Tutto nasce dal nulla|| Carlo...

By aurorabrozzetti

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Chissà perchè la vita attrae sempre ciò che all'apparenza sembra così lontano. Due mondi opposti. Due vite op... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
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Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
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Capitolo 33
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Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
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Capitolo 41
Capitolo 42
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Capitolo 46
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Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60

Capitolo 11

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By aurorabrozzetti

Pov Carlos

Oggi vorrei non scendere mai dalla mia monoposto. Girare per tutta la giornata in pista. Sfogare quello che provo schiacciando sull'acceleratore arrivando a 360km/h. Ieri sera sono crollato per la stanchezza, quando alle sei di questa mattina mi sono svegliato, ho acceso il telefono e ho letto il messaggio di Cloe, mi aveva infastidito immaginarmela lì senza di me. Poi un messaggio da Lando. Apro la chat, aveva condiviso un video, credevo fosse uno dei suoi soliti e invece, tutto ha cominciato a girare. La persona a me più cara, con cui condivido metà della mia vita e la persona che avevo iniziato a frequentare, quella che aveva risvegliato in me determinate emozioni, si stavano baciando. Ho sentito il mio stomaco bruciare. Ho lanciato il telefono e mi sono fiondato in pista senza fare colazione. Ho girato per poco più di un'ora da solo, sulla pista di Jeddah. E' l'unica cosa che sapevo non mi avrebbe fatto mettere sotto sopra l'hotel, spaccato la faccia a Charles o fatto urlare contro Cloe. Non volevo scendere ma alle undici sarebbe iniziata la terza prova libera e la macchina doveva essere pronta. Così sono tornato al box e ci ho trovato lei. Ha fatto più male di vedere quel video, l'avevo la davanti sapendo ciò che aveva fatto la sera prima. Ho deciso di chiudere tutto, sia con Charles che con lei, una come le altre, più può meglio è, prima me e poi Charles. Ora sono le otto e questa sera quasi tutti i piloti sono voluti andare a cena insieme nel ristorante dell'hotel, troppo stanchi a causa delle qualifiche con il caldo dell'Arabia per poterci spostare. Riguardo quest'ultime sono arrivato quinto, quindi domani partirò da questa posizione, non mi lamento anche se sapevo di poter far meglio ma un problema alle gomme mi ha fatto rallentare. Davanti avrò Perez in pole, Charles in seconda e poi Alonso e Russell <<come va?>> ci troviamo tutti seduti sui divanetti d'ingresso per aspettare chi manca alla cena ma io sono seduto più in disparte che mi 'diverto' a scrollare il feed di Instagram

<<tutto bene Landino>> spengo il telefono per poter prestare attenzione al mio grande amico

<<i tuoi occhi non dicono lo stesso però>> accenno un sorriso <avanti, dimmi la verità>>

<<mi sento preso in giro, deluso. Pensavo fosse diversa>>

<<capisco, a uno come te passerà a breve. Mi dispiace che lei abbia fatto questo, mi ci stavo affezionando ma mi dispiace anche per il tuo rapporto con Charles>>

<<parleremo solo quando si tratterà di lavoro, anche lui lo ritenevo un fratello, passiamo insieme praticamente mesi interi ma evidentemente non era importante questo per lui>>

<<lo sai che puoi contare sempre su di me? Non ti lascerò mai>> amo questo ragazzino, amo la sua premura, amo il suo modo di starmi accanto 

<<Lando ti odio>> sbuffo alzando gli occhi al cielo così da reprimere le lacrime

<<Carlos Sainz si è commosso ragazzi!>> esclama tra noi due strappandomi una vera risata

<<cabrón>> lo spintono ma continuiamo a punzecchiarci fino a quando non sento quel nome

<<Cloe>>  fuoriesce dalla bocca di Daniel visibilmente serio e confuso, tutti portano lo sguardo su di lei interrompendo qualsiasi cosa stessero facendo, me e Lando compresi <<dove vai?>> indica la sua valigia, lei sorride e abbassa la testa, non è imbarazzata, cerca di trattenersi da qualcosa

<<me ne vado>> un dolore si scaglia sul mio petto proprio come una freccia, cosa vuol dire che se ne va?

<<cosa significa perchè?>> a fare domande è Daniel, quello con cui ha legato di più ma gli altri sembrano seguire interessati il discorso

<<penso abbiate visto tutti il video>> ed ecco che poggia lo sguardo su di me, come per scusarsi ma non riesco, lo distolgo <<ho sbagliato>>

<<abbiamo>> si intromette Charles correggendola, sentire la sua voce ora porta i miei nervi alle stelle

<<ancora non avevo firmato nessun contratto, sarebbe stato entro fine questo weekend ma è successo ciò che è successo, oltre alla passione, ci deve stare anche professionalità e questo è mancato ieri sera da parte mia..voi tutti avete delle vite, voi tutti avete il vostro successo, voi tutti dovete avere una buona reputazione, voi a differenza di una semplice e banale ragazza che spera di diventare fotografa dovete e potete restare qui, una come me al primo errore viene mandata fuori. E' giusto così. Tornerò a fare il lavoro di prima, forse è semplicemente quello il mio destino>> in questo momento provo una sorta di odio nei suoi confronti eppure dentro sto provando un dolore lancinante, se ne sta andando con noi che non ci sentiremo più. Non saprò più niente di lei, potrò solo sperare di incontrarla per caso nel suo locale o in giro per Fiorano. Sapere che il suo sogno è stato infranto, che dovrà tornare in quel locale mi crea un'enorme dispiacere. Anche se distante da me riesco a vedere il suo viso rigato dalle lacrime <<scusate>> dice per questo sfogo davanti a tutti noi, vorrei poterla abbracciare, stringerla tra le mie braccia per tutta la notte, cancellare ciò che è successo ma tutto torna a galla quando Charles si alza per abbracciarla

<<<mi mancherai>> sento che le dice <<continueremo a sentirci ok? Non voglio interrompere questa amicizia>> amicizia? Cazzo, sembrano due fottuti fidanzati

<<d'accordo>> si lascia stringere tra le braccia del mio teammate

<<beh anche per me vale?>> interviene Daniel, dio che razza di sbruffoni

<<si vale anche per te>> riesce a strapparle una risata tra le lacrime <<sei un ottimo modello, non avrei mai voluto dirtelo però ormai>>

<<oh si! Lo sapevo io!>> la strappa dalle braccia del numero 16 <<sarai pur sempre invitata nel mio box, ricordatelo>> anche gli altri con cui avevo proferito meno parole le rivolgono un saluto

<<è arrivato l'uber>> pronuncia quest'ultima frase guardando me e il mio migliore amico, come se volesse farmelo sapere direttamente

<<se vuoi accompagnarla fuori fallo, fai ciò che senti Carlos>>

<<io mi sento..paralizzato>> dico mentre la osservo uscire e di conseguenza sparire dalla mia vista <<cazzo>> mi alzo frettolosamente, davvero sta succedendo di star sentendo un pizzicore in gola pronto a sfociare in lacrime? Sento qualcuno seguirmi su per le scale

<<non ti lascio solo, te l'ho appena detto>> arriviamo in camera mia e una volta chiusa la porta mi ritrovo tra le braccia di Lando <<butta fuori tutto, riguarda lei, riguarda la gara di domani, le qualifiche di oggi, qualsiasi cosa buttala fuori>> eseguo le sue parole e mi lascio scappare solo qualche lacrima di sfogo, raramente piango e mi sorprendo di tutta questa situazione. Per una fottuta ragazza? Si, per una fottuta ragazza che in due secondi si è insinuata dentro di me, riportandomi a sentire le vere emozioni. Non mi sono mai comportato come con lei, perchè davanti a quei due occhi verdi il mio cervello smette di funzionare, dal primo giorno. Non ho mai avuto modo di dirlo, ci stavamo vivendo e basta ma forse è stato meglio così, è stata tutta una mia illusione <<ceniamo qua io e te>> mi lascia una pacca sulla spalla per poi ordinare tutto ciò che gli passa per la testa riuscendo a farmi ridere per la sua nonchalance.

Pov Cloe

La testa mi gira. Cinque ore di aereo, da sola. Sola con i miei dannati pensieri. Sola con le mie paranoie. Sola con i miei ma e con i miei se. Una possibilità che ho avuto l'ho buttata comportandomi in maniera infantile, portando uno sguardo negativo su di me, deludendo colei con cui stavo iniziando a stringere un rapporto d'amicizia ma soprattutto, deludendo lui. Lui che mi ha accolto nella sua vita alla prima svista, lui che ha visto qualcosa in me aprendomi lentamente il suo cuore, lui che ha smosso un intero team di notte per me, per far realizzare il mio sogno. Non stavamo insieme, l'unico che ha tradito è stato Charles eppure mi sento uno schifo lo stesso. Ho sbagliato mentre piano piano aprivo il mio cuore a Carlos e lui a me. Mi sono mostrata per ciò che io poi realmente non sono. Io sono la ragazza che preferisce starsene a casa con un libro e una tazza di the tra le mani ma quella lussuria, quella vita, se tu non sei abituato a viverla ti manda letteralmente fuori dalle righe. Atterro all'aeroporto alle tre del mattino, ora dovrò prendere un taxi che mi porterà a casa e saranno altre due ore di macchina. Ho avvisato Alexa quando questa mattina sono stata chiamata nell'ufficio. L'ho chiamata piangendo appena sentita la sua voce, mi sentivo fuori luogo in quel posto, avevo bisogno di familiarità. Le ho informato che sarei atterrata a Milano attorno alle tre e che sarei tornata a casa per le cinque e che quindi ovviamente non avrebbe dovuto aspettarmi sveglia <<signorina, signorina>> una voce lontana mi fa svegliare

<<oddio mi scusi, non volevo addormentarmi ma vengo dall'Arabia Saudita sono distrutta>>

<<per il Gran Premio?>> un tuffo al cuore, sembra girare tutto alla Formula 1

<<beh diciamo di si, è una storia un pò lunga>>

<<so chi sei>>

<<in che senso?>> sono pronta ad aprire lo sportello per scendere da questo taxi e gridare aiuto, è un ragazzo sui trent'anni ma con la sua robustezza

<<sono un grandissimo appassionato della Formula 1, sono sempre attivo sui social e ho letto dell'articolo con Leclerc, ti ho riconosciuta>>

<<si..>> sembra che il mondo ce l'abbia con me a questo punto <<non ne vado fiera, mi dispiace ora devo andare>> cerco di scappare da questo ragazzo ma soprattutto da questo discorso lasciandogli la mancia. Con la mia valigia entro finalmente nel mio appartamento facendo meno rumore possibile. Regna il silenzio. Ce accesa solo la luce soffusa in salotto. Mi sento a casa ma l'angoscia e la nostalgia cominciano a farsi strada in me

<<SEI TORNATA!>> se mi trovo ancora in piedi vorrò dire che sono immortale <<mi sei mancata come se fossimo state lontane mesi!>> Alexa si catapulta su di me stringendomi forte tra le sue braccia

<<ti odio, pensavo stessi dormendo, mi hai fatta spaventare!>>

<<si stavo dormendo ma poco fa mi sono svegliata, avevo messo la sveglia così da poterti aspettare in piedi>>

<<sei incredibile>> rido sprofondando tra le sue braccia <<come stai?>> mi stacco per poterla guardare in faccia

<<io bene, parliamo di te>> imitando una presentatrice mi fa accomodare sul divano <<che mi dici?>> è seria ora

<<che ti dovrei dire>> rispondo sarcastica ma la voce subito incrinata mi frega <<è andato tutto a puttane, come sempre no?>>

<<ehy>> mi asciuga una lacrima caduta sulla guancia <<era il tuo sogno si ma ci sono tantissime altre probabilità nella vita o probabilità che la Ferrari ti richiami, mi hai detto che i tuoi scatti sono piaciuti a molti dei piloti magari ti chiameranno perchè ti vorranno come loro fotografa>> scuto la testa <<ti fa più male questo o altro? Sai che intendo>> 

<<è un sogno infranto, fa male ma fa più male quando una persona che ti stava conoscendo crede che tu sia come tutte le altre, che tu sia li per sfruttarlo, per prendermi gioco di lui e cazzo, sono l'opposto di tutta questa situazione>>

<<posso sapere perchè è successo?..tra te e Charles dico>>

<<credimi, vorrei saperlo anche io>> cerco di ricomporre i pezzi di quella serata per cercare una giustificazione <<mi guardava diversamente ma era brillo, lui non è abituato a bere, raramente lo fa, sarà sicuramente per quello. Ho bevuto anche io, eravamo entrambi su di giri e quando ci siamo sfiorati lui ha azzerato il contatto. Ci siamo baciati, sapevo di star facendo qualcosa di sbagliato ma non avevo voglia di ragionare in quel momento, il fatto è che ero talmente immersa nella felicità che inevitabilmente vivere la loro vita ti comporta e poi non nego che se ti ritrovi Charles così riesci ad essere impassibile >> arrossisco quando vedo la mia amica patita per quest'ultimo fare facce per sottolineare questa mia ultima frase <<ma è stato solo uno stupido errore, appena ho sentito la voce di Pierre sono stata riportata come con i piedi per terra e la mente ha ricominciato a funzionare>>

<<concordo, avessi avuto Charles con le mani sui miei fianchi e che mi guardava come hai descritto tu, avrei tradito anche mio marito>>

<<il problema è che sono stata una merda sia nei confronti di Carlos ma anche di Alexandra, non so che cazzo fare>> 

<<credo che dovresti scrivere ad entrambi: scrivi ad Alexandra ciò che veramente senti, stessa cosa con Carlos, vi siete visti ma a quanto pare non ti ha lasciato parlare, fallo nel messaggio. Se non ti rispondono non entrare in crisi, devi solo comprenderli>>

<<d'accordo>> sospiro alzandomi <<vado a riposare>>

<<vengo con te, ne hai bisogno>> le sorrido e mano per la mano, come ogni volta che una delle due sta male, ci dirigiamo nella mia camera, ci stendiamo sul letto e almeno io mi addormento in un batter d'occhio.


Un profumo di italianità inonda le miei narici fino a portarmi a svegliarmi. Con la testa un pò pesante faccio mente locale. Sono a casa mia. Afferro il telefono e noto essere l'una <<sugo della domenica fatto da un'americana?>> le creo un piccolo spavento spuntando alle sue spalle

<<un'americana che però vive da qualche anno con un italiana doc, non è male secondo me>> mi invita ad avvicinarmi ai fornelli <<senti>> mi porge il mestolo per assaggiare

<<devo dire..>> me lo gusto per qualche secondo <<non è male, brava>> le sorrido lasciandole un bacio sulla guancia <<mi faccio una doccia, ho bisogno di rinfrescarmi>>

<<d'accordo ma tra poco metto a bollire l'acqua quindi regolati. Per le due deve essere tutto pronto per vedere la gara>>

<<sarà fatto!>> esclamo mentre mi addentro nel bagno. Aspettando che l'acqua raggiungi la temperatura desiderata faccio partire la mia playlist. Tra un'ora inizierà la gara. Spero davvero il meglio per i due della rossa. Vedendo il vetro appannarsi mi infilo sotto il getto. L'acqua bollente entra a contatto con la superfice del mio corpo provocandomi la pelle d'oca. Se la mia vera vita fosse questa? Fino ad ora sarà stata solo una breve illusione, nessun pilota potrebbe interessarsi di me, non potrei mai fare da fotografa alla scuderia più importante del mondo, non potrei mai godere nel lusso. Sono destinata a questo, a vivere in un piccolo appartamento a Fiorano, lavorando in un club. A proposito di quest'ultimo, non credo di tornarci presto. Voglio prendermi qualche giorno per riflettere su ciò che davvero voglio fare della mia vita

<<ottimo tempismo Cloe>> dice la mia coinquilina, non capendo alzo lo sguardo verso il televisore: Carlos seduto nel suo box mentre guarda distratto un punto indefinito, sembra essere incantato. Agita la gamba. Poi si accorge di essere ripreso, annuncia un sorriso sollevando come suo solito le sopracciglia. Sembra come se ci fossimo solo noi due, come se quegli occhi color ambra sapessero di essere osservati da me in questo preciso momento <<guarda che faccia>> commenta lei guardandomi

 <<è così bello>> commento fissandolo, appena finisco la frase la ripresa passa sugli altri piloti

<<è pronto dai>> ci accomodiamo a tavola <<rigatoni con il mio fantastico sugo>> dopo aver messo una grande quantità di formaggio porto una forchettata alla bocca

<<mhh è buona, complimenti>>

<<aspetta>> indica con la testa la tv davanti a noi mentre con il telecomando alza il volume 'si è vero' risponde il giornalista alla collega in studio 'da questa mattina si è visto un distacco tra i due piloti della Ferrari' quest'ultimo cammina attorno alla Pit Lane della Ferrari 'non si conosce il motivo, loro due sappiamo fare sempre colazione insieme, dirigersi poi nei box per una mini riunione ma oggi sono stati avvistati ognuno singolarmente con il proprio manager e preparatore. Sembra esserci un aria tesa oggi in zona Pit Lane della rossa' ascolto dispiaciuta le parole del giornalista, quanto vorrei dirgli che è colpa di quel fottuto video, è colpa di quel fottuto giorno che i miei occhi sono inciampati in quelli dello spagnolo e viceversa <<tra meno di dieci minuti inizia la gara>>

<<tranquilla sparecchio io>>

<<te la vedi insieme a me?>> domanda speranzosa

<<si>> a questa affermazione un sorriso illumina il suo volto, lei si alza posizionandosi sul divano ed io invece comincio a sparecchiare decidendo stavolta di lavare i piatti a mano e non lasciarli come sempre nella lavastoviglie, solo perchè ho bisogno di far passare questi 10 minuti in più fretta possibile. E così riesco a fare

<<sta iniziando corri!>> poso il canavaccio e raggiungo il divano. Tutte le monoposto sono disposte in base alla griglia delle qualifiche di ieri, Carlos parte quinto. Spero riesca a guadagnarsi il podio, almeno avrà modo di svagarsi festeggiando <<via!>> i primi 10 giri sembrano andare discretamente, c'è stato solo un richiamo al box per Charles durato qualche secondo di troppo portandolo ad occupare il quarto posto <<Carlos sta andando velocissimo>> osservo la sua monoposto sfrecciare sui rettilinei per poi fare un sorpasso interno incredibile a Charles  <<è quarto! Speriamo almeno uno di loro due stia sul podio>> 'Sainz sembra faticare per sorpassare Perez ma sembra anche essere molto determinato, riuscirà nel suo intento?' commenta un telecronista. Quando mancano cinque giri poggio i gomiti sulle ginocchia e mi porto le mani vicino alla bocca 'Carlos Sainz riesce a superare anche Sergio Perez signori occupando il secondo posto! E' affamato questo ragazzo oggi' <<non riuscirà a superare Verstappen, quel ragazzo è spaventoso>> non rispondo, rimango immobile per altri minuti, fino a quando la numero 55 supera la bandiera a scacchi

<<si cazzo!>> batto le mani <<bravo!>>

<<ha sfogato tutto sull'acceleratore>>

<<in che senso?>>

<<Carlos è un eccellente pilota ma non hai mai davvero fatto come oggi, oggi volava su quella pista, avrà sicuramente sfogato tutto sull'acceleratore>>

<<eccolo>> lo vediamo salire sul podio: occupa il secondo posto, al terzo Perez, al primo Verstappen. Ha un sorriso in volto accecante mentre gli viene spruzzato lo spumante addosso, gesto che lui ricambia. E' felice, ed io lo sono per lui. E' tempo delle interviste. Cominciano da coloro che non si trovano sul podio, Charles è affranto. Arriva Perez ed io sono impaziente di sentire la sua voce che finalmente poco dopo arriva 'secondo posto, te lo aspettavi?' domanda la giornalista 'più che aspettarmelo lo speravo, sono partito dal quinto posto e arrivare al secondo è davvero una grande vittoria' si sistema i capelli bagnati dallo spumante tornando ad indossare il cappello 'abbiamo visto un Carlos diverso oggi in pista, è soltanto una nostra impressione?' si schiarisce la voce, riflette e poi parla 'avevo bisogno di sfogarmi, non ho modo migliore che farlo in pista. Ho dato il mio meglio mischiando professionalità ed emozioni, ottenendo in fine questo risultato' gli chiede un'ultima domanda più tecnica e poi il pilota si congeda. Spengo il televisore

<<tutto ok?>>

<<si>> rispondo un pò sulle nuvole essendomi sentita come se fossi stata la con lui per qualche istante <<devo ancora scrivergli?>>

<<ovviamente, ora che è arrivato secondo può essere un ottima scusa>> annuisco poco convinta <<come ti ho detto, se ti senti di scrivergli fallo e scrivi solo ciò che provi da dentro. Stessa cosa con Alexandra>> mi allontano dal salone per andare sul balcone dove una volta seduta sul divanetto apro la chat della mia amica, o almeno spero sia ancora così 'Ciao Alex. Parto con quello che sembra essere sempre la cosa più scontata: chiedere scusa. Ti chiedo veramente scusa, mi sento una pessima persona, fidati. Posso assicurarti che da parte mia non c'è mai stata malizia nei confronti di Charles, non avevo assolutamente alcun intento con lui, anzi ora che ci siamo per farti capire meglio, ti svelo una cosa che tu avevi già inteso. Riguarda me e Carlos. La storia la sai già ma te l'ho raccontata a grandi linee, tra noi due c'è stata un'intesa sin da subito, lui mi disse di aver colto in me qualcosa di diverso dalle altre. A Madrid c'era qualcosa nell'aria ma entrambi dovevamo ancora capirlo singolarmente. Dopo di che ci siamo rivisti in Bahrain. Ti ricordi quella sera dopo la festa? Quando Carlos mi ha accompagnata in hotel? Siamo andati in spiaggia e dopo alcune rivelazioni ci siamo baciati, era come se non aspettassimo altro. Il giorno dopo avevamo tutti il volo, da lì ho cominciato a pensare che tutto quel mondo non mi appartenesse, stare vicino a una persona conosciuta come Carlos non mi appartenesse. Gli ho scritto questo mio pensiero e poi si è presentato nel locale in cui lavoravo dicendomi di aver convocato in piena notte il team per far si che mi assumessero come fotografa della Ferrari, ti ho già raccontato di questo mio sogno di lavorare come fotografa. Insomma da quel bacio era come se ci stessimo frequentando ma abbiamo voluto tenere tutto nascosto e ora ho mandato tutto all'aria. Ora crede che io sia come tutte, che volevo lui per la sua etichetta e dopo di che sono passata a Charles. Crede che io lo abbia preso in giro ma non è così, non sono così. Tutto questo per dirti che non c'è assolutamente alcun minimo di sentimento o intenzione da parte mia nei confronti di Charles, se non una bel rapporto di amicizia. Lo vedo come un fratello, lui stesso quella sera mi ha detto 'sono il tuo fratellone'. Eravamo brilli, so che non è una giustificazione ma è l'unica cosa che ti so dire per spiegare quel che è successo. Spero tu mi possa perdonare e che tu possa chiarire con Charles, quel ragazzo ti ama, dico sul serio. Credo che purtroppo tutti sbagliamo nella vita ma chi si pente forse merita una possibilità, chi ci mette la faccia, merita una possibilità. Scusa.' una lacrima bagna il telefono appena premo invio. Ho fatto questo ad un'amica, ad un'altra donna, ad una fidanzata. Come posso credere che accetti le mie scuse? 

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