Il mattino dopo Saturno attese che tutti i suoi fratelli fossero usciti di casa e, non appena vide che anche suo padre Louis se ne era andato, si infilò in cucina e si avvicinò a Harry.
" Di cosa vuoi parlarmi? " gli chiese subito il riccio, avendo capito che suo figlio aveva qualche problema.
Saturno si lasciò cadere su una sedia, si toccò nervosamente i capelli e disse:
" Credevo di essere immune a queste cose, credevo che Erebo mi avesse rapito il cuore, ma...ma...."
" Ma qualcun altro è entrato prepotentemente nella tua vita...." concluse la frase Harry.
" Già " annuì Saturno con gli occhi bassi.
" E di chi si tratta?"
" Si tratta di Apollo, papà " esalò il ragazzo con un filo di voce.
Harry rimase sorpreso dalla confessione del figlio, ma non lo diede a vedere e gli chiese quindi di raccontargli tutto quello che era capitato.
Saturno, allora, gli parlò delle lunghe chiacchierate che faceva con il dio del sole, di come si trovasse bene con lui e di come, purtroppo, cominciasse a non trovare più piacevole la compagnia di Erebo.
" Il fatto è " aggiunse poi allargando le braccia " che, quando mi ha chiesto di sposarlo, io ho accettato più che altro perché sono stato colto di sorpresa e sapevo che tutti mi stavate guardando....ma....ma non sono convinto, mi sembra presto e poi...poi adesso si è aggiunto Apollo...."
Harry sorrise al figlio, gli appoggiò una mano sul braccio e sussurrò:
" Io credo che, prima di tutto, dovresti dire a Erebo che per te il matrimonio è troppo presto, che non te la senti e poi...poi ascolta il tuo cuore, piccolo...
Se è Apollo colui che te lo fa battere più forte, vuol dire che è lui la tua anima gemella "
Saturno ringraziò il padre con un sorriso e, più tranquillo, si recò come ogni mattina da Chirone.
Trovò il centauro nel suo campo di cipolle e, avendo grande fiducia anche in lui, gli confidò i suoi problemi.
Chirone lo ascoltò con attenzione e, in poche parole, gli ripetè quello che già Harry gli aveva detto...non poteva sposare una persona verso la quale nutriva dei sentimenti non più sicuri!
Il centauro gli disse poi di sedersi in mezzo alle cipolle a meditare e Saturno lo fece, sentendosi, inaspettatamente, subito più tranquillo.