capther 26- D R U N K

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"Te devi muovere!" esclamò Damiano al telefono.
"Damià, sto arrivando" disse lei prendendo la sua borsa.
"Muoviti che i panini sono pronti da mezz'ora"
"Sono quasi lì, sto arrivando"
"Va bene, ti aspettiamo" disse chiudendo la telefonata.

"Eccolaa, finalmente direi" disse Thomas vedendola entrare dalla porta.
"Dai che ho fame" disse prendendo il suo panino.
"Che si fa stasera?" chiese il batterista.
"Noi 3 annamo in un bel locale e ci ubriachiamo come dei matti" spiegò Damiano.
"E noi?" chiese Victoria.
"È un pub solo per ragazzi"
"Va bene, allora noi resteremo qui" concluse la mora.
"E che farete?"
"Sano gossip" disse la bionda ridacchiando.

Il pranzo continuò tranquillamente, fra una risata ed un'altra.

"Al prossimo concerto voglio cantare la nuova canzone"
"Potete ricordarmi il nome?" chiese Thomas confuso.
"I wanna be your slave" disse la mora.
"Avanti, non sai nemmeno il titolo delle canzoni della tua band"
"Abbella, guarda che io so i titoli delle canzoni, non sapevo questo perché l'ha scritta Sere" spiegò il chitarrista.

"Avanti, non sai nemmeno il titolo delle canzoni della tua band" "Abbella, guarda che io so i titoli delle canzoni, non sapevo questo perché l'ha scritta Sere" spiegò il chitarrista

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"Ho sentito dire che Emma si è fidanzata con il ragazzo con cui ha tradito Ethan" spiegò Victoria.
"Dici sul serio?" chiese Serena incredula.
"Oh si, tanto tradirà anche lui"
"A proposito di Ethan, noi ci sposiamo" disse imbarazzata.
"Che cosa? Oh mio dio è fantastico!"
"Non sappiamo ancora quando e dove però è già qualcosa su cui basarsi"
"L'hai già detto a gli altri?" chiese la bionda.
"Credo che lo farà lui questa sera"
Annuì.
"Ho paura che i miei non la prendino bene, siamo molto giovani"
"Ma no, lo accetteranno,tranquilla" la rassicurò.

Victoria e Serena iniziarono a fantasticare sul matrimonio, parlando di fiori, nastrini, abiti,...

Nel frattempo, i ragazzi erano ubriachi marci.

"Avanti Ethan bevi qualcosa" disse Damiano sedendosi su una poltrona del locale.
"Almeno uno deve restare sobrio" disse ridacchiando, continuò "Avevo intenzione di dirvi una cosa ma non credo sia il momento adatto".
"Ma no, amico dicci tutto"
"Va bene, io e Serena ci sposiamo"
"Cazzo, così presto?"
"Fai conto che me la sono scopata l'anno scorso" disse Thomas ridendo.
"Che cosa hai detto?"
"L'anno scorso c'è stata na mezza cosa"
"Quando?" chiese nervoso.
"Non lo so amico, non me lo ricordo"
"Thomas che cazzo stai dicendo, sei solo ubriaco"
"Forse sono ubriaco ma è successo davvero"
"Dai rilassati" gli disse Damiano, dandogli una pacca sulla spalla.
"Ma vaffanculo" disse uscendo dal locale.

Tornò a casa infuriato.
"Dobbiamo parlare" disse rigido.
"Sto arrivando"
"Adesso cazzo"
"Va bene"
"Buona fortuna" le sussurrò Victoria uscendo dalla stanza.

"Cosa cazzo è successo l'anno scorso eh?"
"Sai che sono partita per Londra e-"
La interruppe.
"Fra te e Thomas c'è stato qualcosa vero?"
Non rispose, deglutì.
"Come cazzo hai potuto farlo, poi con il mio migliore amico" disse portandosi le mani alla testa.
"È anche il mio migliore amico"
"Che cazzo significa? Adesso sei giustificata?" urlò arrabbiata.
"Non ho detto questo" ribatté.
"Adesso ti siedi e mi spieghi tutto per filo e per segno"

Si sedettero.

"Ero arrabbiata, triste, amareggiata.
Ho girato per la città di notte a piedi, da sola, con le lacrime agli occhi.
Thomas è corso subito da me.
Come avrei dovuto sentirmi?
Il mio ragazzo mi ha tradito con la sua ex ragazza, cosa cazzo avrei dovuto fare?" spiegò calma.
"Ah quindi era tutta una questione di vendetta"
"No cazzo, avevo bisogno di affetto"
"E quindi ti sei scopata il mio migliore amico"
"È solo successo, non c'è niente fra me è Thomas, solo tanta amicizia"
"È solo successo, wow, è questo che sai dire?" chiese nervoso.
"Credi che sia stato facile per me?
La mia fottuta prima relazione buttata nel cesso.
Credi che non abbia pensato fossi tu?"
"Hai pensato fossi io?"
"Ogni momento" ammise sincera.

"E lui questo lo sa? Sa che per te non c'è altro che amicizia?" chiese curioso.
"Certo che lo sa, ci siamo scusati a vicenda un milione di volte"
"Perché non me l'hai detto?"
"Perché mi sentivo in colpa"
"E adesso come ti senti?"
"Non lo so" disse con gli occhi lucidi.
"Te lo dico io, ti senti tremendamente in colpa, come se avessi rovinato l'unica cosa buona della tua vita, come se ti stesse cadendo il mondo in testa. Io mi sentivo così, specialmente quando sei andata via per colpa mia" spiegò, calmandosi.

"Mi dispiace, non voglio rovinare le cose"
Il suo viso si riempì di lacrime.
"Non le hai rovinate" disse spostandole I capelli dal volto.
"Sul serio?"
Annuì.
"Non devi nemmeno pensare di aver rovinato le cose, è iniziato tutto per colpa mia, le abbiamo rovinate insieme e stiamo ricostruendo tutto insieme"

"Sei arrabbiato con me?"
"No, non sono arrabbiato"
"Mi dispiace, mi dispiace davvero" ripeté.
"Non pensarci più, va bene?" disse stringendola a sè.
Annuì.

Una rosa piena di spine | Ethan, MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora