9c) LA FESTA DEL RITORNO

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A questo punto avrebbe dovuto allungare la mano chiusa verso il guerriero scelto. Nel pugno teneva stretto l'anello e aprendogliela l'avrebbe invitato a infilarle l'anello al dito.

Mentre l'uomo avesse così agito, avrebbe detto ad alta voce, in modo che tutti sentissero:

"Sarai l'unico a essere accolto".

Dopo aver udito la promessa alla fedeltà, il guerriero avrebbe risposto:

"Sarai l'unica da cui sarò accolto", ricambiando la promessa.

Da quel momento avrebbero diviso insieme il focolare, con la benedizione di tutto il villaggio come testimone.

Aldaberon la fissava ansioso, con il cuore che pareva scoppiargli dalla felicità. Faceva fatica a restare immobile, benché la tradizione glielo imponesse. Vandea era di fronte a lui, non avrebbe dovuto fare altro che allungare la mano, aprirgliela  e avrebbero potuto essere felici insieme.

Ma quando infine la giovane si decise  a guardarlo negli occhi, si spostò sulla destra, fermandosi davanti a Fredrik.

Incredulo, questi vide che gli allungava la mano, aprendola con gesto lento.

Aldaberon sentì scendergli il gelo dentro il cuore quando l'amico le mise l'anello al dito pollice e udì la formula rituale dalla bocca di lei. Rimase immobile anche quando udì Fredrik formulare la sua promessa e vide gli sposi allontanarsi di qualche passo, lasciando posto alle due gemelle che fremevano in attesa.

Quando finalmente toccò a loro, esse si lanciarono insieme verso Thorball, che si trovò due mani tese contemporaneamente davanti al volto paffuto. Il giovane deglutì un paio di volte, prima di prendere entrambi gli anelli e procedere come il rito richiedeva. Quando le reciproche promesse furono espresse, il trio si allontanò di qualche passo, lasciando Aldaberon solo in mezzo al piazzale. La giovane delle Formiche, nemmeno degnandolo di uno sguardo gli diede la schiena e si diresse verso la sua famiglia che l'accolse felice di averla con sé per un altro anno ancora.

Tutto il villaggio esultò e andò a complimentarsi con le due nuove coppie, strattonando e spingendo gli  increduli Fredrik e Thorball per il passo compiuto.

Aldaberon fu lasciato da parte. Dimenticato da tutti credette di morire dalla vergogna.

Si allontanò mesto, senza avere il coraggio di guardare in faccia nessuno. Non avrebbe partecipato all'ultima parte della festa. Aveva solamente voglia di andare a nascondersi nel suo angolo preferito e sparire per sempre, per non tornare mai più.

A un certo punto si trovò al fianco Neko, Alfons e Jynri, che senza dire nulla si allontanarono assieme a lui dalla festa.

Andarono tutti alla casa del Sanzara e insieme sedettero attorno al focolare. Non parlarono molto. Dopo non molto Alfons e Jynri tornarono alla Casa delle Farfalle, lasciando soli il maestro e l'allievo.

Da quella sera le cose procedettero veloci per Aldaberon e non nel modo migliore.

Anzi, le peggiori previsioni si avverarono tutte.

Come aveva temuto, Fredrik e Thorball, nella loro nuova veste di guerrieri e capi famiglia, vennero presi dal turbine di impegni che la loro nuova condizione portava con sé e non ebbero più tempo per lui. Si incontravano per il villaggio, si salutavano cordialmente, facevano mosse e gesti che ricordavano il passato insieme. Però poi ognuno se ne andava per la propria strada, lasciando un velo di amarezza in fondo alla gola e ripromettendosi di passare ben presto del tempo insieme, ma quel tempo sembrava non venire mai.

Erano gli stessi di sempre, eppure le cose erano diverse.

O meglio, lui era diverso, adesso. Perché loro due, Fredrik e Thorball, continuavano a frequentarsi come sempre, andando avanti appaiati nella vita, con gli stessi interessi, con i medesimi lamenti di sempre. Nulla sembrava cambiato nella loro vita.

LA MASCHERA E LO SPECCHIO-Prima ParteWo Geschichten leben. Entdecke jetzt