Capitolo 24

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Pov Cloe

Il sole non ha ancora scaldato la pista in cui mi trovo a correre essendo sorto soltanto tre ore fa. Quando questa mattina alle sette Carlos è uscito per una commissione insieme a suo padre, ho chiamato un uber come programmato ieri sera che mi ha portata qua. Sono le otto e mezza, tranne qualche d'uno che corre come me la pista è vuota <<sai anche correre?>> una voce affannata giunge alle mie spalle

<<cosa intendi con 'anche' Ricciardo?>> sfoggia uno dei suoi strabilianti sorrisi in grado di rallegrarti la giornata 

<<mancano 50 metri al traguardo..>> mi guarda ed io capto immediatamente il suo intento

<<se poi finisco stesa a terra la colpa sarà solo la tua>> gli punto un dito contro ma accetto la sfida e con non so quale forza comincio a correre affiancata dall'australiano che indubbiamente arriva primo <<non..>> piego il busto poggiando le mani sulle ginocchia

<<mi svieni veramente o..>> nego con la testa sedendomi a terra

<<non correvo da settimane, doveva essere solo un ritorno>> dico alzando lo sguardo su di lui che se ne sta divertito in piedi difronte a me con le mani sui fianchi

<<dai forza, andiamo a prenderci una spremuta, così ricarichi le energie>> allungo le braccia nella sua direzione, lui coglie il messaggio, afferra le mie mani e mi fa tornare in piedi. Ci addentriamo nel paddock dove ci avviciniamo al piccolo bar dell'Alpha Tauri <<due spremute>> ordina alla giovane ragazza dietro il bancone che nell'arco di neanche cinque minuti ci porge i bicchieri <<come mai sola e a quest'ora già qui?>>

<<Carlos è andato a fare una commissione in città e siccome quando sono in servizio devo soltanto fotografare per la Ferrari sono venuta prima così da poter fotografare anche il resto>>

<<il resto uguale me>> esordisce convinto dandomi una leggera e amichevole spallata

<<c'è qualcuno che probabilmente ti sta superando>> a questo annuncio si ferma nel mezzo della piccola camminata senza meta che stiamo facendo lungo gli stand <<non ti dirò il nome>> proseguo scoppiando a ridere quando torniamo a camminare l'uno accanto all'altra ma con un Daniel che cammina orizzontalmente per darmi le spalle <<a volte mi chiedo se tu davvero abbia 34 anni>>

<<sono offeso, sappilo>>

<<parlando di cose serie, ti senti in forma per la gara di oggi?>> d'un tratto il suo volto si incupisce, spengendo quel suo solito bagliore 

<<..si>> risponde con voce flebile, improvvisamente non sembra più il Daniel di questi mesi, non so come muovermi essendo abituata sempre alla sua euforia

<<tutto ok?>>

<<mh mh>> stavolta a fermarmi sono io, lui se ne accorge ma fa finta di niente rimanendo fermo sul posto con la testa bassa

<<il Daniel Ricciardo che conosco io non ha mai fatto così, che succede?>>

<<nulla, davvero Cloe>> schiarisce la voce ma non voglio cascarci, lui mi ha aiutata quando ne avevo bisogno per Imola e ora sono io a volerci essere per lui

<<Daniel>> è solo quando poggio la mano sul suo braccio che palesa i suoi occhi leggermente lucidi <<sfogati con me>>

<<sono ad un passo così>> mi mostra un sottilissimo spazio tra l'indice e il pollice <<a cadere di nuovo nella depressione>> a questa notizia sento un piccolo 'puff' nel mio cuore

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Where stories live. Discover now