capther 17- G E R M A N Y

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Mancavano sempre meno ore al tour, e la band era finalmente pronta.

"A che ora è l'aereo?"
"Fra cinque minuti" ripose Thomas, prendendo la sua valigia.
"Fra cinque minuti? Muoviamoci" esclamò Serena, preoccupata.

Poco dopo, i ragazzi si diressero verso l'aereoporto, preparando valigie e documenti.
"4 Corsia" disse l'hostess, mostrando loro la strada.

"Siamo capitati vicini" fece notare lei, una volta seduta accanto ad Ethan.
"Già" disse lui ridacchiando silenziosamente.
"Devo confessarti una cosa, è il primo aereo che prendo" ammise sincera.
"Non dirmi che hai paura" disse sorridendo.
Non rispose.
"Okay, adesso non pensare al fatto di essere su un aereo, immagina di essere nella tua cameretta, con carta e penna in mano" le disse stringendole la mano.
Annuì.

"Vi comunichiamo che l'aereo sta per partire"

"Stai tranquilla, andrà tutto bene, e poi questo è il primo di una lunga serie di aerei che dovrai prendere"
"Si ma non sarà la stessa cosa senza di te" disse lei, stringendo ancor di più la sua mano.

"Vedi quei due signori?" chiese lei.
Lui annuì.
"Ci stanno guardando da quando ci siano seduti" continuò.
"E?"
"Li ho sentiti sussurrare qualcosa su di noi"
"Non dargli importanza, piuttosto, davanti Thomas c'è un ragazzo che ti sta fissando da minuti e sono a tanto così da andare lì e spezzargli il collo" disse facendo un gesto con la mano.
"Lascialo guardare, tanto i miei occhi sono solo per te"
"Se continua a guardarti così insistentemente giuro che vado lì e gli faccio un bel discorsetto"

"Oh mio dio, si muove! Stiamo volando cazzo, stiamo volando!" esclamò lei, guardando il finestrino.
"Si, stiamo volando" disse imitando la sua voce.
"Non prendermi in giro" disse lei ridendo.

Durante il viaggio, Serena si è addormentata per qualche ora, posando involontariamente la sua testa sulla spalla di Ethan, che si è presa cura di lei come se fosse la cosa più bella che avesse, stringendola forte a sé.
Thomas stava ascoltando della musica con gli auricolari, Vic si era addormentata e Damiano stava cercando di fare delle foto antisgamo ai due.

Arrivati a destinazione, Ethan dovette svegliare la ragazza.
"Ehy, siamo arrivati" le disse dolcemente, sfiorandole la spalla.
La mora si svegliò dal suo lungo sonno, e la band scese dall'aereo.

"Le due belle addormentate" disse Damiano scherzando.
"Guarda che hai dormito anche tu" gli fece notare Thomas, ridendo.
"In ogni caso, dobbiamo andare adesso"
"Sisi, facciamo come dice la principessa sul pisello!" urlò Victoria, ridendo.
"Dai andiamo" disse la mora, ridacchiando.

Eccoci qui Germania, pensò fra sé e sé.

"Te prego, dimmi che capisci qualcosa in inglese " le disse Thomas, speranzoso.
"5 anni di liceo Linguistico sono serviti a qualcosa"
"Perfetto, allora aiutami che non capisco niente"
"Va bene" disse accennando un sorriso.

Le mura della struttura erano piene di fan con borse, bandiere, foto e cover pronte ad essere autografate.
Era il loro momento.

La band iniziò a fare qualche foto, continuando a firmare oggetti personali.

"Serè aiutami" le disse Thomas, avvicinandosi a lei.
La ragazza si avvicinò ai fan.
"Thomas, can you write my name on this bag?" le chiese una ragazzina.
"Ti ha chiesto se puoi scrivere il suo nome sulla borsa" gli sussurrò lei.
"Oh yes, What's your name?"
"Kanya"
"Mannaggia, e come se scrive mo'?
"K, a, n y, a" sussurrò Serena.

Poco dopo, una ragazza fece una domanda un po' azzardata.
"I'm sorry, you and Ethan are dating?"
"Yeah, we love each other" rispose lei.
"Oh, that's so sweet!" esclamò la ragazza, stupita.
"Ma che te sta a di?" chiese Thomas confuso.
"Ti spiego dopo" disse ridacchiando.

Dopo aver trascorso del tempo con i fan, la band cominciò a prepararsi per il concerto

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Dopo aver trascorso del tempo con i fan, la band cominciò a prepararsi per il concerto.

"Ti dona il rosa" disse Serena, rivolgendosi ad Ethan, notando i vestiti abbinati della band.
"Mi dona qualsiasi cosa" disse lui.
"Come darti torto, anche se stai ancora meglio senza vestiti" sussurrò.
Non rispose, si limitò ad inarcare il sopracciglio, come se fosse sorpreso.
"Non guardarmi così, sono solo sincera, adesso vai e spacca, va bene?" disse sistemandogli la giacca.
Annuì.

"Tra 2 minuti sul palco"

I ragazzi raggiunsero il sipario, aspettando che si aprisse.
Improvvisamente Ethan si voltò verso di lei, mimando con il labiale un 'ti amo'.
Quasi con le lacrime agli occhi, lei portò la sua mano alle labbra, innamorata.
Era innamorata.
Era la sua prima relazione e stava andando incredibilmente bene.

Ed eccoli lì, su quel palco, i suoi amici, coloro che le avevano cambiato la vita.

Una rosa piena di spine | Ethan, MåneskinWhere stories live. Discover now