Una rosa piena di spine | Ethan, Måneskin

capther 2- P A R T Y

"Cos'hai intenzione di indossare? Non puoi mica andare ad una festa in jeans e camicia" commentò Victoria, dando uno sguardo al suo armadio.
"In realtà-"
"Okay, ti darò uno dei miei vestiti" disse la bionda interrompendola.
"Va bene ma non esagerare"
"Sta tranquilla, ti metterai solo qualcosa per far colpo, fidati di me"
"Nulla di troppo scollato" ribatté la mora.
"Puoi fidarti di me per una volta?" disse la chitarrista, seria.
"Si, fidati Serè" si intromise Damiano.
"Damià non farle fa cazzate" rispose lei ridendo.
"Hai chiesto alla persona sbagliata, il più moderato forse è proprio Ethan"
"Davvero?"
"Oh si, è il più responsabile dei 4, tranne quand'è ubriaco fracico" disse Thomas ridendo, entrando poco dopo nella stanza.

ore 20:35

Fra circa un'ora si darà inizio alla festa migliore dell'intero anno, o almeno così le ripeteva Vic.

La ragazza prese il vestito lasciatole dall'amica, lo indossò e si diresse alla festa.

Un vestito rosso fuoco, aderente in vita e una leggera scollatura a 'V'  nel punto giusto.
Questo colore, risalta incredibilmente il colore degli occhi della ragazza, che scese dalle scale sotto gli occhi di tutti.

Ed eccolo lì, il ragazzo dai lunghi capelli, seduto ad un tavolino vicino il bar, con un bicchiere di vodka lemon in mano.
Indossa un completo di salopette nera di jeans, e camicia verde muschio.
I capelli sono leggermente scompigliati sulla nuca, ma sempre fini e lucenti.

"Hey, sai sono gli altri?" chiese lei, un po' intimidita.
"Dovrebbero essere qui a momenti"
Il silenzio si stava facendo imbarazzante, ci voleva qualcosa per rompere il ghiaccio.

"Un'altra vodka lemon per favore" chiese al barista.
"Per me un bicchiere d'acqua, grazie" ordinò successivamente lei guardandosi attorno.
"Non dirmi che sei astemia" sussurrò lui ridacchiando.
"No, semplicemente non ho mai bevuto"
"Vuoi provare?" chiese lui, spavaldo.
"Perché no?"
"Va bene, qualcosa di leggero" commentò il ragazzo.
"Non pensarci neanche, voglio partire con il botto" controbbattè subito lei
"Perfetto, allora, una vodka lemon per la signorina" chiese al barista.

Arrivati i 2 bicchieri sul bancone, la ragazza prese il suo bicchiere, scolandoselo tutto in una volta.
"Ma come fai a bere questa roba, è orribile" sussultò Serena, disgustata.
"Non n'è ho idea, bevo per dimenticare"
"Cosa devi dimenticare?"
"Non nè ho idea, voglio solo divertirmi" rispose lui.
"Allora andiamo a divertirci, andiamo a ballare dai!" esclamò lei sorridendo.
"Forse avrei dovuto darti sul serio qualcosa di leggero, l'alcool ti sta dando alla testa" concluse lui.
"Avanti, andiamo a ballaree" urlò lei, afferandogli la mano.
"Va bene, va bene" rispose lui ridendo.

Ethan mise le sue mani attorno alla sua vita, sui suoi fianchi, e Serena mise le sue incrociate, nell' incavo fra il collo e la testa.
"Ti sta molto bene questo vestito" urlò lui, per farsi sentire per via della musica.
"Come siamo romantici questa sera, vero Pocaontas?" chiese lei ridacchiando.
"Pocaontas? È orribile" esclamò ridacchiando.
"Potrei chiamarti Serenuccia" continuò lui.
"Non ci pensare neanche, è terribile"
"E va bene, Sere. Ti chiamerò Sere." affermò il ragazzo.
"Va bene Pocaontas"

"Adesso è meglio andare, non penso proprio che gli altri verranno"
La ragazza annuì.
<Bizzarro, che fine avranno fatto?> pensò lei fra se e sè.

Arrivata a casa Serena cercò Vic per farle una bella strigliata.
<Dove diavolo sei Vic?> pensò, trovandola poco dopo addormentata insieme a Thomas e Damiano.
Perciò si mise a letto rimboccandosi le coperte.