Capitolo 15

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Passarono ore, finché la dottoressa non uscì dalla stanza.

Mi alzai di scatto insieme a Jack, che venne un paio di minuti prima, e ci avvicinammo.

-Se non si sceglierà entro una settimana dovremmo staccare la spinna. Mi dispiace- Disse per poi lasciarci soli.

Non fu passato nemmeno un giorno, e subito lei si riaddormentò in quel maledetto "sonno".

Mi avvicinai all vetrata e la vidi, coricata, ancora una volta, su quel letto. Le mie lacrime, come valli, come ruscelli che uscirono dalle sorgenti, scesero dai miei occhi.

Jack si avvicinò, e prendendomi per le spalle uscimmo da quel posto.

...

*Pov Jack*

Passarono sei giorni, e la dottoressa mi informò che Elizabeth era riuscita a svegliarsi. Decisi di non dire niente a Phil poiché sarebbe stata Elizabeth a farle una sorpresa. 

In questi ultimi tre giorni, però, lo vedevo più sollevato rispetto alle altre volte. Gli avevo chiesto se andasse a vedere come stava Beth, e lui mi promise che ci sarebbe andato volentieri, solo che però, appena gli domandai di essa, non fece altro che inventare parole, frasi, come se mi stesse mentendo.

-Ragazzi, lei è Jessie, sostituirà Beth per lavoro fino a che Elizabeth non ritornerà tra noi- Disse sorridendo alla ragazza.

Noi tutti la guardavamo da capo ai piedi, e non ci fece nessun effetto. Volevamo solo, esclusivamente, Elizabeth.

Ci pose la mano, ma ritornammo in campo facendo finta di niente.
Sappiamo bene che questo non è il nostro vero carattere, il nostro vero modo di fare, ma non volevamo a che fare con persone che sostituivano Beth.

Vidi Phil continuare a parlare insieme a Jessie. Che pena. Non potei credere che si fosse già dimenticato di Beth.

*Pov Elizabeth*

Arrivai al campo di allenamento dei ragazzi. Ero così emozionata per rivederli. Così felice di poter rivivere questa esperienza, questa vita che nessuno sarebbe più riuscito a fermare. Rivedere il sorriso di Phil sarebbe stata un'esperienza unica.

Appena entrai in campo andai incontro ai ragazzi, senza far rumore, ma essi si voltarono.

-É Elizabeth...- Disse Gabriel Jesus per poi indicarmi con un sorriso.

I ragazzi iniziarrono a corrermi incontro, abbracciandomi, stringendomi, finché non mi presero in braccio.

-Ci sei mancata tantissimo Beth, anche se non ti abbiamo conosciuto bene...- Si fece avanti De Bruyne.

-Anche voi ragazzi...- Sorrisi.

Era un'emozione che anche le lacrime uscirono dai miei occhi.

Jack me le asciugò con i pollici, lasciando un bacio sulla mia fronte.

-Bentornata Betty...- Esclamò e così lo abbracciai.

In quel momento mi ricordai di Phil, che lo vidi con una ragazza in lontananza.

Non ci feci caso, sarebbe stata sicuramente la guardia che si prende cura del campo.

Corsi verso di lui, anche se ancora un po' debole, e gli saltai in braccio da dietro.

Si girò per vedere chi fosse, e appena mi vide spalancò gli occhi.

-Sorpresa!- Esclamai io con un sorriso enorme.

Phil sembrava non crederci. Ed io aprì le braccia come segno di abbraccio, ma la ragazza si mise in mezzo.

-Ciao, sono Jessie. Pensavo di poter lavorare qui, ma dato che sei tornata non penso ci sia più bisogno- Spiegò lei, e apparve un sorriso ad entrambe. Sembrava veramente simpatica.

Mi strinse la mano, ma Phil continuò a guardarmi incredulo, preoccupato, ed io non capí.

-Sono la ragazza di Phil- A quelle parole che essa pronunciò felice, la stretta di mano si fece sempre più leggera. Il mio sorriso sparì pian piano dal mio volto, il mio torace sembrò come se iniziò a bruciare.

-La ragazza di Phil...?- Domandai io con voce tremante, per poi girarmi verso il ragazzo moro.

Lo vidi abbassare lo sguardo.

Ed ecco che ebbi torto. Non sarebbe più stata quell'esperienza unica di cui mi riferí circa dieci minuti fa.

Io in ospedale, quando stavo per perdere la vita, il mio cuore... Quando stavo per perdere tutto, Phil era con un'altra ragazza che probabilmente in quel periodo non si ricordò neanche più di me.

Ero delusa. Delusa poiché settimane fa mi fece credere in una persona di cui non era. Mi fece credere nell'amore che stava per nascere tra noi.

"Elizabeth..." La voce nella mia testa mi richiamò.

Guardai Phil, per poi alzare la mano e tirare uno schiaffo di scatto sulla guancia del ragazzo.

-SEI PROPRIO UN BUFFONE- Affermai con la rabbia dentro di me.

Attirai l'attenzione di tutti, compresa la ragazza e il Mister. Vidi Phil appoggiare la mano sul segno rosso della mia mano causato dallo schiaffo.

Alzò lo sguardo, i suoi occhi diventarono luci come i miei.

-Beth...- La voce di uno dei ragazzi mi chiamò ma me né andai negli spogliatoi a passo veloce.

Mi chiusi dentro una stanza, per poi sedermi con le mani che si appoggiarono sul mio viso.

Non fu il fatto che si fidanzò, certo anche, ma oltre ciò, fu il fatto di essersi fidanzato mentre tra noi era nato qualcosa. Era come se lui perse le speranze della mia possibilità di vita, come se per lui fossi già morta.

I baci, gli abbracci, la laurea che avevamo festeggiato solo noi due, i momenti passati, la prima volta in cui ci vedemmo, le notti dormite assieme, tutto... Tutto mandò a quel pese.

*Ecco il capitolo 15, fatemi
sapere🥰!*

"Fidati di me..." Where stories live. Discover now