Capitolo 21

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Pov Cloe

E' giunta sera e in programma abbiamo l'aperitivo con Daniel <<ei>> dico quando vengo improvvisamente avvolta da dietro tra le braccia di Carlos nel mentre sono intenta ad infilarmi gli orecchini ad anello in oro placcato. Sono i miei preferiti, li costudisco con molta cura in quanto essermi stati regalati dai nonni materni

<<che ne dici di cambiare programma?>> anche se non mi vede assumo un espressione confusa <<ti porto da un'altra parte, ho una voglia matta di stare solo con te princesa>>

<<e dove vorresti portarmi Sainz?>>

<<ci penso io, ti fidi?>>

<<di te?>> domando ironica e lui annuisce <<non proprio>>

<<stronza>> sussurra cominciando a darmi dei pizzicotti sul fianco che in poco tempo si trasformano in solletico

<<mi dispiace però per Daniel>> è vero, mi dispiace non presentarmi ma è uscita dalla mia bocca più come una frase provocatoria per lo spagnolo

<<nessuno ti obbliga a venire con me, se vuoi andare da lui vacci semplicemente>>

<<va bene, non ti arrabbi quindi se vado?>> e se pensava stessi giocando ora il suo volto ha assunto un espressione più cupa. Mi avvicino silenziosamente a lui, una volta davanti passo le mani sulle sue braccia godendomi i suoi muscoli sotto i miei palmi <<che c'è?>> soffio sul suo collo sorridendo del suo silenzio stampa dopo la precedente frase da me pronunciata. Quando poggio le labbra umide sul suo collo lo sento deglutire rumorosamente mentre il mio corpo si incendia appena porta le mani dai miei fianchi al mio fondoschiena

<<Cloe>> sussurra con la mia bocca altalenante tra il collo e le sue labbra <<te odio>>

<<ragazzi!>> urla Charles avvicinandosi alla 'nostra' camera <<siete pronti?>>

<<in realtà noi non veniamo>> risponde Carlos quasi balbettando a causa dell'effetto che fino a qualche secondo fa gli provocavano le mie labbra sulla sua pelle <<vogliamo stare un pò soli>>

<<o vuoi semplicemente sequestrarla da Ricciardo?>> scherza il monegasco strappando una risata ad entrambi

<<potrebbe essere quello lo scopo ma non lo dirò pubblicamente>> controbatte lo spagnolo

<<ti serve una macchina?>>

<<magari>> Carlos porta le mani giunte come nell'atto di preghiera facendo sorridere l'amico

<<prendi la GTC4, ti lascio le chiavi sul tavolo..ti ricordi dove sta il garage?>>

<<certo, non sono mica smemorato come te>> lascia un pugno amichevole sulla sua spalla <<gracias>> gli manda un bacio volante a cui Charles risponde afferrandolo astrattamente con la mano

<<divertitevi, qualsiasi cosa voi facciate..>> si lascia intendere il principino mentre alle sue spalle spunta Alexandra nella sua assoluta bellezza

<<divertitevi anche voi, mandate un bacio a Daniel>>

<<Carlos!>> lo rimprovero lasciandogli uno schiaffo sul braccio <<divertitevi ragazzi>> alzo gli occhi al cielo e quando sento la porta chiudersi mi giro verso Carlos <<sei pessimo>> scuoto la testa rassegnata

<<piantala>> mi afferra dal polso <<vamos>> scoppio a ridere per questo suo modo autonomo di gestire me e la situazione. Prendiamo le chiavi dell'appartamento e quelle della macchina lasciateci da Charles e poi sempre strattonandomi, usciamo fuori dal palazzo.


Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora