Capitolo 5

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*La mattina*

*Pov Elizabeth*

Mi svegliai per prima, per poi vedere davanti la mia faccia il suo petto. Alzai lo sguardo notando il suo viso assonnato. Sorrisi, ma ecco che iniziò a muoversi, segno che si stava svegliando.

-Buongiorno bella- Voleva umiliarmi davanti a lui? Mi misi a ridere.

-Come mai questo buongiorno?- Domandai io, ed esso mi prese il viso lasciandomi un bacio sulla guancia.

-Grazie- Disse come se stesse negando il buongiorno appena dato.

-Ti ho fatto una domanda, non negarla- Mi misi sopra di lui continuando a ridere. Ci guardammo, e sorridendo esso disse:

-Perché sei bella- Mi guardò nei miei occhi verdi mischiati con un azzurrino.

-Tutto qui?- Dissi tirandomi indietro i capelli.
Lo sentì ridere, ma senza volerlo, le sue mani scesero dal mio viso fino ai miei fianchi. Lo guardai, ma mi fece mettere sotto di lui iniziando così a farmi il solletico.

-Smettila!- Dissi riniziando a ridere muovendomi.
Non mi ascoltò, e per poco che non caddi dal letto che Phil mi prese per la vita evitando così la caduta.
Mi rimise sul letto, ma si alzò iniziando a correre verso il corridoio.

-Perdente chi è ultimo- Disse, mi alzai di scatto che per poco, per la seconda volta, non inciampai a causa delle coperte.

-NO, NON VALE- Lo rincorsi e gli saltai sulla schiena, mi prese tenendomi le gambe rincominciando a correre in casa per poi arrivare in cucina.

Mi appoggiò sul bancone, e mi guardò con un piccolo affanno dalla corsa.

-Tu hai voluto correre- Rise alla mia affermazione, per poi abbassare lo sguardo sul pavimento.

-Ti preparo qualcosa- Disse allontanandosi di pochi centimetri da me fino al frigorifero.
Lo aprì, e poggiò la sua mano sul suo mento pensieroso, mentre con lo sguardo iniziò a cercare cosa preparare.

-Ti porto fuori- Disse chiudendo la portina del frigo.

-Sicuro?- Dissi io, non volevo disturbare, ma infondo me l'ha detto lui-

-Si, dai vai a prepararti, ti aspetto davanti al mio portone- Disse lasciandomi un bacio sulla fronte per poi andarsene sorridendo.

Mille sensazioni positive vagavano nel mio corpo.
Corsi in camera saltellando, come se io non sapessi il perché.

*Pov Phil*

Non sapendo come ringraziarla, decisi di portarla fuori per colazione.
Era una ragazza splendida. Lei è la ragazza di cui mi fa passare tutti i pensieri negativi, i momenti brutti.

Dopo circa cinque minuti aprì la porta, e la vidi sobbalzare.

-Mi hai fatto spaventare- Disse per poi portarsi la sua mano sul suo petto.

-Da quanto ci sei qui?-

*Pov Elizabeth-

-Da quanto ci sei qui?- Domandò guardandomi dalla testa ai piedi.

Non volevo dirgli che lo stavo aspettando da circa sei minuti, ma lui mi guardò come se fosse d'obbligo a dirglielo.

-Da circa sei minuti- Dissi grattandomi una parte della mia testa.

-Potevi suonare, la prossima volta fallo- Mi guardò per poi prendermi la mano ed uscire dall'appartamento.

Mi fece salire sull' Audi Q7, una delle sue tante auto. Mi aprì lo sportello sorridendo.

-Grazie- Risi, e lo vidi fare il giro per poi accomodarsi accanto a me.

Prima di partire, si girò verso di me sorridendo, aprì la bocca per dire qualcosa, ma si soffermò.

-Devi dirmi qualcosa...?- Chiesi io, e girò il suo viso verso il mio. Insicuro però, fece cenno di no.

-No- Disse secco con ancora il sorriso.

*Ecco il capitolo 5, fatemi sapere come sempre e come state!🥰*

"Fidati di me..." Where stories live. Discover now