Kintsugi

By Raelchel

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"Spero di essere l'oro per il tuo cuore." More

0. Intro
1.Finalmente a casa*
2. Claire
3. You've got a friend
4. Arrivi
5. Bentornata
6. La realizzazione di un sogno
8. Piccola palla di pelo
9. James & Adele
10. Strategie
11. Doti Culinarie
12. Colloqui e sorprese
13. Piccolo irlandese biondo
14. Girasoli e peonie
15. Kintsugi
16. Meravigliosa
17. Pancake ai mirtilli
18. Grandi notizie
19. Cocktail e istinto
20. Sono talmente innamorato di te
21. She's a rainbow
22. Scommessa
23. Paure, inchiostro e promemoria
24. Elsie
25. Primo amore
26. Per favore
27. Sono davvero felice per te
28. Appuntamento
29. Voglio raccontarti tutto
30. Claire, sei davvero così stupida?
31. Abiti importanti
32. Insieme
33. Papà
34. Non avere paura
35. I tre moschettieri
36. Andrà tutto bene
37. Déjà vu
38. Realizzazioni
39. Non fermarti
40. Tappi per le orecchie
41. Grease
42. Guerriera
43. Il mio cuore è tuo
44. Ovunque
45. Senza vergogna
46. Ti meriti un amore
47. Fenice
48. Ti aspetto
49. Rifugio
50. Restare
Epilogo

7. Scatoloni

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By Raelchel




Stamattina sono arrivati tutti gli scatoloni di Claire dall'Inghilterra e adesso il mio salotto ne è invaso. Se penso a quanto tempo ci vorrà per sistemare tutta questa roba mi viene la nausea. Non posso chiedere nemmeno a Louis di raggiungerci per darci una mano, perché aveva un incontro con un fornitore per il locale e non aveva idea di quando si sarebbe liberato.

"Lo sai vero che se resti lì a fissarli non diminuiranno magicamente?" dice Claire appoggiandosi, accanto a me, allo schienale del divano.

"Anzi ogni volta che li guardo mi sembrano sempre di più." sbuffo portandomi alle labbra la mia tazza di the.

"Dai prima iniziamo e prima finiamo!" esclama mia sorella prendendo il primo scatolone e iniziando a salire le scale. Lascio la mia tazza, ormai vuota nel lavello in cucina, poi ne recupero uno anche io e la seguo al piano superiore.

"Che cazzo c'è qui dentro!? Pietre!?" le domando dopo aver lasciato lo scatolone sulla sua scrivania.

"Non mi ricordo."

"Per forza che non te lo ricordi, se come ogni persona normale avessi scritto all'esterno cosa contenevano, magari sarebbe stato molto più semplice il nostro lavoro." Il mio tono irritato le fa ruotare gli occhi al cielo, mentre si alza per aprilo.

"Ecco svelato il mistero! Sono i miei libri di fotografia." dice tutta felice, iniziando a sistemarli sulla libreria vicino alla finestra. "Comunque smettila di lamentarti e dammi una mano!"

"Non arriverò mai a fine giornata. Maledetto Louis una volta che la sua presenza sarebbe stata più che utile, ovviamente lui non c'è!" borbotto mentre inizio a occuparmi dell'altra scatola piena dei suoi vestiti. Ovviamente lei si è beccata la più leggera.

"Aspetta! Ho un'idea." dichiara, recuperando il suo telefono dal comodino e iniziando smanettarci.

"Non so se fidarmi delle tue idee."

"Oh questa ti piacerà!"

"Dai parla."

"Che ne dici se chiedessi ad Harry di venire a darci una mano!? Così potremmo lasciare a lui il lavoro pesante e noi occuparci solo di svuotare e sistemare il tutto." dice illustrandomi la sua idea.

"Sai forse dopotutto qualcosa di buono l'hai preso anche tu, sono quasi commossa da questa tua illuminazione!" scherzo mentre finisco di sistemare gli ultimi vestiti.

"Idiota! Lo chiamo subito." dice facendo partire la chiamata e portandosi il cellulare all'orecchio,mentre io sollevo il pollice dandole il mio ok.

"Ciao Haz! Sono io, Claire. Senti sei impegnato stamattina!? Perché avrei bisogno di una mano per sistemare tutti gli scatoloni che sono arrivati dall'Inghilterra, prima che mia sorella mi uccida perché le ho invaso il salotto." domanda al suo interlocutore, poi resta in silenzio, continuando ad annuire, infine salutarlo e chiudere la chiamata.

"Allora!?" le chiedo sperando che almeno il suo amico abbia deciso di sacrificarsi.

"10 minuti ed è qui. In cambio del suo aiuto però vuole almeno un pranzo."

"Oh guarda gli sono talmente grata che potrei preparargli persino un fottuto banchetto!" affermo facendola scoppiare a ridere.

"Intanto che lo aspettiamo che facciamo?"

"Beh potremmo iniziare ad aprire tutti i tuoi cartoni, così almeno scopriamo il loro contenuto misterioso. Anche perché dubito che tutta quella roba possa starci in questa stanza." Dico indicando con la mano la camera intorno a me per sottolineare meglio mio concetto.

"Dici!? A me non pare così tanta." Mi risponde avviandosi al piano inferiore, seguita da me. Quando siamo a metà scale, la afferro per le spalle e la faccio voltare in direzione della sala.

"Che stai facendo!?" esclama presa alla sprovvista dal mio gesto.

"Guarda." dico indicandole con la mano il casino presente " Ti sembra ancora che non sia poi così tanta roba?"

Praticamente ci sono più di 20 cartoni che occupano gran parte del soggiorno,ma la colpa è mia che non avrei mai dovuto fidarmi delle parole di mia sorella quando mi aveva detto che avrebbe spedito qualcosa di suo da Londra.

"Forse non hai tutti i torti." sbuffa.

"Togli il forse e non sbuffare! Qui l'unica che dovrebbe sbuffare sono io!" esclamo finendo di scendere le scale e iniziando ad aprire le prime scatole. Sto aprendo l'ennesima quando vengo interrotta dal suono del campanello, finalmente il suo amico è arrivato.

"Claireeee! È arrivato!" urlo per farmi sentire da mia sorella, che in questo momento non so dove sia.

"Sono in bagno! Vai tu!" urla di rimando.

Sollevo gli occhi al cielo, pregando ogni possibile santo o Dio di darmi la pazienza per poter affrontare questa giornata, senza dovermi macchiare dell'omicidio di mia sorella. Mi alzo e cercando di non ammazzarmi in mezzo alla confusione, mi dirigo alla porta. Quando la apro, Harry è girato di spalle e non faccio in tempo ad aprire bocca, che vengo interrotta dalla sua voce.

"Sei un'approfittatrice Claire e non pensare di..." dice, ma nel momento in cui si volta le parole gli muoiono in bocca e non posso vedere la sua espressione a causa degli occhiali da sole, ma suppongo che non si aspettasse di trovare me, ma la sua amica.

"Non sei Claire." mormora.

"Perspicace, comunque direi proprio di no." dico rivolgendogli un sorriso.

"Ehm mi spiace, io non volevo...uhm"dice con il capo abbassato e le mani infilate nelle tasche posteriori dei sui jeans e vederlo così in difficoltà non può che farmi sorridere, perché sembra davvero mortificato per una sciocchezza del genere.

"Ehi Harry." lo richiamo, subito il suo viso scatta su di me e vedendo il mio sorriso, mi sembra leggermente più rilassato. " Stai tranquillo, non pensi che non sappia pure io che mia sorella è una piccola approfittatrice!?" gli domando cercando di metterlo a sua agio e so di esserci riuscita quando sul suo viso appare un sorriso smagliante con tanto di fossette.

"Già immagino che tu la conosca anche meglio di me."

"Appunto, comunque accomodati pure." Mi sposto leggermente per farlo entrare e poi mi chiudo la porta alle spalle. Appena entro in salotto lo trovo ancora più incasinato di prima, visto che mia sorella ha pensato bene di ammucchiare in giro per la stanza la maggior parte dei suoi vestiti e appena mi nota mi guarda con quell'espressione da cucciolo, che usa sempre quando vuole addolcirmi od ottenere qualcosa. Prendo un profondo respiro e conto fino a dieci.

"Non guardarmi con quella faccia! Questa volta non attacca." le dico irritata.

"Non sto facendo nessuna faccia! Comunque ciao Haz!" raggiunge il suo amico per stringerlo in un abbraccio.

"Ciao Clay. Sembra che sia scoppiata una bomba in questa stanza." esclama divertito, guardandosi attorno.

"Ehi non è vero! C'è solo qualche vestito in giro." ribatte offesa.

"Qualche!?" dico sfregandomi i palmi sul viso frustrata. " C. io ti voglio un bene dell'anima, ma in questo momento sto seriamente cercando di non ucciderti. Perciò ti prego inizia a raccattare tutti i tuoi vestiti e a portarli di sopra, perché ti giuro che se no ci penso io e credimi poi non li troverai nel tuo armadio!"

"Scusa se non sono una pignola ordinata come te. Comunque ha ragione Lou avresti bisogno di trovarti un uomo che ti faccia rilassare come si deve." esclama alzando gli occhi.

"Lou dice un mucchio di stronzate."ribatto.

"Io non credo proprio."

"Ehm ragazze" ci richiama Harry facendoci voltare entrambe verso di lui "Per quanto possa essere divertente ascoltare i vostri battibecchi, forse sarebbe il caso di iniziare a sistemare questo casino."

"Finalmente qualcuno che ragiona!" esclamo iniziando a recuperare i vestiti sparsi in giro.

"Solo perché anche lui è un maniaco dell'ordine come te." dice Claire, beccandosi poi una manata sul braccio dal diretto interessato.

"Non sono io che sono un maniaco dell'ordine, sei tu che sei una disordinata cronica. Vogliamo parlare delle condizioni pietose in cui si trovava la tua stanza a Londra!?"

"Io nel mio disordine riesco a trovare tutto quello che mi serve." ribatte lei.

"Ah si!? Come quella volta che non trovavi le tue mutandine preferite e alla fine erano infilate sotto il mio letto." dice e a quelle parole sollevo le sopracciglia sorpresa, voltandomi di scatto verso di loro.

"E come ci sono finite le tue mutande nella sua camera da letto?" domando a mia sorella e le loro espressioni in questo momento sono impagabili: Harry con la bocca dischiusa e gli occhi sgranati, mentre Claire lo sta trucidando con lo sguardo.

"Harry cazzo, perché non colleghi mai la bocca al cervello prima di parlare!?" gli domanda mia sorella con tono irritato. Lui guarda me, poi guarda lei, per ritornare con lo sguardo su di me.

"Non è come pensi...insomma sono finite lì...n-non so come...cioè io non faccio queste cose." balbetta in evidente imbarazzo, accentuato dal rossore sulle sue guance.

"Cioè mi stai dicendo che non fai queste cose in generale o che non le fai con mia sorella?" corrugo le sopracciglia fingendomi confusa dalle sue parole. Ovviamente so che tra di loro non è mai successo nulla, mia sorella è stata più che chiara al riguardo, ma il suo amico mi ha appena servito un'occasione perfetta per divertirmi un po' e prenderli in giro. Alla mia domanda le sue gote si tingono ancora più di rosso e sposta lo sguardo sui i suoi piedi.

"Liz! Piantala di metterlo in imbarazzo! Sai benissimo cosa voleva dire." mi riprende Claire, sbuffando sonoramente.

"Non voglio metterlo in imbarazzo, sto solo cercando di capire." spiego pacatamente, premendo le labbra tra di loro per nascondere un sorriso.

"Ti ho già fatto capire abbastanza io quando tu e Lou senza mezzi giri di parole mi avete chiesto se avevamo fatto sesso." dice Claire attirando di nuovo l'attenzione del suo amico, che la osserva con un'espressione tra il confuso e il disgustato.

"Perché pensano che facciamo sesso?"

"Perché sono due idioti! Due idioti ai quali ho già spiegato che io e te siamo solo amici, esattamente come loro due." ribatte Claire.

"Beh però l'unica cosa che ho capito io ora è che lui non fa sesso e basta, non solo con te. Peccato però non sa cosa si perde." affermo con un sorriso scrollando le spalle.

"Hai intenzione di aiutarmi o di stare lì muto come un pesce!?" gli chiede nascondendo il suo nervosismo con un leggero tono sarcastico. A questo punto il moro sposta la sua attenzione su di me e dopo essersi schiarito la gola si decide a parlare.

"Non credo sia importante da sapere, ma ovvio che faccio sesso".

"Haz! Ma che cazzo stai dicendo!?" domanda mia sorella esasperata.

"Ha detto che non aveva capito, le sto spiegando, no!?"

"Harry ti sta palesemente prendendo in giro e tu sei così tonto che non te ne sei nemmeno accorto."

"Ma io...insomma le hai già detto che siamo amici...io pensavo..noi non facciamo nulla del genere..non voglio nemmeno pensarci...ma perché dovrebbe prendermi in giro?" domanda ed è quasi adorabile vedere quanto è confuso e imbarazzato dall'intera situazione.

"Liz ti prego diglielo tu che stavi scherzando."mi dice Claire ormai al limite indicando con un gesto della mano Harry.

"Sto scherzando Harry, certo la storia delle mutande era fraintendibile, ma so che tra di voi non c'è nulla se non amicizia. Sapessi quanti miei vestiti sono finiti in camera di Louis e nemmeno abbiamo mai vissuto assieme." dico al ragazzo di fronte a me e non riesco più a trattenermi dal sorridere alla sua espressione confusa e imbarazzata insieme, quando realizza il tutto. "Comunque mi dispiace averti messo in imbarazzo, ma volevo solo infastidire mia sorella."

"Non importa tranquilla, sembravi così seria che non mi ha nemmeno sfiorato l'idea che stessi semplicemente scherzando." Ribatte lui rivolgendomi un sorriso.

"Perfetto! Adesso possiamo metterci a lavoro!?" chiede Claire ottenendo un si da parte di entrambi. Mentre lei e Harry aprono i restanti scatoloni per controllarne il contenuto, io infilo tutti i vestiti recuperati dal mio salotto e gli infilo in una scatola, per poi salire al piano superiore. A metà scala però mi fermo e mi giro verso di loro.

"Comunque" richiamo la loro attenzione "Mi fa piacere che tu faccia sesso, sarebbe un vero peccato se uno come te praticasse l'astinenza." dico per poi continuare la mia salita, senza degnarli di uno sguardo. Alle mie orecchie arriva poi in lontananza la risata di Harry e infine la voce sconvolta di mia sorella che urla il mio nome.

"Elisabeth Jane Stevens!"

******************************

Ecco arrivato il nostro Harry!
Abbiamo un piccolo approccio tra lui e Liz, che serve più che altro per farvi conoscere meglio i loro caratteri.
Non c'è molto da dire, se non aspettare di vedere come si evolveranno le cose.
Intanto buona lettura!
Al prossimo capitolo.
E.
xxx

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