Capitolo 28

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Ci sedemmo tutti attorno al grande tavolo della cucina dello Yacht. I posti furono i soliti... Jack accanto a Beth, che la consolava come una bambina, Mason accanto a me e Rice, Sterling accanto ad Abraham e Kane, e così via. Harry iniziò a consegnare i piatti con ciò di cui aveva preparato. Di solito questo compito lo aveva Beth, ma fu imegnata ad avere attenzioni.

Poiché stavo pensando a questo? Io la dovevo proteggere, mentre ora sentì un odio. Non ci feci caso, e iniziammo a mangiare tutti in silenzio. Le forchette iniziarono a sbattere sul piatto per prendere la pasta.

-Come mai questo silenzio?- Saka osò parlare.

-Meglio se ti stai zitto, perché...- Harry (Maguire) lo assicuró, ma appena ebbe per dare la motivazione Jack lo precedette.

-Perché qualcuno qua fa il duro con qualcuno- Disse mentre mi guardo. Il nervoso mi salì sempre di più appena vidi la sua mano sulla gamba di Beth.

-Oh no Phil?- Disse. Mi alzai sbattendo le mani sul tavolo.

-Meglio se non mi  provochi Jack- Dissi puntandogli il dito contro. Esso si alzò a sua volta.

-Se no che fai? Mi prendi a botte davanti a tutti?-
Disse per poi girare intorno al tavolo fino ad arrivare da me.

-Avanti, che aspetti? Sei solo un disgraziato...- Non lo feci finire che subito lo presi facendolo scaraventare sopra il tavolo.

-HO DETTO: CHE È MEGLIO SE NON MI MINACCI- Dissi urlando.

Esso mi guardò, tutti mi guardarono. Beth invece teneva le mani sui suoi occhi.

-ORA BASTA!- Harry (Kane) si alzò sbattendo le mani sul tavolo.

Il silenzio rimbombò nel traghetto. Mason lo guardò, per poi girare lo sguardo su Beth impaurita.

*Pov Beth*

Avevo paura. Molta paura, facendomi ricordare i miei genitori, ormai volati in cielo, durante le loro litigate che io dovetti subire a soli otto anni.

Mason mi si avvicinò, inginocchiandosi davanti a me.

-Beth, vieni con me- Mi porse la mano, mentre le mie furono ancora sul mio volto, e che lentamente si spostarono sulla sua.

Fece un sorriso come per tranquillizzarmi, e mi portò in camera mentre Harry (Kane) parlò a Jack e Phil con gli altri che udirono.

-Sta tranquilla, non aver paura. Sono dei litigi piccoli- Disse.

-Ma mi ricordano i miei genitori...- Dissi io a sua volta. Esso mimò un "mi dispiace" e sbattè le sue mani sulle sue cosce come per sedermi. Feci come voleva ma subito avvolsi le braccia attorno al suo collo per abbracciarlo.
Come un altro fratello maggiore fu per me, e forse l'unico che rimarrà.

*Ecco il capitolo 28, fatemi sapere se questa storia vi sta piacendo🥰!*

"Fidati di me..." Where stories live. Discover now