Capitolo 43

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-Mason sei qui?- Domandai mettendo ai lati della mia bocca le mie mani come per urlare. Nessuna risposta. Inizia a preoccuparmi davvero tanto che tra poco non iniziai a piangere come una bambina.

-Ok, lo scherzo è bello quando dura poco Mason- Dissi cercando di attirarlo a me, ma ancora ci fu silenzio. Una lacrima mi rigò il viso ed
iniziai a girarmi attorno finché non andai a sbattere contro qualcuno.
Mi girai e Mason era li davanti a me.

-Mason...- Lo richiamai mentre mi asciugai la lacrima caduta pochi secondi fa sulla mia guancia.

-Elizabeth...- Disse abbassandosi con una mano il capuccio mentre l'altra fu nella tasca del suo jeans verde, la cui tra poco mi accarezzò il viso.

I nostri sguardi si incrociarano. I miei occhi riflettevano nei suoi lucidi.
-Mi dispiace tanto...- Disse. All'inizio non capí il poiché si stesse scusando, poi mi ricordai della sera.

-Non avrei dovuto lasciarti da sola quella notte. Se solo sarei rimasto non saresti ritornata dentro quell'ospedale- Giustificò lui. Da un momento all'altro le lacrime uscirono dai suoi occhi. Non avevo mai visto un ragazzo piangere, tantomeno Mason.

-Io pensavo che tu te n'eri andato perché eri arrabbiato con me...- Dissi ricordandomi sempre della sera. Effettivamente non aveva una bella espeessione appena si dichiarò a me. Inoltre aveva buttato quel meraviglioso mazzo di fiori, credo per colpa della rabbia o qualcosa di genere.

-Io avrei voluto dichiararmi molto prima che lo facesse prima Phil- Ammise lui. Magari non l'aveva fatto perché sapeve che i miei occhi erano puntati solo su di lui, tutti se n'erano accorti.

-Io non pensavo che tu fossi così interessato a me...- Dissi, ma il suo sguardo si girò altrove evitando di farmi vedere le sue lacrime cadere sulle sue guancie.

-Stai piangendo...?- Chiesi con una voce sottile.
Presi la sua guancia delicatamente e girai il suo viso verso di me. Era tra le lacrime davanti a me. I suoi occhi diventarono subito rossi e labbra leggermente gonfie.
Rimasi ferma a guardarlo finché non lo avvolsi in un abbraccio.

-Mi dispiace...- Sussurrò. Avevo paura di me stessa. Avevo ridotto un ragazzo così per colpa mia.

-Non è colpa tua...- Lo rassicurai, ma sentì il suo capo fare cenno di no.
-Gli altri dicono il contrario. L'ultima volta hanno dato tutti le colpe a me...-
In effetti tutti avrebbero pensato che fosse stata sua la colpa, per il semplice fatto che fu tornato la sera in hotel senza di me, ma i ragazzi come potevano pensare una cosa del genere.

-Non pensarci...- Dissi mentre lo guardai. Sorrisi e non tardò ad arrivare anche un sorriso da parte sua.
Mi avvolse il collo con il suo braccio e sorridendo tornammo dagli altri, ma prima mi bloccò.

-Grazie di tutto Beth...- Sorrisi ed ero contenta che finalmente tutto si era risolto, o forse più o meno.
Avrei dovuto chiarire la questione dei ragazzi, anche se penso che Mason si sia difeso dicendo tutta la verita ad essi, ma non mi importa, avrei voluto essere abbastanza tranquilla.

Spazio autrice:
Ecco il capitolo 44, fatemi sapere come sempre🥰!

"Fidati di me..." Where stories live. Discover now