capther 10- S L E E P I N G

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"Devi assolutamente fermarti qui questa sera, come i vecchi tempi"

"No Vic, davvero, i miei mi aspettano" disse lei, dicendo la prima scusa che le era venuta in mente.
"Ci parlo io con i tuoi, sul serio" disse Victoria, seria.

Chi le avrebbe spiegato che ogni notte si svegliava con le lacrime agli occhi?
Chi le avrebbe spiegato che non riusciva a dormire, ed ogni volta che si addormentava, anche solo per un secondo, aveva lo stesso dannato incubo?
Chi le avrebbe spiegato che non si sentiva abbastanza?

"Davvero, facciamo un' altra volta"
"E va bene, ma la prossima volta non voglio sentire scuse" concluse la bionda.

"Ciao ragazzi, ci vediamo" disse la mora dirigendosi verso la porta.
"Cià bella" rispose Damiano, salutandola.

La ragazza uscì di casa, ancora con gli occhi di Ethan addosso.

Tornata a casa, decise di non addormentarsi per fermare, in un modo o nell' altro, i suoi ripetuti incubi.

Non devo dormire.
Non devo dormire.
Si ripeteva bevendo sempre più tazze di caffè: via con la prima, la seconda, la terza, la quarta...

Ed è proprio quando i suoi genitori andarono a letto, che ci andò dentro, scolandosi tazzine e tazzine di caffè.

Era l'una di notte e aveva bevuto circa una dozzina di tazze di caffè, non riuscendo a rimanere sveglia prese un libro, cosa c'è di meglio di rileggere un bel libro? Leggeva, sbadigliava e girava pagina, fece così con tutti i libri della sua libreria, e seppure le ore passassero in fretta, Serena aveva sempre più sonno.

Come poteva rimanere sveglia?
Le venne un'idea mentre stava rileggendo per la 5 volta di seguito un dizionario.

'Il telefono' pensò, entrando nell' homepage di Instagram.

Iniziò a scorrere in cerca di qualcosa da fare, di qualcosa che potesse stimolarla, e come se il destino la stesse prendendo in giro, andò a cliccare sulle stories di Ethan, che a quanto pare era sveglio.

Avrebbe voluto scrivergli, stava per farlo ma si trattenne, non poteva rincorrere un ragazzo fidanzato, specialmente Ethan.

Tutta la notte.
Tutta la notte passata così, fra una tazza di caffè e qualche sbadiglio, ma purtroppo non era riuscita a rimanere sveglia, avrà dormito si e no due orette, fortunatamente senza incubi o sensi di colpa.

Forse non era portata a questo genere di cose, non sapeva cosa si provasse ad essere innamorati di qualcuno, e adesso che lo stava provando sulla sua pelle, avrebbe preferito non averlo mai incontrato.

Forse non era portata a questo genere di cose, non sapeva cosa si provasse ad essere innamorati di qualcuno, e adesso che lo stava provando sulla sua pelle, avrebbe preferito non averlo mai incontrato

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Si svegliò per le 10 di mattina, rimproverandosi il fatto di esser riuscita ad addormentarsi.

Ma ormai era andata così, e fra 2 giorni ci sarebbe stato il solito compleanno pieno di alcool di Vic, e non poteva di certo mancare.

Una rosa piena di spine | Ethan, MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora