Sospiro sconfitta mentre appoggio la testa sul banco. Non vedo l'ora che tutto questo caos finisca.
"Waliyha ha ragione, secondo me dovresti andare e conoscerli, poi hai anche la scusa e la possibilità per visitare Parigi. Ed infine dovresti invitare anche Zayn, due romanticoni sotto la Tour Eiffel." Scherza Jade.
Waly mi ha detto di andare e che provarci non mi costa niente. Infondo ha ragione, potrei sempre provarci e se le cose non vanno per il verso giusto allora staremo in hotel e ci goderemo quei sei giorni di relax, solo io e Zayn, in Francia.
Si può fare.
La prima ora di lezione non si è fatta, abbiamo avuto un ora buca dato che il professore di Storia non c'era.
Ora è la seconda ora, raccolgo la mia borsa e mi dirigo verso l'aula di Miss Stewart.
Papà dovrebbe essere li dato che quella vipera ci aspetta per la seconda ora, perfetto. Mi tocca saltare anche Spagnolo.
"Buongiorno papà." Gli lascio un veloce bacio sulla guancia e lui ricambia.
"Pronta?" Mi chiede. Scuoto la testa.
"No, ma prima finisce meglio è." Mi sorride rassicurandomi e bussa alla porta dell'aula di scienze umane.
Dopo aver sentito un avanti, papà abbassa la maniglia aprendo la porta. Entra seguito da me.
Questa strega ha addosso una camicia bianca di seta troppo stretta e sbottonata che lascia poco all'immaginazione, ha i capelli biondi sciolti e sistemati alla perfezione come il trucco.
Infine indossa un paio di jeans stretti blu chiaro e per finire un paio di tacchi. E' dannatamente bella, e la odio.
"Buongiorno, lei è..." Tende la mano a mio padre mentre lui la stringe.
"Steve Nelson, il padre di Sofy." La informa ed i suoi occhi si accendono di malizia.
"Mi aspettavo la mamma, ma va bene anche così." Sorride e si siede sulla sedia dall'altra parte della scrivania, indicando a noi di sederci.
I suoi occhi saettano su di me mentre un ghigno schifosamente fastidioso compare sul suo viso dannatamente bello.
Mi guarda dall'alto in basso soffermandosi sui miei capelli.
Si stronza, li ho tinti, ora fottiti.
"Bene Mr Nelson, io vorrei parlare un pò di sua figlia Sophia."
"Sofy!" Sbotto irritata. Mi fissano entrambi e papà mi sussurra qualcosa che non riesco a sentire.
"Comunque, non sono qui per fare la predica a nessuno, ma sua figlia è irrispettosa, maleducata ed arrogante. Non segue mai la lezione, nelle interrogazioni prende dei voti minimi perchè non studia e non svolge mai i compiti. Esce quando vuole senza permesso e disturba in classe. Infine mi è mancata di rispetto insultandomi con parole veramente toste e dure." Ora la ammazzo, giuro che la uccido.
Non posso credere a ciò che ha appena detto. In classe sono sempre, e ripeto sempre attenta, ho sempre fatto i compiti e studiato, non è colpa mia se lei ce l'ha a morte con me.
Ora scoppio.
"Mi scusi se mi permetto Miss Stewart, ma scienze umane è la materia preferita di Sofy, nonostante abiti lontano da qui sono sempre informato sui suoi andamenti scolastici, e sono sicuro al mille per cento che lei studia e si applica più del dovuto nella sua materia. Sono anche sicuro del fatto che mia figlia non sia maleducata come ha detto lei e che anzi, è una delle ragazze più rispettose di questo pianeta. Finchè nessuno la stuzzica o la tira in mezzo in cose in cui lei non c'entra, lei non manca di rispetto o insulta nessuno. Se lo ha fatto un motivo ci sarà. Mi dispiace, ma ho sentito la storia di ciò che è successo tra lei e Sofy, ed io credo alla sua versione fidandomi di mia figlia." La faccia di Nicole è rossa ed io sto per scoppiare dalle risate. Amo mio padre.
"Mr Nelson, con tutto il rispetto ma sua figlia potrebbe anche-" Viene bloccata da mio padre.
"Non ho nient'altro da dire, sentire o aggiungere. Stia lontano da mia figlia." L'avverte alzandosi in piedi seguito da me. "Buona giornata, Miss Stewart." Si incammina verso la porta ed esce fuori.
Nicole rimane stordita, sconvolta, e in questo momento vorrei fare una foto per inquadrare il momento.
Le sorrido sfacciatamente e seguo mio padre fuori dalla classe.
"Se ti infastidisce ancora, fammelo sapere. Tu non stuzzicarla e lascia perdere ciò che ti dice, mi raccomando. Ci vediamo a pranzo, tesoro." Mi lascia un bacio sulla fronte e se ne va.
Mi giro per andare fuori nel cortile aspettando che suoni la terza ora per poi dirigermi nella classe di Mr Kavanagh, il professore di Geografia, ma qualcuno da dietro mi cinge i fianchi e mi avvicina a lui.
Riconoscerei queste mani ovunque. Zayn.
Mi giro con un sorriso stampato sulla labbra.
Lui è in piedi, le sue braccia ancora avvolte tra i miei fianchi, indossa un paio di pantaloni neri ed una felpa rossa. E' bellissimo l'amore mio.
"Ehi." Mi alzo sulle punta dei piedi e faccio scontrare le nostre labbra in bacio dolce e veloce.
"Ciao piccola." Mormora contro le mie labbra. "Come stai?" Chiede iniziando a torturarmi il collo con dei baci bollenti.
"In ansia." Confesso. "Poi ti spiego. Tu che ci fai qui?" Cambio argomento portando l'attenzione su di lui.
"Devo vedere Nicole." Mi guarda cercando di decifrare la mia espressione.
L'amore e la gioia vengono rimpiazzati da rabbia, gelosia ed odio.
Ora ci proverà con lui, me lo porterà via.
Mi stacco dalla sua stretta e mi incammino in mezzo al corridoio senza una meta.
Sento dei passi avvicinarsi a me ed il mio polso viene tirato indietro da una mano calda.
"Cosa vuoi?" Sputo inferocita.
"Ehi Sofy, calmati." Dice Zayn notando il mio infuriamento.
"Vaffanculo, la odio, la detesto, ti porterà via da me ed io starò qui sola a soffrire di nuovo!" Sbotto. Sono davvero patetica.
Questi sbalzi d'umore strani non so da dove diavolo provengono.
Mi arrabbio all'improvviso, mi vien voglia di piangere senza ragione. Dio, che stress.
E tutti i miei sentimenti ed emozioni sono triplicati. Di male in peggio.
"Amo solo ed esclusivamente te, perchè dovrei andare da lei se voglio stare con te? Io amo te." Risponde sicuro di se. "Amo te!" Scandisce bene le parole, per poi attirarmi in un abbraccio.
Dopo pochi secondi, mi prende per mano e mi conduce per il corridoio della scuola, non so dove.
Io lo seguo e basta, anche perchè non sono qui con la mente.
Tra quaranta minuti deve vedere quella vipera e a me l'idea non va giù per niente.
So che mi ama, so anche che non gli importa di Nicole, ma questa gelosia insensata non so da dove provenga.
Quando vengo spintonata leggermente per poi essere bloccata contro un muro, ritorno alla realtà dei fatti.
Due labbra carnose di posano sulle mie in un bacio urgente, focoso, appassionato.
Oh Cristo.
"Z-zayn..." Mormoro contro le sue labbra.
"Shh." Mi incita a zittirmi, mentre una sua mano vaga libera sulla pelle nuda della mia pancia.
La sua mano calda mi ha fatto venire la pelle d'oca.
Che intenzioni ha?
Quando si stacca dalle mie labbra, mi tira giù la cerniera della felpa e me la toglie, lasciandomi in canottiera.
Ho capito le sue intenzioni.
Mi giro per vedere dove siamo, e mi ritrovo nello stanzino degli oggetti della palestra.
"Perchè qui?" Sussurro mentre mi bacia il collo.
"Non viene mai nessuno qui dentro, fidati." Lascia una scia di baci umidi che parte dalle spalle alla mascella. Mi fa impazzire.
"Mi fido." Riporto le mie labbra sulle sue.
Mi cinge i fianchi sollevandomi da terra, mi fa avvolgere le gambe intorno alla sua vita e mi posa dolcemente sul materassino per ginnastica.
Mi toglie con un movimento veloce anche la canottiera ed io sfilo dai piedi le mie Nike.
Presto anche la sua felpa lascia il suo corpo e stessa cosa la maglia bianca che indossava sotto.
Il suo torso ora è nudo ed io ne approfitto per accarezzarlo.
Zayn abbassa una mano iniziando a tirare lentamente il tessuto dei miei leggings e sto a dir poco impazzendo.
La sua mano si insidia dentro di essi e mi accarezza la mia intimità mentre un gemito forzato scappa dalle mie labbra.
Con l'altra mano sgancia il ferretto del mio reggiseno e inizia a torturarmi il seno con baci e morsi.
"Zayn.." Gemo tirando i suoi capelli.
"Il portafoglio, piccola." Sussurra mordicchiandomi il lobo.
Infilo la mano nella tasca anteriore dei suoi jeans e prendo il portafoglio. Lo apro ed estraggo il preservativo che è li dentro.
Capovolgo la situazione mettendomi a cavalcioni su di lui. Non ce la faccio più.
Gli sfilo i jeans e mi libero dei miei leggings, infine faccio fare la stessa fine ai suoi boxer e alle mie mutandine, buttandole in un punto della stanza con il resto dei nostri vestiti.
Il rossore è evidente sulle mie guance mentre sistemo il preservativo sulla sua lunghezza. I suoi respiri ansimanti mi fanno eccitare ancora di più.
Due secondi dopo, mi ritrovo di nuovo sotto di lui, mentre entra in me lentamente.
***
Sono pronta per la decisione.
Ne ho parlato con Niall e Liam questo pomeriggio, e stessa cosa con Zayn dopo aver passato uno dei momenti più belli di sempre.
Miss Stewart mi ha fatto più di cinquanta domande oggi all'interrogazione, ma ho risposto praticamente a tutte senza nessun errore, ho fatto tutti i compiti e lei non ha trovato scuse.
Il professore di compresenza ha assistito all'interrogazione, quindi non ha potuto dare i voti a simpatia.
Io ho preso dieci pieno, Alex ha ottenuto il sette ed Helena ha faticato per l'otto.
Scienze umane è sempre stata la mia materia preferita, il mio sogno è quello di fare la psicologa adolescenziale.
Ritorno indietro di alcuni pensieri, tornando all'argomento principale di questa conversazione. La mia decisione per quanto riguarda i miei nonni.
"Allora?" Mi incita mamma, mentre apparecchia il tavolo con Adrianne.
"Va bene, ci vado." Affermo, notando l'espressione insicura di mio padre.
"Sicura?" Mi domandano i miei genitori all'unisono.
"Si, ci ho pensato parecchio e ho preso la mia decisione. Tentar non nuoce, quindi penso proprio che andrò a conoscere questi nonni." Sorrido per alleggerire la situazione, e sembra funzionare.
"Oh, okay allora." Continua papà, per poi spegnere il forno ed accomodarsi a tavola per pranzare.
Non ho la minima idea di ciò che potrebbe succedere a Parigi, ma se Zayn accetta di venire con me, allora non avrò paura, lo affronteremo insieme.
Io e lui.
Nota Autrice:
Buona lettura.
Faty xx