Capitolo 12

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Pov Carlos

<<Chi cazzo è che non fa errori? Il primo a farlo è stato Charles, allora perchè lui non l'avete mandato via? Perchè vi serve, perchè è Charles Leclerc e lei una misera ragazza>> resto qualche altro minuto al telefono con alcuni manager e poi attacco lanciando il telefono sul divanetto del giardino. E' sera e mi trovo a Madrid da una settimana come ogni pausa tra un Gran Premio e un altro. Dieci minuti fa ho preso il telefono e ho chiamato alcuni del team, ho parlato di Cloe. Non ho parlato di noi, nessuno ora lo dovrà più sapere ma ho cercato nonostante tutto di far si che venga presa come fotografa. E' stata cacciata come ha detto lei prima di andarsene quella sera in hotel, perchè è semplicemente una ragazza che vuole raggiungere il suo obiettivo ma ha baciato un pilota e quindi ha mancato di professionalità. Ragionando così allora Charles? Lui è stato il primo a baciarla, perchè non viene mandato via? Perchè è Leclerc. Fine. L'intento è stato quasi invano, dico quasi perchè mi hanno detto che parleranno con Piero, lo avrei voluto fare in prima persona ma ero troppo incazzato e non me lo sarei mai potuto permettere di rivolgermi così a quest'ultimo. Per quanto riguarda il mio teammate al termine della gara ha cercato un avvicinamento per congratularsi del mio secondo posto, essendo circondati dalle telecamere gli ho accennato un sorriso ma me lo sarei risparmiato volentieri. Ha provato a chiamarmi diverse volte, mandato qualche messaggio ma vedendo le mie mancate risposte sembra essersi arreso. Sono deluso. Era l'unico insieme a Lando a sapere dei miei sentimenti o almeno di ciò che c'era tra me e Cloe

<<ehy>> una voce soave mi fa compagnia accomodandosi sul divanetto accanto a me, le faccio un cenno con la testa <<que tienes?>>

<<nada>> guardo un punto fisso davanti a me, ora non voglio incrociare quegli occhi, mi sanno troppo di casa e mi farebbero crollare in un men che non si dica

<<Carlos soy tu hermana, te conozco muy bien>> Blanca, la mia sorellina ma che tanto sorellina non è essendo più grande di me <<è una settimana che ti vedo strano>> lo ha notato, non posso più scappare la conosco troppo bene per sapere che rimarremo qui fino a che non aprirò bocca

<<sei la prima oltre a Lando e Charles a saperlo>> la guardo in volto, è pronta ad ascoltarmi <<quasi 4 mesi fa ero a Fiorano a fare il solito allenamento, uscito dai cancelli insieme a Charles ci imbattiamo in una fan, quest'ultima chiede all'amica di scattare le foto e quando ha terminato ho chiesto alla sua amica se volesse farla anche lei ma ha risposto dicendo 'io sinceramente non so neanche come vi chiamate'>> gioco con le mie mani mentre la mia bocca butta fuori il racconto e sorrido al ricordo di quel giorno <<da quel giorno quegli occhi verdi di quella ragazza che non sapeva neanche il mio nome mi hanno perseguitato, non riuscivo a togliermeli dalla testa. La sera siamo andati insieme ad alcuni compagni della scuderia in un locale di Fiorano, avevamo ordinato da bere e chi ce lo porta? Questa ragazza, si chiama Cloe>> fa strano pronunciarlo a mia sorella, è un discorso rimasto racchiuso sempre nel mio campo lavorativo <<lavorava là eppure quella sera non era di turno ma il suo collega le aveva chiesto questo favore. E' stata un pò con noi sotto l'invito di Charles e poi l'ho riaccompagnata sotto casa. Nel tragitto mi stava raccontando del suo sogno, quello di diventare una fotografa e girare per il mondo. Mi aveva informato che l'indomani sarebbe partita per Madrid perchè era stata chiamata a scattare delle foto ad una mostra. Il caso volle che il giorno dopo anche io sarei partito per venire qua, come ogni pausa dal prossimo Gran Premio. Ci siamo messi d'accordo per vederci, siamo usciti a cena fuori e poi il giorno dopo le ho fatto fare il tour della casa, abbiamo giocato a calcio, le ho provato ad insegnare a giocare a golf e poi ci siamo fatti un bagno in piscina>>

<<un momento>> mi stoppa con la mano <<l'hai portata a casa nostra?>>

<<si>>

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Where stories live. Discover now