Ventuno - errori

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Non dovremmo farlo.

Non dovremmo assolutamente chiuderci di nuovo in questa camera.

Eppure era appena successo, per la seconda sera di fila.

Mattia sapeva fosse sbagliato, stava mancando di rispetto al suo ragazzo, preferendo rinchiudersi in una stanza con il letto matrimoniale con il suo fratellone.

Ma era pur sempre il giorno del suo compleanno - ormai passato - e il suo regalo sarebbe stato passare la notte con un ragazzo che poi non avrebbe rivisto per chissà quanto altro tempo.

E voleva sentire la sua pelle addosso, voleva respirare il suo profumo e voleva essere riempito di baci e morsi, di nuovo.

E sapeva che non fosse una saggia decisione, ma il suo corpo chiedeva solo un po' di pace: voleva essere accontentato, ed il suo cuore avrebbe subìto le conseguenze più tardi.

«A che stai pensando?»

Aveva domandato il maggiore, girato su un fianco, con una mano a sorreggergli la testa mentre fissava ammaliato il volto del piccolo, e lo accarezzava dolcemente.

«Tante cose...»

«Sei bello quando rifletti»

Stupido Christian.

«Perché oggi sei così dolce, Chri?»

«Sto solo imparando ad essere più spontaneo»

Bene. Più spontaneo.

«E tu... a che stai pensando?»

Tentò di sviare il discorso per non arrossire ulteriormente.

«Che sei bello»

«Ok, ho capito Chri. C'è altro a cui stai pensando?»

Domandò il minore, ridacchiando per quella quantità eccessiva - ma mai veramente eccessiva - di complimenti che stava ricevendo.

«Non c'è altro a cui riesca a pensare adesso»

«Nient'altro

«Non credo di poterlo dire»

«Dimmelo, invece»

Si voltò su un fianco Mattia, rivolgendo la sua totale attenzione al moro.

«Nah, non ne saresti contento»

«Prometto che non mi arrabbierò»

«Mi sta antipatico Giovanni... e voi due siete fastidiosi»

«Fastidiosi

Insistette con un risolino il piccolo, avvicinandosi con il corpo al maggiore.

«Sì.»

«E perché mai...?»

«Perché... perché siete appiccicosi, troppo, vi state troppo addosso e-»

«Perché... tu ora non mi stai addosso?»

Lo provocò sorridendo e mordendosi le labbra.

«Sì ma...»

«E poi sono io che ho dovuto beccare te e la tua ragazza a scopare, non il contrario. Al massimo siete voi gli appiccicosi»

Bingo.

Il moro arrossì imbarazzato, mentre Mattia continuava a divertirsi con lui.

«E mi date molto, molto fastidio ogni volta»

«Perché?»

qualcosa di grande [zenzonelli]Where stories live. Discover now