Capitolo 9

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-Ti ringrazio Phil- La sentì al mio orecchio.

Il suo respiro si fece sempre più calmo anche a causa delle lacrime appena versate sul suo viso.

Alzammo gli occhi sul cielo, e vidi una luce che passò davanti al nostro viso.

-L'hai vista?- mi chiese puntando l'indice in alto.

-Si. Hai espresso un desiderio?- Chiesi riferendomi alla stella cometa di cui che anche Elizabeth si riferí.

-Si, tu?- Mi ripassò la domanda che gli feci.

Accennai, e rimasimo a guardare il cielo per almeno cinque minuti, finché sentii Elizabeth appoggiarsi sulla mia spalla.

Girai il viso vedendo essa addormentata con un sorriso stampato sulle sue labbra.

Sorrisi, e prendendola in braccio la appoggiai sul sedile della macchina, per poi tornare a casa.

Appena arrivati, vidi che non si svegliò, e dato che non volevo disturbarla, la portai nel mio appartamento permettendo così di farla dormire in pace.

Mi misi sul divano per non darle troppo fastidio, e la lasciai riposare tra il silenzio.

*La mattina*

*Pov Elizabeth*

Mi svegliai e mi ritrovai nella stanza, piena di trofei, maglie appese dentro quadri.

Mi ricordai di ieri, e subito ricordai che mi trovai nella stanza di Phil.

Vidi la maniglia della porta abbassarsi, e vidi il ragazzo moro entrare.
Lo guardai perplessa.

-Buongiorno- Disse sedendosi accanto a me con ancora le lenzuola tra le mie mani.

-Giorno...- Risposi continuando a girarmi intorno alla stanza.

Mi guardò e la sua mano si appoggiò sulla mia coscia, ma non diedi molta importanza.

-É molto bella- Dissi.
-Oh, devo ancora mettere apposto- Affermò lui ridendo.

In effetti c'erano ancora scatoloni, e bagagli da sistemare, ma nonostante ciò, sembrava proprio un'appartamento da lussuosi.
Anche il mio appartamento era abbastanza lussuoso, ma mai quanto questo, e pensare che questa sia solo la stanza.

-Ho l'esame domani...- Mi girai cambiando l'argomento.

-Se vuoi... puoi venire, tanti non ho nessuno qui in città poiché sono in un tutt'altro Stato.-
Dissi abbassando lo sguardo, ripensando alla mia famiglia rimasta in Germania per lavoro e per altri problemi. I miei amici erano tutti persi, avevo solo compagni di università ma loro festeggiavano la laurea in compagnia dei loro parenti.

Lo sguardo di Phil era come dispiaciuto, ma non rispose.

-Tranquillo, se hai impegni non fa niente...- Lo assicurai, e sentì una sensazione strana, come un rimbombo di tristezza dentro il mio corpo.

-Non ti offendi? Sai, ho partita domani- Disse. Lo capì benché in questi ultimi giorni tutti i Football Club hanno partite di seguito e feci cenno di si.

Mi abbracciò, e mi sussurrò un grazie.
Iniziani a vedere sfocato a causa delle lacrime che tentarono di uscire dai miei occhi, ma non diedi la possibilità di farlo.

Mi alzai, e lo salutai con un bacio sulla guancia per poi rientrare nel mio appartamento.
Ed è da lì, che appena entrata in casa, le mie lacrime cadderò sulla mia maglia.

E neanche quest'anno questa volta.
Dissi guardando la foto appesa del giorno del mio diploma in cui ero sempre da sola.

*Il giorno dopo*

Era l'ultimo esame, non potevo andare male. Appena mi venne l'ansia ripensai al momento insieme a Phil, il giorno in cui mi aiutò a ripassare, e lì passò tutto.

Sorrisi, e appena entrata in quell'aula non potei più uscire.

99! Dopo nemmeno un'ora mi diedero il risultato, e mi misero la corona verde in testa, ero felice, molto felice.
Ringraziai, mi scese una lacrima e sorrisi.

*Ecco il 9 capitolo! Scusatemi nella parte finale, ma essendo alle superiori e non avendone ancora parlato, non so bene come funziona l'esame dell'università. Se c'è qualcosa di sbagliato correggetemi! Fatemi sapere 🥰*


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