Capitolo 13

1.2K 27 2
                                    

Non sapevo che fare. Vado, o non vado?

Mi domandai mentre continuai ad appoggiare il piede sulla riga della stanza in cui cui si trovava Elizabeth.

Ecco, la tremarella iniziò a presentarsi in me. Appena entrai nella sua stanza la vidi come l'avevo vista ieri notte.

Mi sedetti di nuovo accanto a lei, e per un paio di minuti rimasi in silenzio a guardarla e sentire il suo respiro che le permetteva la maschera di cui portava sul viso.

-Oggi ti ho dedicato il gol, e abbiamo anche vinto.- Dissi, con la speranza che mi potesse sentire.

-Te l'avevo promesso infondo- Mi riferì alla partita vinta oggi.

-Sai, la dottoressa mi hai detto che ti sei salvata...- Dissi mentre cercai la sua mano.

-Sei forte.-

-Sapevo c'è l'avresti fatta. Non sarei riuscito a superare tutto ciò.- Continuai a parlare, e incrociai la mia mano con la sua.

Volevo rivederla felice. Volevo rivedere la sua felicità nei suoi occhi. Vorrei aver potuto dargli il bacio che stessi per dare quel giorno.

Appoggiai delicatamente il mio viso sul suo petto, la mia guancia andava ad appoggiarsi sul torace, e il mio orecchio nel punto dov'era posizionato il suo cuore.

I nostri battiti andavano a ritmo, e mi si strappò un sorriso sulle mie labbra.

Sentì il suo petto muoversi, ma non ci feci molto caso, finché non sentì una voce molto familiare.

-Phil...- Alzai il viso di scatto, e vidi Elizabeth svegliarsi.

Mi sorpresi a sentire pronunciare il mio nome. Si risvegliò ma, con tutti i nomi esistenti del mondo, aveva detto proprio il mio.

-Elizabeth...- Mi alzai, e la guardai girandomi intorno.

-Aspetta, chiamo qualcuno- Dissi per poi correre e chiamare l'infermiera.

Appena entrò la vidi sorridere ad Elizabeth.

-Eccoci qui, come ti senti?- Disse, ed Elizabeth sorrise.

-Sto bene, ma mi fa male qualche parte- Rispose, vederla rissorridere era un dono per me.

Appena si girò verso di me, da cui la guardai dalla vetrata della stanza, mi guardò con gli occhi mezzi chiusi e mezzi aperti ancora a causa del sonno.

Mi venne da piangere, e scappai fuori dall'ospedale. Come avrei potuto farle del male? Come avrà potuto assicurarmi che non era colpa mia, mentre invece lo era?

*Pov Elizabeth*

Mi girai verso la persona che mi guardò dalla vetrata della stanza finché però non la vidi correre fuori.

Non la analizzai molto bene, così cercai di alzarmi e camminai appoggiandomi a qualcosa.

Appena uscì vidi Phil.

Lo vidi seduto con le lacrime appena versate sul suo viso, e con lo sguardo abassato.

-Ehy, perché piangi?- Chiesi, dispiaciuta a vederlo così.

Si girò di scatto, e appena cercai di avvicinarmi a esso, quasi, quasi, caddi ma Phil mi prese.

-Elizabeth torna dentro.- Disse, ma non mi guardò in viso.

Ero ancora fragile, ma contenta di rivedere la persona più importante per me.

-Sono contenta che tu sia qui. Ti ringrazio- Dissi facendo un sorriso.

Appena mi riaccompagnò in stanza, lo guardai mentre incrociò le sue mani tra di loro.

Alzò il viso, e spezzando il silenzio iniziò a parlare ma lo fermai.

-Ho sentito tutto Phil, non ti devi scusare. È colpa mia se sono andata in strada- Dissi, e mi guardò.

-Grazie per il gol...- Sorrisi, per poi abbracciarlo forte.

Mi mancavano i suoi abbracci. Sentì le sue braccia attorno a me, e la sua lacrima caddè sulla mia spalla.

Lo sentì che pian piano incominciò a piangere, e io non potei vederlo così.

-La mia felicità di rivederti è indescrivibile. Mi sei mancata Beth.- Mi disse singhiozzando.

Mi mancò anche a me. Molto.

-Mi sento in colpa, tanto.- Ammise lui.

-Non farlo, finirai per stare male. La mia felicità di rivederti è pari alla tua. Mi mancavano i tuoi abbracci, e il tuo sorriso.- Dissi.

I suoi occhi mi guardarono ancora lucidi. Mi strinse la mano, e mi scappò un sorriso.

Mi prese il viso con le mani.

-Sei veramente bella- Sorrisi alla sua affermazione, ma mi baciò.

Si, lo fece. Mille sensazioni iniziarono a vagare intorno a me.

Le sue labbra morbide contro le mie.
Appoggiai una mano dietro la sua testa per poi accarezzargli i capelli passando le dita tra di loro.

Inclinammo entrambi il capo per approfondire il bacio. Che dire.

*Ecco il capitolo 13, fatemi sapere come sempre🥰!*


"Fidati di me..." Where stories live. Discover now