~La Cacciatrice Mezzo Sangue~

By megaragea

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COMPLETA ~ Mi piacerebbe dimenticare tutto ciò che mi hanno fatto, ma non posso. La rabbia e il rancore mi st... More

~Prologo~
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chi sono
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AVVISO IMPORTANTE!✔
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~Epilogo~✔
Ringraziamenti✔
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Ciao gente del 2021

~33~✔

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By megaragea

Canzone: I'd Love To Change The World - Matstubs Remix - Jetta

In questo capitolo ci saranno delle scene molto violente, uomo avvisato mezzo salvato.

Non sento niente, se non il desiderio di uccidere e il gelido senso dell'odio.

Non parlo neanche, inizio ad agire, i due uomini dietro di me che cercano di attaccarmi, vengono squartati.
Cinque uomini sono intorno a me, sorrido divertita e inizio a tagliare la gola a tutti i presenti.

Non sento le loro suppliche sul fermarmi, non sento i loro colpi, o le ferite che difficilmente, mi procurano, sento solo l'adrenalina e la mia gioia quando vedo la vita abbandonare i loro occhi.
Ad ogni morte il mio cuore gioisce, è come un bisogno.

Strappo il cuore a due delle donne che prima sghignazzavano alle mie spalle, stacco la testa a venti uomini, strappo braccia e gambe ad ogni persona che mi è d'intralcio.
Ma il mio vero obbiettivo è la persona, che dall'alto sta' guardando questo massacro.

Lo fisso negli occhi, sono il riflesso della paura, del terrore che io gli provoco.
Sà che stò arrivando.

Una volta che tutti presenti sono morti, il mio corpo è ricoperto di sangue e ne sono felice.
Fischiettando salgo le scale, mentre sento i battiti dell'uomo che ha ucciso Eric, sempre più forti.
Sento l'odore della paura che prova, sento la consapevolezza sul fatto che sta' per morire e sorrido.
Un sorriso inquietante e pauroso.

Quando lo raggiungo, afferro il suo collo con violenza, per poi legarlo al soffitto con delle catene.

Che il gioco abbia inizio!

"Perché?"

Chiedo con una voce irriconoscibile, la voce della mia parte di lupo che si è unita a quella vampira, quando succede i miei occhi diventano completamente neri e perdo il controllo.

"Non ti dirò niente!"

Prendo un coltello e inizio a canticchiare una melodia inquietante, da film dell'orrore.

"Invece tu mi dirai tutto. Altrimenti ti farò provare talmente tanto dolore che mi implorerai di mettere fine alla tua miserabile vita."

Al momento, non provo neanche dolore per la perdita della persona che più si avvicinata ad una figura paterna.
Non provo niente, solo rabbia e odio.
Al resto ci penserò dopo.

"Ho già capito, non mi dirai niente vero? Allora ci divertiremo un po'."

Con il coltello, incido sulla sua pelle un sorriso, un po' come il Joker.
Il sangue inizia a colare, ma in questo momento sono troppo occupata a godermi la scena, per pensare a berlo.
L'uomo inizia ad urlare, mentre io sorrido compiaciuta.

"Prima di ucciderti ti farò soffrire tanto. A meno ché, non mi dici tutto subito."

Ma ancora non vuole parlare.

"Va bene. Poi non dare la colpa a me."

Afferro nuovamente il coltello e inizio a scuoiarlo vivo, fino all'osso.
Dopo svariate urla, finalmente cede.

"Faccio parte di un'altra associazione di cacciatori, ma non sono il capo fidati riusciranno ad averti, altrimenti ti uccideranno."

Queste sono le sue ultime parole, prima che io gli stacchi la testa.
La porta si apre e io con un salto, atterro al primo piano.
Sollevo lo sguardo e vedo Juan.
I miei occhi tornano normali e perdo tutta la forza, cadendo a terra.

La realtà mi arriva come uno schiaffo in pieno volto.
Eric è morto, come tutti gli altri.

Urlo di rabbia e di vendetta.
Ucciderò la persona che ha architettato tutto questo!

~~~~~~~~~

"Brava!"

Continuo a dare colpi al sacco, facendolo dondolare da una parte all'altra.
Eric osserva ogni mia mossa, con attenzione e ammirazione.

Dò l'ultimo colpo al sacco e cerco con lo sguardo il mio tutor.
Ma non lo trovo, almeno finché non abbasso lo sguardo a terra.

Eric è steso sul pavimento, i suoi polsi sono stati tagliati e dalle sue vene asce talmente tanto sangue, che potrebbe essere un fiume.
Nel suo viso non c'è paura, solo disgusto, nei miei confronti.

Ma non sono stata io ad ucciderlo!

"Assassina!"

Mi sveglio per colpa del mio incubo.
Dopo aver visto Juan, sono semplicemente andata in un albergo e ho preparato un biglietto per il primo volo.
Torno a casa.

------------

Esco dall'hotel, e non ci metto molto a sentire l'odore di due cacciatori.
Faccio finta di niente e continuo a camminare, fino a quando non sento i loro cuori battere vicino a me.
Mi giro e strappo con le mie mani, i loro cuori.

In lontananza vedo una v7, un sorriso appare nel mio viso.
È da molto che non giudo una moto, e in questo momento ne ho proprio voglia.

Dopo un po', riesco a far partire questa bellezza e parto.
Sfreccio per la città, senza preoccuparmi di tutte le multe che, probabilmente, stò procurando al proprietario.

Non ci metto molto per arrivare all'aereoporto.

------------------

Sono di fronte a casa mia, sò che mi riempiranno di domande, a cui io non vorrò rispondere.
È una ferita ancora aperta e per quanto voglia nascondere il mio dolore, probabilmente i miei occhi mi tradirebbero.

Io lo sapevo che qualcosa sarebbe andato storto, ne ero certa.
Ora però mi devo occupare della mia vendetta, a piangere ci penserò dopo.
Ho preso il primo volo disponibile, infatti c'è ancora buio.

Non me la sento di andare a casa, così decido di avviarmi in un posto che mi rispecchia.

♤♤♤♤

Salgo sulla cima della Cisterna e quando arrivo, mi sdraio sul bordo.

Penso a quanto sarebbe facile morire da umani.
Come ogni notte si ha la paura di non risvegliarsi la giornata seguente.
Ti tagli una vena, cadi dalle scale, ti butti da un palazzo e poi il buio, la pace.

Purtroppo io non ho neanche questo diritto, quello di porre fine alla mia vita.
La vita di un umano è fragile, la si può distruggere molto facilmente, invece la mia morte non avverrà mai.

Qualche anno fà ci avevo provato: veleno, gola tagliata, un pugnale nello stomaco, una caduta dal palazzo più alto di New York... Ma niente.

La mia vita non ha voluto abbandonare il mio corpo.
Solo delle lievi ferite e cicatrici, niente di più.

Sento un cuore che batte, mi giro e incontro degli occhi nocciola.
Così profondi da poterci vedere l'universo.
Sono gli occhi di Storm.

Sembra sorpreso dalla mia presenza.
Non lo saluto, mi limito a riportare il mio sguardo verso l'orizzonte.

Lui si stende accanto a me, sollevandomi la testa, per poi appoggiarla al suo petto.

"Non ho bisogno che tu mi dica qualcosa, capisco che non stai bene e che qualcosa ti turba. Per quanto tu non voglia, ti prometto che ci sarò sempre per te, mia bellissima compagna."

Una lacrima solitaria solca il mio viso, andando a bagnare la sua maglietta.
In quel momento mi stringe più forte a se, come se cercasse di prelevare un po' del mio dolore e appropiarsene.

"Grazie."

Una semplice parola, ma con tanti significati.

Hola!
Lo so sono malvagia...
Comunque in questo capitolo ho dato sfogo alla mia parte sadica e violenta.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e alla prossima!


Per chi non avesse capito che cos'è una v7


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