Capitolo 29 - No -

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<<Freya!>> urlo. Urlo come una dannata. Non c'è tempo da perdere.
Sento dei passi, Freya entra sbattendo la porta.
<<Dobbiamo fare un incantesimo di trasferimento>>
<<Non dirmelo!>> dice Rebekah, come se avesse già capito tutto.
<<Non avrà effetti collaterali sta tranquilla>>
<<Non te lo permetteremo>> dice Freya stavolta. Senza volerlo, inizio a urlare. Sto per perdere la calma e quando perdo la calma non va mai a finire bene.
<<Non me frega un cazzo di quello che mi permettete o no!>> sono così agitata che sbatto le mani sul tavolo.
<<Io devo salvarle! Lo capite questo?!>>
<<Chi salverà te?>> chiede Rebekah. Fidati di me zia, mi sono fatta la stessa domanda.
<<Sono l'essere più potente dell'universo>> dico come se fosse una cosa ovvia che del semplice veleno non mi ucciderà.
<<Lo espellerò prima che attacchi le cellule>> Freya esce dalla stanza e la sento prendere dei sacchi di sale. Io esco seguita da Rebekah e insieme aiutiamo Ashley e Alexandra a distendersi a terra nel salone del piano terra.
Freya fa il cerchio di sale.
<<Ci sei Freya?>>
<<Si>> si mette al centro dietro di noi.
<<Ho bisogno che vi facciate un taglio sul braccio>>
<<Mamma, mamma!>> dice Alexandra Jr. con la poca voce che ha. La addormento con un incantesimo e la poggio a terra delicatamente.
Con i canini mi mordo il polso. Mi giro verso Ashley e con gli artigli le taglio un po' più sopra del polso. Mi giro verso il corpo di Alexandra e  ancora una volta penso che sia troppo piccolo, una vita ancora troppo giovane per morire. Con le unghie da lupo faccio lo stesso taglio. Io sono al centro tra loro due.
Ci distendiamo e io mi metto ad osservare il tetto di legno. Non tutti i giorni si può osservare un tetto così bello.
<<Klaus ci ucciderà>> sento dire da Rebekah.
<<Lo so>> risponde Freya prima che io ceda le palpebre. Non vedo niente, buio. Non riesco a muovermi ma sono cosciente, sento tutto come se fossi sveglia. Freya pronuncia l'incantesimo. Non so cosa stia succedendo nella stanza e odio questa sensazione, la sensazione di non avere il controllo intorno a me e di non riuscirmi a difendere. Più che una sensazione, la definirei uno stato di irrequietezza. Non posso controllare Klaus che urla entrando nella stanza.
<<Freya fermati!>>
Sento Freya continuare a pronunciare l'incantesimo. Non lo sta ascoltando. Vorrei alzarmi e urlare <<Fidatevi di me!>>
<<Sorella!>> sento la voce di Elijah stavolta.
L'incantesimo si ferma ed ho come il presentimento che non lo abbia fermato di sua spontanea volontà.
Mi sveglio di soprassalto. Respiro affannosamente.
<<Che cosa credi di fare?>> sento urlarmi Klaus addosso.
Alzo lo sguardo e vedo gli sguardi di Elijah e Rebekah guardarmi preoccupata. Mi giro. È vicino a Freya. I miei presentimenti si rivelano sempre veritieri.
<<Devo salvarle, lo vuoi capire o no?!>>
<<Non puoi mettere a rischio la tua vita>> controbatte.
<<Lo sai quante volte ho rischiato di morire?! Lo sai?!>> urlo. La rabbia repressa che avevo da giorni, forse da anni, sembra uscire adesso, tutta di getto.
<<Rispondo io alla domanda, no! Perché fino a qualche settimana fa non eri nemmeno presente nella mia vita porca puttana! Come pretendi di comandarmi?!>> urlo a squarciagola. Non mi interessa di sembrare una pazza. Mi guarda quasi con le lacrime agli occhi, ha gli occhi sbarrati. Da quell'espressione capisco che ho esagerato. Mi soffermo solo un secondo sulle sue emozioni, poi penso che Ashley e la piccola non si sono svegliate dall'incantesimo.
<<Perché non si sono svegliate?>> domanda Elijah al posto mio.
La paura per la prima volta mi fa davvero paura. Non riesco ad affrontarla. Non sono più nel pieno controllo di me stessa e del mio corpo, tanto che tutto il mio corpo trema, mentre mi accovaccio e mi siedo sui piedi. Sono in mezzo alle persone che amo, i loro corpi freddi, immobili come statue, con un'espressione serena sul volto, nonostante il veleno. Con terrore e con un po' di coraggio amplifico l'udito. Non c'è. Non ci sono. I loro battiti. Non ci sono.
Non riesco ad emettere parola, sobbalzo solo dalla paura. Mi metto le mani davanti alla bocca.
No. No. No. No
<<No, no, no, no, no>>
Prendo il corpo di Ashley e la scuoto. Le afferro il viso.
<<Andiamo andiamo svegliati andiamo>> le do piccoli schiaffi.
<<Ti devi svegliare>> provo con la piccola. Le accarezzo i capelli.
<<Andiamo piccola svegliati va tutto bene andiamo>>
Inizio a singhiozzare quando mi rendo conto completamente della situazione.
<<Sono morte, loro sono morte>> ora sono tutti davanti a me. Le indico.
<<Sono morte, sono morte>>
Mi abbasso sul ventre ,dell'ormai senza vita, di Ashley. Piango, piango e piango fino ad arrivare ad esplodere. I miei versi sono strani, ma pieni di dolore.
<<Mi dispiace, mi dispiace>> Dico, come se fosse colpa mia.
È colpa tua se sono morte.
<<È tutta colpa mia>> alzo la testa e guardo Alexandra Junior. Spalanco gli occhi e guardo Klaus.
<<Io ho ammazzato una bambina, ho ammazzato una bambina>> ho un dolore al petto così forte che mi fa piegare il corpo, mettendo la fronte contro il pavimento.
Intanto sento dei passi che hanno raggiunto la sala, ma non mi soffermo più di tanto.
Caccio un urlo fortissimo, come se volessi svegliarmi da un brutto sogno.

Alexandra Mikaelson - the eldest childWhere stories live. Discover now