capther 13- S H O W

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C'era qualcosa di meglio di questo? Di un meraviglioso risveglio? Non proprio.

Si svegliò affianco a lui, in quell'enorme letto che si faceva sempre più piccolo.

Le ore, i minuti, i secondi, erano passati più in fretta di quanto si sarebbe aspettata, anche se in verità, con Ethan il tempo volava sempre.

Sapeva che probabilmente si sarebbe dovuta alzare, gli altri sarebbero potuti entrare da un momento all'altro; ma cosa importava?

In quell' istante c'erano solo loro due, accovacciati, lo sguardo di lui su di lei e la sua mano fra i suoi capelli.

Non poteva chiedere di meglio.

"Mi stai osservando?" chiese lei ironicamente facendo una smorfia.
"In realtà, lo stavo facendo da un po', probabilmente da una quindicina di minuti" disse lui sfiorandole dolcemente il viso.
"E a cosa devo tutta questa attenzione?" chiese ridacchiando.
"Torna a dormire, sei meno fastidiosa quando dormi" disse lui sbuffando.

"Ma sta' zitto, piuttosto hai notizie degli altri?"
"Zero, so solo che questa sera non puoi mancare"
"Questa sera?" chiese lei incuriosita.
"Sul serio non lo sai?"
"Sputa il rospo"
"Ad una condizione"

"Sentiamo, quale sarebbe la condizione?"
"Un bacio" disse lui accennando un sorrisetto.

"Non provocarmi" ringhiò la ragazza.
"Va bene, allora non saprai mai cosa ci sarà questa sera"
"Lo scoprirò ugualmente da sola, grazie"
"Non devi ringraziare" continuò Ethan facendole una smorfia.
"Sei proprio uno stronzo"
"Tu sei troppo carina e gentile, un po' di carattere deve esserci nella coppia"
"Io carina e gentile? Mi hai scambiata per qualcun altro bello mio"
"Me lo dai o no questo maledetto bacio?" disse lui interrompendola, cercando di variare il discorso.

"Sei proprio testardo" sussurrò al suo orecchio, dandogli un bacio sulla guancia.
"Perché mi guardi così? Non hai specificato dove volessi il bacio" disse lei soddisfatta.

"Facciamo che per ora hai vinto tu, ma mi vendicherò, e in ogni caso questa sera ci sarà un concerto a cui non puoi non venire" disse lui, alzandosi dal letto.
"E a che ti servo lì?" chiese lei con aria di sfida.

"Devi aiutarmi con i capelli, so che hai quella strana piastra, e... voglio che tu sia lì" disse imbarazzato.
"C'è la parrucchiera apposta per te" gli fece notare.
"Voglio che sia tu ad aiutarmi, è un probelma?"
"No, assolutamente. Ci sarò" continuò poco dopo.
Il ragazzo sorrise.

Erano le 5 del pomeriggio quando la band si trovava in camerino a prepararsi per il concerto

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Erano le 5 del pomeriggio quando la band si trovava in camerino a prepararsi per il concerto.

"Serè, fuori o dentro?" le chiese Damiano indicando la camicia.
"Mettila dentro, però fanne uscire un pezzettino, ecco così" disse lei sistemandogli la bianca camicia.

La ragazza si soffermò ad osservare il modo in cui la truccatrice stava truccando Ethan, era affascinata da così tanta bellezza, era talmente ammaliata da restare impalata lì.

"Abbella ci sei?" le chiese il cantante, facendo passare più volte la sua mano davanti al suo viso.
"Terra chiama Serena" continuò Thomas, scherzando.
"Ci sono, avete bisogno?"

"Viè qua, sincera, sono figa con questo rossetto?"
"Vic tu saresti bella anche con un sacco dell' immondizia" le disse l'amica, rassicurandola.
"Ma ne sei sicura?"
"Sicurissima"

Si diresse verso il batterista, a cui mancavano solo i capelli.
Prese una ciocca e l'attorcigliò sulla parte rovente della piastra, aspettando qualche minuto per poi far uscire un perfetto boccolo; procedendo così fin quando i suoi capelli diventarono più belli di sempre.

"Ti stanno da dio, amico" disse improvvisamente Thomas, avvicinandosi alla coppia.
"Sei pazzesco" le sussurrò all'orecchio la ragazza, facendo sorridere il ragazzo.
"Niente male" disse lui compiaciuto.
"Ti ho fatto i boccoli solo nella parte di sotto così eviterai di sembrare un cavolfiore" concluse lei ridendo.

"Tra 5 minuti in scena"

"Adesso vai, e spacca tutto" disse al ragazzo, portando le sue mani sulle sue spalle.
"Puoi contarci".

Il concerto stava proseguendo perfettamente, come da organizzato

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Il concerto stava proseguendo perfettamente, come da organizzato.

Il pubblico era entusiasto e tutti cantavano in coro le loro canzoni preferite.

Verso la fine, Damiano fece il suo solito discorso, ringraziando tutti i presenti, facendo però qualcosa di inaspettato.

"Volevamo anche ringraziare Serena Scott, produttrice e scrittrice di 'Zitti e Buoni', che invito a salire sul palco"

"Serè devi andare!" le disse la truccatrice, da dietro le quinte.
"Io?" chiese lei stupita.
"Sì, tu!!"

All'entrata della ragazza, i ragazzi si misero ad applaudire, così come il pubblico.

Serena accennò timidamente un sorriso.

La band prese per mano la scrittrice e tutti e 5 i ragazzi fecero un inchino, ringraziando nuovamente Roma e tutti i presenti.

Una rosa piena di spine | Ethan, MåneskinWhere stories live. Discover now