capther 9- S C A R Y

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Era finalmente mattina; per Serena la nottata non era di certo andata bene.

!Non sei mai abbastanza! continuava a ripeterle una misteriosa voce, che la fece svegliare nel bel mezzo della notte con le lacrime che le rigavano il viso.

Erano le 3 di mattina e cercava in qualche modo un suo messaggio, una sua chiamata che evidentemente non c'era.

Si era messa in testa di smettere di provare qualsiasi cosa che stesse provando per lui.

'Professionalità, professionalità ed amicizia' si ripeteva.

Non si vedevano da solo due giorni, anche se erano sembrati mesi, anni.

In questi due giorni cercò di non pensarci, di non pensare al suo fisico scolpito, ai suoi lunghi capelli, alle sue labbra, alla sua voce;e pur con fatica, ci riuscì.

Era riuscita ad esternarlo dalla sua mente per 2 giorni, ma sapeva che questo pomeriggio, quando si sarebbero rivisti, sarebbe crollata.

"Avanti, resta per cena" la supplicava Victoria.
"Mangi, senti la nuova canzone e te ne vai" continuò lei pregandola di rimanere un altro po'.
"Dai, hai scritto tu questa canzone, non puoi non sentirla" disse Thomas intromettendosi.
"Okay va bene" disse lei sorridendo.

"Che sta succedendo qui?" urlò Damiano dall' altra stanza.

"Mi fermo a cena" rispose lei.
"Daje,faccio un panino in più allora"

La band si sedette a tavola, e nonostante Ethan stesse cercando in tutti i modi di evitare lo sguardo della ragazza, ogni tanto i loro sguardi si incrociata o per sbaglio.

"Buon appetito!" esclamò Vic dando un bel morso al suo panino.
"Puoi passarmi la salsa?" le chiese il batterista, intimidito.

La ragazza annuì e gli passò la salsa, quasi cercando del contatto fisico, come se quel contatto le fosse stato tolto, privato.

"Serè ci stai andando dentro questa sera eh?" le disse Thomas ironicamente, notando la sua grande fame e il panino già finito.
"Al posto di fare lo spiritoso ti conviene mangiarti quel panino altrimenti lo mangio io" rispose lei seria, per poi scoppiare a ridere.

Dopo aver finito di cenare, la band iniziò a suonare la loro nuova canzone: 'Zitti e buoni'.

La ragazza restò ipnotizzata, scioccata del fatto che un brano scritto ed ideato da lei fosse risultato così bello ed emozionante.

"Wow" esclamò stupita.
"Abbiamo intenzione di suonarla al tour" disse Damiano soddisfatto.
"Ma è fantastico!"

"E' tutto merito tuo" le sussurrò Ethan, afferrandola per il braccio e portandola in un angolo.

"Che intendi?"
"Damià scrive bene, molto bene, ma non è comparabile a te" disse lui sincero, toccandosi il sopracciglio sinistro, abbassando lo sguardo.

"Dici sul serio?" chiese lei stupita.
"Ti sembro il tipo che scherza?"
"No, direi di no" controbattè lei roteando gli occhi.
"Quindi?" continuò lui.
"Quindi cosa?"
"Nemmeno un 'grazie' "
"Addirittura, pretendi così tanto?" chiese lei sospirando.
"Se questo per te è 'pretendere tanto' non hai ancora visto niente" disse lui allontanandosi lentamente.
"Va bene Pocaontas"
"Non chiamarmi così" ringhiò.

Un po' stupita, Serena tornò dagli amici.

Una rosa piena di spine | Ethan, MåneskinWhere stories live. Discover now