Capitolo 6

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“Piegati sul tavolo, ora!”

“Scusa, cosa?” Rimasi in stato di shock.

“Non sei sorda, giusto?” Harry finse di essere in preda al panico.

“No, ma sono sicura come la morte che non mi piegherò sul quel tavolo.” sbeffeggiai.

Harry emise una bassa risatina, “Non penso tu sia nella posizione adatta per decidere cosa puoi fare e cosa no.”

“L’ultima volta che ho controllato ero umana, quindi secondo la legge ne ho il diritto.”

“Vedremo, gattina.” Sogghignò. Improvvisamente, venni delicatamente spinta verso il tavolo, provai a divincolarmi dalla sua presa, ma senza alcun risultato.

“Smettila di muoverti.” La sua voce era bassa e cupa, quindi gli obbedii. Mi spinse la schiena, facendomi piegare gentilmente sul tavolo.

Non appena pensai che non poteva andare peggio di così, sentii le sue dita circondare la cima dei miei jeans e tirarli giù, ma proprio come quando me li metto io, lui trovò difficoltà ad abbassarli.

“Sembra che la mia gattina abbia bisogno di perdere qualche kilo, huh?” grugnì. Le sue parole mi ferirono come un mucchio di mattoni, non mi ero neanche resa conto che i miei pantaloni erano già arrivati alle caviglie.

Voltai la testa verso Harry non appena il suo tocco, per fortuna, mi lasciò e si tolse la cintura. Il mio livello d’ansia arrivò al massimo e cominciai ad entrate nel panico.

“Ok gattina, ho intenzione di sculacciarti, voglio che tu conti ogni volta.” Si chinò su di me e mi sussurrò all’orecchio, ero troppo stordita per replicare. “Capito?” sibilò.

“Quanti anni ho? Cinque?” ansimai.

“Ti comporti così,” brontolò, “adesso hai intenzione di obbedire?”

“Sì.”

“Bene.” Sospirò mentre avvolse la cintura tra le sue mani.

Improvvisamente venni strattonata indietro mentre avvertii il cuoio colpirmi il sedere con cattiveria, facendomi sussultare per il dolore.

“Ho detto di contare.” Disse con impazienza e con uno strattone mi abbassò le mutandine. Mi sentii completamente violata essendo nuda di fronte ad uno sconosciuto.

Inaspettatamente sentii un’altra forte frustata. [Sarebbe 'slap' cioè 'schiaffo', ma visto che Harry usa la cintura ho pensato di utilizzare la parola 'frustata'.]

“Uno.”

Frustata.

“Due.”

Frustata.

“Tre.”

Frustata.

“Quattro.” Mi allungai sul tavolo per sostenermi, ma accidentalmente buttai giù alcune bottiglie.

Frustata.

“Cinque.”

Frustata.

“Sei.”

Frustata.

“Sette.”

Frustata.

“Otto.” Una lacrima di dolore mi scese dall’occhio.

Frustata.

“Nove.”

Frustata.

“Dieci.” Pregai che Harry avesse finito, e fu così.

Kitten➢h.s au [Italian Translation]Where stories live. Discover now