-Ti ringrazio Phil- La sentì al mio orecchio.Il suo respiro si fece sempre più calmo anche a causa delle lacrime appena versate sul suo viso.
Alzammo gli occhi sul cielo, e vidi una luce che passò davanti al nostro viso.
-L'hai vista?- mi chiese puntando l'indice in alto.
-Si. Hai espresso un desiderio?- Chiesi riferendomi alla stella cometa di cui che anche Elizabeth si riferí.
-Si, tu?- Mi ripassò la domanda che gli feci.
Accennai, e rimasimo a guardare il cielo per almeno cinque minuti, finché sentii Elizabeth appoggiarsi sulla mia spalla.
Girai il viso vedendo essa addormentata con un sorriso stampato sulle sue labbra.
Sorrisi, e prendendola in braccio la appoggiai sul sedile della macchina, per poi tornare a casa.
Appena arrivati, vidi che non si svegliò, e dato che non volevo disturbarla, la portai nel mio appartamento permettendo così di farla dormire in pace.
Mi misi sul divano per non darle troppo fastidio, e la lasciai riposare tra il silenzio.
*La mattina*
*Pov Elizabeth*
Mi svegliai e mi ritrovai nella stanza, piena di trofei, maglie appese dentro quadri.
Mi ricordai di ieri, e subito ricordai che mi trovai nella stanza di Phil.
Vidi la maniglia della porta abbassarsi, e vidi il ragazzo moro entrare.
Lo guardai perplessa.-Buongiorno- Disse sedendosi accanto a me con ancora le lenzuola tra le mie mani.
-Giorno...- Risposi continuando a girarmi intorno alla stanza.
Mi guardò e la sua mano si appoggiò sulla mia coscia, ma non diedi molta importanza.
-É molto bella- Dissi.
-Oh, devo ancora mettere apposto- Affermò lui ridendo.In effetti c'erano ancora scatoloni, e bagagli da sistemare, ma nonostante ciò, sembrava proprio un'appartamento da lussuosi.
Anche il mio appartamento era abbastanza lussuoso, ma mai quanto questo, e pensare che questa sia solo la stanza.-Ho l'esame domani...- Mi girai cambiando l'argomento.
-Se vuoi... puoi venire, tanti non ho nessuno qui in città poiché sono in un tutt'altro Stato.-
Dissi abbassando lo sguardo, ripensando alla mia famiglia rimasta in Germania per lavoro e per altri problemi. I miei amici erano tutti persi, avevo solo compagni di università ma loro festeggiavano la laurea in compagnia dei loro parenti.Lo sguardo di Phil era come dispiaciuto, ma non rispose.
-Tranquillo, se hai impegni non fa niente...- Lo assicurai, e sentì una sensazione strana, come un rimbombo di tristezza dentro il mio corpo.
-Non ti offendi? Sai, ho partita domani- Disse. Lo capì benché in questi ultimi giorni tutti i Football Club hanno partite di seguito e feci cenno di si.
Mi abbracciò, e mi sussurrò un grazie.
Iniziani a vedere sfocato a causa delle lacrime che tentarono di uscire dai miei occhi, ma non diedi la possibilità di farlo.Mi alzai, e lo salutai con un bacio sulla guancia per poi rientrare nel mio appartamento.
Ed è da lì, che appena entrata in casa, le mie lacrime cadderò sulla mia maglia.E neanche quest'anno questa volta.
Dissi guardando la foto appesa del giorno del mio diploma in cui ero sempre da sola.*Il giorno dopo*
Era l'ultimo esame, non potevo andare male. Appena mi venne l'ansia ripensai al momento insieme a Phil, il giorno in cui mi aiutò a ripassare, e lì passò tutto.
Sorrisi, e appena entrata in quell'aula non potei più uscire.
99! Dopo nemmeno un'ora mi diedero il risultato, e mi misero la corona verde in testa, ero felice, molto felice.
Ringraziai, mi scese una lacrima e sorrisi.*Ecco il 9 capitolo! Scusatemi nella parte finale, ma essendo alle superiori e non avendone ancora parlato, non so bene come funziona l'esame dell'università. Se c'è qualcosa di sbagliato correggetemi! Fatemi sapere 🥰*
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"Fidati di me..."
Fantasy"ti devi fidare di me..." disse lui, guardandomi cercando il mio sguardo che si posò sul pavimento. Mi prese per le spalle si inginocchiò per guardarmi il viso, e...