Chicago 2 Parte

2 0 0
                                    

Accostarono le macchine in uno spiazzo in prossimità del lago, prima di recarsi in hotel per trascorrere la notte, per godersi a pieno la vista dello skyline dall’altra sponda.

Scesero dalle vetture e si posizionarono in una fila scomposta vicino alla riva, per lasciare che le luci, l’acqua e i bagliori della notte si esibissero nel consueto spettacolo di ogni sera. Le fioche e distanti stelle sbiadivano, rispetto al brillare dei grattacieli, mentre una mezza luna li osservava, riflettendo il chiarore della stella più vicina.

«Dove stiamo andando?» chiese Amber con gli occhi che le si riempivano di colori, di luccichii e di nostalgia.

«Noi che siamo partiti con la nostra valigia piena di speranze, lasciando quello che ormai non ci rendeva più felici, perché non ci riconoscevamo più e perché desideravamo sognare ancora.»

Le parole arrivarono inavvertite come schegge impazzite, provocando le prime ferite.

«Siamo come orbite di pianeti che non riusciamo più a calcolare» ammise amareggiata Brenda.

«Siamo qui per realizzare i nostri sogni!»   

Il vento a tratti si alzava forte e muoveva le sagome dei grattacieli, riflesse nell’acqua, così come scompigliava i capelli di Amber e le sue poche certezze.

«Vi confesso che da bambina cantavo di fronte allo specchio e pensavo che ogni cosa fosse possibile, che esistesse un posto su questa terra in cui i sogni di ognuno potevano diventare veri. Ma poi, crescendo, ti rendi conto che nella miriade di desideri, perché noi vogliamo sempre tante cose, a fatica riesci ad afferrarne uno e portarlo avanti, prima che qualcuno te lo strappi dalle mani. Dove stiamo andando? Dov’è quel posto dove si realizzano i sogni?» chiese nuovamente, aspettandosi le espressioni mute e spaurite di chi non ha risposte, se non il vento che in sottofondo spezzava i loro silenzi.

Nord Sud Ovest Est Where stories live. Discover now