non posso fare a meno di alzare gli occhi.
<<Stiamo parlando di tua figlia>> dice Elijah.
<<Ripeti>>
<<Stavo dicendo che quando stava parlando, sentivo la magia dentro il suo sangue>>
Ho un'altra figlia...
<<Quella donna è praticamente fatta di magia pura, non ha del sangue umano>>
<<È troppo potente per non discendere da Esther>>
<<La sentivo anch'io>> dice Hope.
Lo sguardo deluso che mi ha rivolto quando lei se ne andata, mi ha angosciato parecchio.
Come posso essere padre se lei è delusa da me?
Mentre i pensieri vorticano nel mio cervello in modo impertinente, non sento più le voci della mia famiglia. Stanno parlando ma non capisco di cosa. Poi mi viene in mente come un lampo in una tempesta.
<<Alexandra>>
<<Cosa?>> chiede Kol.
<<Quando stavo con Gloria, lei ha sempre fantasticato nell'avere un figlio con me>>
<<Mi ha sempre detto che l'avrebbe chiamata Alexandra, se fosse stata femmina>>
<<Non gli abbiamo chiesto nemmeno il nome>> dice Elijah.
<<No a quanto pare>> dice Kol.
<<Quanto tempo fa hai lasciato Gloria?>>
<<Circa vent'anni fa>>
Tutti sbarrano gli occhi.
<<Prima di andare a Mystic Falls, ho provato ad attivare la mia parte di lupo con l'aiuto di streghe molto potenti>> spiego.
<<Probabilmente ha funzionato solo un po'>> dice Kol.
<<Il giusto per fare un figlio>> continua Freya.
<<È un miracolo>> dice Hope sussurrando piano a se stessa.
<<Come la troviamo?>> chiede Hayley.
<<Provo a fare un incantesimo di localizzazione>> dice Freya, poi si rivolge a Hope.
<<Mi aiuti?>>
<<Certo>>
Mentre escono dalla stanza, sento salire la rabbia dentro di me. Inizia tutto dal petto, poi si propaga per tutto il corpo. Mio fratello Elijah mi guarda dritto negl'occhi. Lo sa cosa sta per succedere.
<<Klaus>> mi richiama Kol.
Abbasso lo sguardo.
<<Stai tranquillo>> dice Elijah appoggiandomi una mano sulla spalla.
<<Perché non me l'ha detto?>> chiedo, come se qualcuno potesse darmi una risposta.
<<Perché non me l'ha detto!>> urlo, scaraventando il tavolo di legno sul muro.
<<Venti anni! Venti!>> urlo.
Elijah ora è davanti a me, le sue mani sono sul mio viso.
<<Fratello>>
<<Perché Elijah?>>
Sto piangendo, mi sembra l'unica cosa da fare al momento.
<<Vieni qui>>
Alcuni miei singhiozzi riempiono il silenzio attorno a me.
Che cosa ho fatto?
[...]
<<L'ho trovata>>
<<Finalmente>>
<<Si trova qui>> dice Freya, indicando un punto sulla mappa che conosco. Si trova a venti minuti dal Rosseau, dietro l'angolo.
<<Andiamo Elijah>>
Mio fratello non se lo fa ripetere una seconda volta, camminiamo fianco a fianco per le strade di New Orleans e tra me e me ringrazio il suo appoggio. Quando siamo arrivati quasi alla meta, la vedo da lontano. Ha lo sguardo basso e corre frettolosamente, probabilmente ci avrà notata. Non vuole parlarmi, meglio rimandare la questione...
Giro lo sguardo e mi soffermo sulla via che mi si presenta davanti, è piena di gente, non poteva stare in questa strada?
Quando credo di averla sorpassata, mi giro verso Elijah.
<<Ha appena baciato uno sconosciuto pur di non vederti>> dice.
Sgrano gli occhi. È comprensibile. Ho fatto un casino.
<<Meglio lasciar stare Elijah>>
<<Dovrai affrontarla prima o poi>>
Abbasso lo sguardo.
<<Non dire cose ovvie fratello>>
<<Arriverà il momento giusto>>
Annuisco.
<<L'hai detto a Caroline?>>
Sbuffo e dalla mia faccia sicuramente Elijah avrà capito che la risposta alla sua domanda è no.
<<Fai una cosa alla volta>> annuisco e con la velocità da vampiro, ritorno a casa.
[...]
<<Caroline>>
Dopo aver parlato con Elijah, ho subito preso la macchina e guidato fino a Mystic Falls. Sono alla Salvatore Boarding School, la scuola che ha fondato mia moglie con il padre delle sue figlie gemelle. La scuola di persone soprannaturali, per proteggerle dal mondo esterno. Il posto che considero il più sicuro per Hope, oltre a casa nostra.
<<Klaus!>> è davanti all'ingresso, mi stava aspettando.
<<Ti stavo aspettando>> dice facendomi sorridere.
È bellissima. Non smetterò mai di pensarlo.
<<Dobbiamo parlare>> dico ricordandomi del motivo perché io sia lì.
<<Dobbiamo parlare di qualcosa che non può aspettare domani?>>
<<No>>
Caroline domani doveva prendere un volo per New Orleans, per venire a casa con le gemelle.
<<Andiamo nel mio ufficio>>
Seduti nel suo ufficio, gli racconto tutto. Chi era Gloria, cosa era successo prima di venire a Mystic Falls, quello che è successo qualche giorno prima, come mi sono sentito...
<<Oh mio dio>>
Abbasso lo sguardo, è tutto quello che ha da dire?
<<Tu stai bene?>> alzo lo sguardo e la guardo negl'occhi. Sento le lacrime salirmi.
<<No>>
<<Vieni qui>> si alza e mi viene incontro. Apre le braccia e la stringo forte a me.
<<Deve essere stato un duro colpo>>
Sorrido e sarcasticamente dico: <<Direi>>
<<Andrà tutto bene vedrai>>
<<Non lo so amore>> dico staccandomi da lei.
<<Ho un brutto presentimento>>
<<Facciamo una cosa>>
Annuisco.
<<Parlami di lei>>
Una settimana dopo...
Mi chiudo in camera. Devo pensare, e quando devo riflettere devo dipingere. Nell'ultima settimana l'ho fatto troppo spesso. In parte per evitare Hope e in parte per non affrontare Alexandra. Elijah gli ha parlato quando siamo andati al New Orleans Cafè e gli ha detto il suo nome. Io non ho avuto il coraggio di parlargli dopo quello che era successo nel bar. In quel momento ho solo capito che c'è una buona probabilità che abbia il mio carattere e spero con tutto il mio cuore che non sia così.
<<Stai tranquillo>> sento la voce di Elijah dentro la testa.
<<Andrà tutto bene vedrai>>
Una testolina rossa spunta dalla mia porta.
<<Ti disturbo?>>
<<No>> dico continuando a dipingere.
Hope si mette di fianco a me e guarda il dipinto.
<<È bellissimo>>
Le sorrido. È un ritratto del paesaggio che mi si presenta dalla finestra pieno di vicoli, gente e case.
<<Possiamo parlare?>> chiede Hope.
<<Si>> poso il pennello e mi giro verso di lei.
<<Sistemerai le cose con Alexandra?>> mi chiede di getto.
<<Si>> dico cercando di convincere più me che lei.
<<Stai bene?>>
<<Si sistemerà tutto vedrai>> ripeto le parole di Caroline.
Improvvisamente mi abbraccia.
<<Ti amo papà>>
Rimango molto sorpreso, pensavo fosse arrabbiata, probabilmente lo è ma non lo da a vedere.
<<Anche io mia piccola lupa>>
La sento sorridere sulla mia spalla. Quando si stacca, intenta ad uscire mi accorgo solo ora del suo abbigliamento.
<<Esci?>>
Annuisce.
<<Dove vai?>>
Ci mette qualche secondo per rispondermi, sta esitando o sta cercando una scusa.
<<Mi vedo con Alexandra>>
Stava esitando...
Sgrano leggermente gli occhi, ma infondo un po' me lo aspettavo. Quando quella vocina nella testa mi dice di urlagli di non andare, faccio l'opposto.
<<Sta attenta>>
Rimane sorpresa della mia reazione e lo capisco dalla sua espressione.
Mi sorride ed esce.
Andrà tutto bene vedrai.

Alexandra Mikaelson - the eldest childWhere stories live. Discover now