Capitolo 17

783 30 2
                                    

Pov Cloe

<<Carlos Sainz, il pilota di Formula 1 che va su una monoposto a 340 km/h ha davvero ansia nell'incontrare i miei genitori?>> mi scappa una risata mentre saliamo le scale dell'appartamento

<<callate>> sospira passandosi nervosamente le dita tra i folti capelli quando suono il campanello

<<mio padre ti adora, non devi temerlo>>

<<mi adora in quanto pilota, non si sa se anche in quanto tuo ragazzo>> la porta si apre e la figura di mia madre ci accoglie lucente, avevo informato i miei genitori soltanto del mio ritorno

<<credevo venissi sola!>> esclama lei abbracciandomi calorosamente

<<mamma sai già bene chi lui sia>> al momento delle presentazioni poggio una mano dietro la schiena dello spagnolo <<Carlos lei è mia mamma, Carla>>

<<piacere di conoscerla Carla>> in un gesto principesco le bacia la mano, questo ragazzo ha un'educazione dei vecchi tempi, soltanto conoscendo Reyes e Carlos Sr non ci si può che non aspettare altro 

<<che succede?>> ed eccolo, papà, che appena ci raggiunge all'entrata dell'appartamento rimane bloccato

<<lui è papà, Marco>> spezzo questo momento imbarazzante creatosi

<<piacere signor Marco>> mio padre gli stringe la mano fissandolo negli occhi, sembra un bambino davanti al suo idolo, spero solo non stia mettendo in imbarazzo il mio ragazzo

<<dammi del tu>> scuote la testa lentamente, comincio a preoccuparmi seriamente per quando scoprirà essere il mio fidanzato <<scusate è che..non me lo aspettavo insomma, devo dire che non è una cosa comune>>

<<grazie per avermi salutata>> dico con tono sarcastico scatenando una risata, in seguito vengo accolta anche tra le sue braccia che inevitabilmente sanno di casa, protezione

<<accomodatevi, volete qualcosa da bere?>>

<<due corona con il limone!>> esclamo mentre trascino Carlos nella mia camera <<questa era la mia cameretta, sono stata qui fino ai 19 anni, a 20 mi sono trasferita a Fiorano>>

<<così giovane>>

<<te l'ho già detto, volevo subito sentire la mia autonomia>>

<<esto?>> indica uno strumento coperto dal suo apposito telo nero

<<quella è la mia tastiera>> sorrido scoprendola <<a 16 anni ho iniziato un corso di pianoforte, ho continuato per altri 3 anni ma poi mi sono fermata, mi bastava imparare a suonare qualcosa però devo dire che non mi ricordo molto>>

<<da quanto non suoni?>>

<<da quando mi sono trasferita a Fiorano, se stai 4 anni ferma indubbiamente ti scordi. Mi dispiace però, sarebbe stato bello>>

<<chiedi lezioni a Charles, lui è davvero forte quando suona>>

<<sarebbe forte>> annuisco sorridente coprendo di nuovo con malinconia lo strumento <<si quella sono io da piccola>> arrossisco coprendomi il viso dall'imbarazzo quando indica delle foto appese al muro

<<piantala, eri e sei stupenda>> mi afferra dal polso togliendomi così le mani dal viso, mi fa scontrare con il suo petto circondarmi il collo con le sue braccia <<sono contento di stare qua>>

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Donde viven las historias. Descúbrelo ahora