Una rosa piena di spine | Ethan, Måneskin

capther 5- H O M E

Le due lunghe settimane sono finalmente terminate, e oggi stesso la band tornerà a casa.

La ragazza ha lasciato tutto per com'era.
Si è data una sistemata, mettendo un po' di mascara ed è andata ad aprire la porta.

"Serè, ci sei mancata!" disse la bionda, abbracciando l'amica.
"Lasciala un po' anche a noi Vic" controbbattè Thomas.
"Avresti dovuto esserci, sul serio" commentò Damiano.
"Chissà, magari un giorno ci sarai anche tu" continuò.
"Mi piacerebbe molto" disse lei intimidita.

"E tu che hai fatto?" le chiese Thomas.
"Nulla di che"
"Recupererai con noi questa sera e guai se manchi eh" le raccomandò Victoria.
"I nostri amici hanno deciso di organizzare una festicciola in un locale, insomma, una festa di bentornati" continuò il chitarrista.
"Okay ci sarò, ma questa volta sceglierò io cosa mettere" disse ridendo, rivolgendogli all'amica.
"Va bene Miss. Arroganza"
"Serè, questa sera me devi aiutà co i vestiti" le disse Damiano con la sua solita enfasi.
"Okay, avevi pensato a qualcosa in particolare?"
"Noi andiamo, non vogliamo assistere ad una delle solite stravaganti scelte di Damià"  controbbattè Thomas.
"Ao non sono stravaganti, sono stilose"
"In ogni caso, noi andiamo" rispose Vic facendo una smorfia.

"Che ne pensi di un classico smoking?"
"Troppo banale, sono Damiano David, non uno qualunque"
"Ho capito, cosa ne pensi di qualcosa del genere?" disse lei indicando un completo bianco latte di giacca e pantaloni, e un croptop nero trasparente aderente.
"Oh yess" urlò lui soddisfatto.

"Dovrei cambiare la mia stilista e mettere te!" esclamò il ragazzo.
"Addiritturaa, non esagerare" disse lei ridendo.
"Non esagero, hai un ottimo gusto" controbbattè lui.

La festa era iniziata.
Il locale non era niente male, nemmeno per Serena che non amava le feste.
C'erano enormi festoni, lussuosi bicchieri e tanto alcol.

Strano ma vero, Victoria restò a bocca aperta vedendo scendere l'amica dalle scale, più bella che mai: indossava un semplice vestito lungo nero, ma con una bella scollatura e con uno spacco di coscia laterale che la rendeva unica.
Gli unici accessori che mise sono le sue amate scarpe nere con il tacco e una pochette nera.

"Hai proprio ragione Damià, ha stile" commentò la chitarrista vedendo entrare l'amica.
"Avanti, come sto?" chiese la mora, fiera di sé.
"Sei spaziale amica mia" rispose la bionda sorridendo.
"Anche tu non scherzi" controbbattè lei.
La ragazza accennò un sorriso.

"Chi è quella ragazza?" sussurrò lei.
"Quella affianco ad Ethan?" le chiese Victoria.
Serena annuì.
"Oh si, è la sua ragazza, stanno insieme da un po' a quanto pare"
"Dovresti andare a conoscerla" continuò la bionda.
"Perché?" chiese l'amica stupita.
"È molto simpatica"

"Un bicchiere d'acqua, grazie" disse lei, avvicinandosi al bancone.
"Hey"
"Hey, lei è Emma la mia ragazza" disse lui mettendole l'avambraccio sulle spalle.

Emma: una ragazza affascinante.
Lunghi biondi capelli ricci, occhi blu come il fondale marino, fisico scolpito.
Non le mancava nulla.
Aveva delle belle gambe, un bel portamento e una bella voce.

"Piacere di conoscerti..."
"Serena, mi chiamo Serena" la interruppe.
"Ah giusto, piacere io sono Emma" disse lei con un' aria disgustata.

<Simpatica,certo> pensò.

"Sei un nuovo membro della band?" chiese la ragazza.
"Oh no, sono un'amica di Vic"
"Okay adesso noi andiamo a cercare Thomas, a dopo" concluse il ragazzo accennando un timido sorriso.

La festa si concluse con le formidabili canzoni della band e con qualche occhiataccia da parte di Emma.
La ragazza tornò a casa con gli altri, e si mise a dormire cercando di non far pensare allo strano comportamento da parte della ragazza del batterista.