capther 15- T O U R

162 16 0
                                    

Tutto così ordinato, sistemato.
Lo studio del signor Armando.

"Eccoci qua" disse un uomo ben curato, sedendosi davanti a lei.
"Salve"  si limitò a dire.
"Mi fa piacere che sei venuta" disse lui porgendole un dolce sorriso.
"Grazie a lei per questa opportunità" disse imbarazzata.
"Dammi del tu, puoi chiamarmi Armando"
"Va bene" sibilò.
"Mi ha colpito davvero molto il tuo tipo di scrittura, il tuo stile... che ne diresti se iniziassi a scrivere qualcosina per qualche band?"
"Sono lusingata, ma mi piacerebbe continuare a scrivere per i måneskin, almeno per la fine del loro tour"
"Che ne pensi se, continui a scrivere e ad appoggiare i måneskin, e magari fra qualche mese potresti iniziare a seguire qualche altra band" spiegò lui.
"Perfetto" disse sorridendo.
"È stato un piacere conoscerti, Armando" continuò sorridendo.
"Piacere mio"

Poteva essere l'opportunità più grande della sua intera vita.
Avrebbe potuto scrivere per qualsiasi altro artista o band...
Avrebbe avuto una carriera.

Nel bene o nel male, non avrebbe mai lasciato i Måneskin, che erano ormai parte della famiglia.
Aveva trovato degli amici fantastici e nonostante avrebbe dovuto seguire altre band, loro avranno sempre avuto un posto nel suo cuore.

Aveva trovato degli amici fantastici e nonostante avrebbe dovuto seguire altre band, loro avranno sempre avuto un posto nel suo cuore

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Com'è andata?" chiese Victoria curiosa.
"Per adesso continuerò a scrivere per voi, almeno fino al tour, più avanti conoscerò altre band" spiegò.
"È fantastico! A proposito, noi volevamo chiederti una cosa"  disse Thomas.
"Ditemi tutto"
"Pensavamo di portarti con noi in tour" concluse il chitarrista.
"Davvero?", deglutì.
"Puoi sentirti libera di rifiutare, ovviamente per noi sarebbe meglio che ci fossi" continuò.
"Credo di doverci pensare un po', devo parlarne con i miei"
"Va bene, tranquilla"

"Puoi venire un attimo di là?" le chiese Ethan, in disparte.
Annuì.
"Dimmi"
"Ho pensato una cosa"
"Okay, cioè?"
"Voglio rendere ufficiale la nostra relazione, solo se ti va ovviamente" disse tutto d'un colpo.
"E come mai questa decisione?" chiese lei stupita.
"Perché dovremmo nasconderlo?"

In effetti aveva ragione, perché avrebbero dovuto nascondere i loro sentimenti?
La gente parla, è vero, ma parla sempre di tutto e di tutti.
Che male ci sarebbe?
Perché avrebbero dovuto fingere di non essere nulla, se si amavano?

"Se non te la senti non fa nu-"
"Si" disse lei interrompendolo.
"Si?"
Annuì.
"Grazie" le sussurrò stringendola forte a sé.

"Come vuoi ufficializzarlo?" chiese lei.
"Lo vedrai" disse facendole l'occhiolino.

"Usciamo" disse.
"Adesso?"
"Si, adesso, non ti va?"
"Ma dove andiamo?" chiese lei, scocciata.
"In giro, facciamo una passeggiata"
"Okay, andiamo" disse prendendo la borsetta.

Uscendo dallo studio, iniziarono a camminare in giro per la città.
"Questo è il tuo modo di ufficializzarlo? Camminando sulla stessa strada?" chiese lei stuzzicandolo.
"Sembro così banale?" chiese lui prendendola per mano.
"E chi dovrebbe vederci, qui?"
"Non avere fretta, adesso ti faccio vedere chi dovrebbe vederci" disse, baciandola improvvisamente.

In questo frangente di tempo, centinaia di paparazzi erano attorno a loro, riempiendo i ragazzi di foto e domande.
"Da quanto state insieme?" chiese uno.
"Come si chiama?" chiese un'altro.
"Con Emma?" chiese un'altro ancora.

"Ti ho accontentata? Adesso non si parlerà altro che di te" le disse all'orecchio.

I ragazzi si allontanarono, sfuggendo dai paparazzi.

"Sei proprio una pazza, sai?"
"Solo perché ho preso un gelato?" disse lei roteando gli occhi.
"A stare con me, intendevo"
"Allora è molto probabile che mi piaccia essere pazza"
"Dai andiamo" disse sorridendo.

Una rosa piena di spine | Ethan, MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora